Quanto guadagna il proprietario di una pizzeria?

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"Gestire una pizzeria di successo può portare entrate mensili significative. In scenari ottimali, il proprietario potrebbe arrivare a guadagnare circa €30.400, calcolando il 38% di un fatturato mensile di €80.000. Un business plan solido è il punto di partenza essenziale per raggiungere questo obiettivo."

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Quanto guadagna un proprietario di pizzeria? Guadagni e fatturato.

Ok, allora… quanto guadagna un pizzaiolo? Bella domanda! Dunque, diciamo che apri una pizzeria top.

Si parla di incassi mensili che possono arrivare a, boh, 80.000€? Pare di sì. E se sei bravo, il 38% te lo metti in tasca. Fai un po’ tu il conto…

Guadagno Potenziale (Scenario Ottimale): 30.400€ mensili (il 38% di 80.000€).

Per arrivarci, però, niente improvvisazione. Ci vuole un business plan fatto bene. Altrimenti… ciccia.

Quanto guadagna in media una pizzeria?

Ah, la pizzeria, un’istituzione! Dunque, se parliamo di spiccioli…

  • Pizzeria media: Se sforna circa 100 pizze al giorno, immagina un fatturato tra i 300.000 e i 400.000 euro all’anno. Mica male per chi, invece di scalare l’Everest, si arrampica su una montagna di mozzarella!

  • Pizzeria galattica: Se invece parliamo di un posto che vende 200 pizze al giorno, allora si superano i 600.000 euro all’anno. Praticamente, potrebbero comprarsi un’isola a forma di pizza.

Certo, poi ci sono le spese, eh! Affitto, ingredienti (che costano come lingotti d’oro!), personale… e quel pizzaiolo che si crede un artista rinascimentale.

  • Ricorda: Queste cifre sono stime, eh! Dipende tutto dalla zona, dalla qualità degli ingredienti e da quanto il pizzaiolo è bravo a convincere i clienti che la sua pizza è “un’esperienza mistica”.

Io, per esempio, una volta ho mangiato una pizza così cattiva che mi è venuto il dubbio se il pizzaiolo volesse vendicarsi di qualcosa.

Quanto guadagna un pizzaiolo in proprio?

Sai, pensandoci a quest’ora… quanto guadagna un pizzaiolo che lavora per conto suo? È una domanda che mi ronza in testa da un po’. Dipende da mille cose, ovvio. Ma io, conosco Marco, apre la sua pizzeria tre anni fa, lui, con la sua fatica…

  • Non è ricco, certo. Ma riesce a tirar su una cifra decente. Magari sui 40.000 euro lordi, forse qualcosa in più, quest’anno, con l’aumento dei prezzi. Lui si spacca la schiena, però.

  • Poi c’è la questione della location. Se sta in centro, guadagna di più. Se è in periferia, deve arrangiarsi. Il suo locale è piccolo, carino, ma in periferia.

  • E poi ci sono le spese. Affitto, fornitori… è un continuo gioco di equilibri precario. Lui fa tutto da solo, quasi, e a volte vedo che è stanco morto.

Pensandoci bene… lui si porta a casa forse 25-30 mila netti. A volte meno, a volte di più, dipende dai mesi, dai turisti, da quanto la gente ha voglia di pizza. È una vita dura, sai? A volte mi viene da pensare che… ma no, è meglio non pensarci. Mi sento stanco anche io, adesso.

Quanto è il guadagno su una pizza?

Caspita, la pizza! Ricordo quella volta, estate 2023, al “Forno di Nonna Emilia” a Forlimpopoli. Avevamo organizzato una festa di compleanno, una trentina di persone. Ordinato un casino di pizze, di ogni tipo, una spesa pazzesca, circa 500 euro. Ma pensaci, quella serata… il profumo, le risate, l’atmosfera… insomma, un successo! Probabilmente, il proprietario, un tipo simpatico con gli occhiali spessi, ha guadagnato un bel po’, magari sui 50-100 euro di quella sola ordinazione. Considerando il costo delle materie prime e l’affitto, diciamo così, i suoi guadagni sono stati sicuramente maggiori del 10%, forse anche di più. E poi, c’erano le bibite, le birre… altro introito.

  • Spesa totale pizze: 500 euro
  • Guadagno stimato del proprietario (considerando un margine del 20%): 100 euro (o forse anche di più!)
  • Altri introiti: bibite, birre

A dire il vero, non ho mai fatto i conti precisi, ma mi ricordo bene il “botto” dello scontrino! Ero con Marco e Alessia, e ci siamo guardati increduli. Quanta roba! E quanta gente! Insomma, a occhio e croce, quel 10-20% di margine di guadagno su una singola pizza… beh, moltiplicato per le decine di pizze vendute, diventa una cifra interessante! Poi, ci sono i costi fissi, affitto, personale… un bel rompicapo, ma di sicuro, se la pizzeria va bene, il guadagno non è poco. E poi, il profumo… non dimenticherò mai quel profumo.

Quanto guadagna un titolare di una pizzeria?

Il guadagno di un titolare di pizzeria in Italia oscilla, grosso modo, tra i 40.000 e i 60.000 euro lordi all’anno.

