Quanto costa la pizza più cara in Italia?

Quanto costa una pizza in Italia?

Pizza in Italia? Dipende.

• Margherita? 5-8 euro. A Roma, quest’anno, ho pagato 7 euro una discreta.
• Pizze gourmet? Oltre 15 euro, facile. Ricordo una a Firenze, 22 euro. Un furto.
• Al taglio? Più economico, ovvio. 3 euro a fetta, a Napoli.
• Luogo conta. Venezia? Preparati a prezzi folli.

La vita, una pizza. A volte ti aspetti una margherita, ti ritrovi con i tartufi. E il prezzo cambia di conseguenza. A Milano, ho visto prezzi assurdi.

Costo variabile. Dipende dall’ingrediente principale: la fregatura.

Come si dovrebbe mangiare la pizza?

Oddio, la pizza! A me, il galateo può anche andare a quel paese. Ricordo una volta, estate 2023, a Napoli, in una pizzeria vicino al porto. Era una marinara, profumatissima, con quel pomodoro dolce e basilico fresco… Impossibile usar le posate! L’ho mangiata a mani nude, con gran gusto, sbriciolando un po’ di crosta e lasciando qualche goccia di olio sulla tovaglia di carta. Che importa? Era una festa, un’esperienza, non una lezione di bon ton. Era pizza!

Poi, c’è stato il compleanno di mia cugina, a dicembre. Pizza gourmet, con ingredienti raffinati. Certo, lì ho usato il coltello e la forchetta. Pezzi piccoli, certo, per non far cadere tutto addosso al vestito nuovo di mia zia. Ma anche lì, il gusto era la cosa più importante. Ma io resto della mia opinione:

• Napoli, estate 2023, pizza a mani nude
• Compleanno cugina, dicembre 2023, coltello e forchetta per pizza gourmet

E poi, pensa che una volta, ero a Roma, in una trattoria.. Pizza bianca con prosciutto crudo. Lì ho fatto un mezzo disastro, ma che importa? Era buonissima! La pizza si gusta, punto. Se poi si usa il coltello o le mani, dipende dal tipo di pizza e dal contesto. Non mi sono mai preoccupata troppo delle regole.

A proposito: mia nonna diceva sempre che la pizza più buona è quella mangiata in compagnia. Ecco, questo sì che è un galateo importante!

Come va mangiata la pizza?

Come va mangiata la pizza… ecco, mi fai pensare a quante volte mi sono scottata il palato.

• Con le mani, sempre. Cioè, a meno che non sia una di quelle pizze gourmet con la crosta altissima che non riesci proprio a piegare.

• Al trancio… lì non ci sono storie. Prendi, mangi, ti lecchi le dita. Ricordo quando andavo a scuola, la mangiavamo sempre così all’uscita, che bei tempi.

• Tonda? Un tempo dicevano forchetta e coltello. Ma chi ha mai avuto la pazienza? La pieghi a metà, un po’ come un portafoglio, e via.

• A casa mia, poi, c’è una regola non scritta: l’ultimo pezzo lo si contende. Una volta ho litigato con mio fratello per l’ultimo morso di una pizza ai funghi. Che ridere, a ripensarci.