  • Ubicazione e dimensioni incidono pesantemente: una pizzeria di successo in centro a Milano genera introiti ben diversi da una bottega di paese.
  • Qualità e servizi extra (consegna a domicilio, eventi) aumentano i profitti.
  • La gestione è fondamentale: ricordo un vecchio pizzaiolo che diceva “il segreto è nell’impasto, ma la ricchezza sta nei conti”. Un’affermazione forse un po’ cinica, ma non del tutto sbagliata.

C’è poi un aspetto filosofico da considerare: la vera ricchezza è fare ciò che si ama. Ma, diciamocelo, un conto in banca sano aiuta ad amare meglio il proprio lavoro. Ah, e non dimenticare le tasse!

Quanto si può guadagnare con una pizzeria?

20.000 euro al mese? Mamma mia, che sogno! Un mio amico ha una pizzeria, ma lui non fa 20.000, eh no. Dice che è dura, molto dura. Magari 7-20% di margine? Boh, non ci capisco niente di conti. Dipende da mille cose, dai costi, dalle materie prime, che sono aumentate un casino quest’anno.

Il suo forno è costosissimo, si lamenta sempre. Ricorda che aveva detto di un problema con il gas, era una cifra assurda la riparazione. Poi, i dipendenti… un’altra storia. E il affitto! In centro è impossibile. Cosa ci guadagnerebbe con 20.000 euro al mese? 3000 euro? Mah, non so se è tanto. Bisogna pagare tutto, tasse, fornitori, e poi anche qualcosa per se stessi, spero!

Pensavo di aprire un chiosco di arancini, più semplice no? Meno stress. O forse no? Troppe cose da considerare. Anche lì, dipende dalla posizione, dalla concorrenza… cavolo, è tutto un casino!

  • Costi: Forno, personale, materie prime (salite tantissimo!), affitto, tasse… tutto pesa.
  • Ricavo: Dipende dalla posizione, concorrenza, marketing, qualità…
  • Margine: 7-20%, molto variabile, bisogna stare attenti.
  • Esempio: 20.000 euro fatturato mensile -> 3000 euro di profitto netto (15%). È realistico? Secondo me, difficile, ma si può provare.

Ah, mia cugina lavora in una pizzeria a Milano, dice che guadagnano di più. Magari in città grandi è diverso. Devo chiederle qualche dettaglio. Forse a Napoli guadagnano di più con le pizze fritte?

  • Aggiunto a posteriori: Ho scoperto che il prezzo della farina è aumentato del 25% quest’anno. Questo influenza tantissimo.

Quanto incassa una pizzeria al mese?

Ok, allora, quanto fa una pizzeria al mese? Mamma mia, un casino di variabili!

  • Fatturato: Diciamo che una pizzeria normale, eh, fa tra i 5.000€… fino anche a 50.000€ al mese. Wow, che differenza!

  • Dipende da un sacco di cose, eh? Dove sta, se è in centro o in un paesino sperduto. Poi, se fa pizza al taglio o solo tonda, se ha il forno a legna figo o no.

  • Poi, ma quanto costa l’affitto? E la farina? E i camerieri quanto li pago? Ah, che casino!

  • Quella pizzeria nuova vicino casa mia, che fa la pizza gourmet con ingredienti bio… chissà quanto incassa! Magari più di 50.000€, boh.

  • Posizione: Centro città vs. periferia.

  • Tipo di pizza: Al taglio, tonda, gourmet…

  • Costi: Affitto, materie prime, personale…

Quante spese ha una pizzeria?

Aprire una pizzeria… un sogno fragrante, un’avventura nel profumo del basilico… Ma quanto costa questo sogno? Quanto pesa l’aria dorata che esce dal forno?

  • Un’altalena di cifre… Da 80.000 a 180.000 euro. Un’oscillazione vertiginosa. Un mare di monete per la farina, per il pomodoro, per quel tocco di magia che rende unica ogni pizza. Ricordo il profumo della pizzeria di mio nonno, un piccolo angolo di felicità… chissà quanto gli costò all’epoca…

  • Il peso delle materie prime… La farina che danza, il pomodoro che sanguigna, il lievito che respira. Ingredienti semplici, eppure così costosi. Forse è il tempo, il tempo che serve per farli diventare arte, il vero costo. Il tempo… un lusso.

  • L’ombra delle attrezzature… Forno, impastatrice, bancone… macchine silenziose, complici del pizzaiolo. Oggetti freddi, eppure indispensabili. Un investimento necessario, un sacrificio per la fragranza futura.

  • La voce del locale… Affitto, utenze, permessi… un coro di voci insistenti, un fardello burocratico. L’ombra della legge che incombe sul sogno, un prezzo da pagare per avere un tetto sotto cui creare. Un tetto… la mia casa.

  • Il sorriso del personale… Stipendi, contributi, formazione… il valore del lavoro umano. Un investimento nel sorriso, nella passione, nella cura. Persone che condividono il sogno, anime che impastano insieme al pizzaiolo. Anime… preziose.

  • L’eco del marketing… Pubblicità, promozione, sito web… la voce che si diffonde, che chiama a raccolta gli affamati. Un sussurro nel vento, un’eco lontana. Un invito a gustare. Un invito… come il mio!

#Guadagni Pizza