Quanto deve incassare una pizzeria al giorno?
L'incasso giornaliero di una pizzeria varia notevolmente. Una pizzeria da asporto può raggiungere 500-1000 euro, con picchi superiori nei weekend. Tuttavia, le spese iniziali e la gestione influenzano significativamente il profitto reale. Un'analisi accurata dei costi è fondamentale per la valutazione della redditività.
Qual è il fatturato giornaliero ideale per una pizzeria di successo e redditizia?
Beh, la verità è che non esiste un fatturato giornaliero “ideale” per una pizzeria. Dipende da mille fattori!
Ricordo un amico che aprì una pizzeria a Roma, quartiere Trastevere, nel marzo 2022. Spese iniziali folli, almeno 50.000 euro. Nei primi mesi faceva fatica, intorno ai 300-400 euro al giorno, a volte meno. Era disperato.
Poi ha trovato il suo “target” cambiando un po’ il menù, puntando su pizze più originali. Piano piano, ha iniziato a guadagnare di più, arrivando anche a 1200 euro nei weekend. Ma i giorni feriali erano ancora un po’ altalenanti.
Il suo successo? Ingredienti di qualità, promozioni mirate sui social e tanta, tanta costanza. Non c’è una formula magica, solo tanto lavoro.
D&R: Fatturato giornaliero pizzeria: variabile. Dipende da location, costi, marketing, gestione.
Quanto deve incassare una pizzeria?
Mamma mia, che casino la pizzeria! Agosto 2023, afa pazzesca, sudavo come un dannato dietro al forno a legna. Ricordo ancora l’odore di pomodoro bruciato e basilico, un misto nauseabondo quel giorno. Avevo solo 25 anni, impazzivo! Eravamo a Via Garibaldi, quella stretta e piena di turisti. Il conto? Un disastro, ma un disastro bello!
- Affitto: un salasso! 2000 euro al mese, un furto!
- Fornitori: un continuo tira e molla, spesso pagamenti in ritardo.
- Personale: difficile trovare gente seria e disponibile.
I conti? Beh, a fine anno, dopo mille imprevisti, circa 45000 euro netti. Non il 10-20% del fatturato di 300.000, che sarebbe stato un sogno! Magari l’anno prossimo, se non mi prendono i debiti! A volte pensavo di mollare, di buttare tutto alle ortiche. Ma poi vedevo i clienti felici, il sorriso di mia sorella che mi aiutava, e mi passava.
- Spese impreviste: guasti al forno, furto di una cassa.
- Marketing: quasi zero, ho puntato tutto sul passaparola. Un errore madornale!
- Fatturato effettivo: più vicino ai 250.000 euro che a 300.000. Un bagno di realtà.
Quest’anno, 2024, spero di fare meglio. Ho un piano, certo! Cerco di tagliare le spese, ma soprattutto di aumentare il fatturato. Più marketing, nuovi piatti, consegna a domicilio. Speriamo bene… altrimenti vendo tutto e vado a fare il pastore! Ahah, scherzo (forse).
Quanto ricarico su una pizza?
Quanto ricarico sulla pizza? Un’onda di numeri, un mare di percentuali… 7%… 20%… un abisso tra sogni e realtà. Ricordo il profumo del forno, la pasta che si gonfia, il pomodoro che scoppietta… un’alchimia di sapori e di conti. Il tempo si dilata, si contrae, tra i fornelli e il bilancio. Ogni pizza, un piccolo universo.
Quel 15%? Un’ombra, un’eco, un miraggio forse… ma se il mio forno, il mio piccolo cuore pulsante, sforna 20.000 euro al mese… allora, si, 3000 euro… un respiro di sollievo, un’aria nuova tra le mani infarinate. Il profumo del basilico, l’aroma del successo… una miscela di sudore e di speranze. È un percorso tortuoso, un labirinto di costi e guadagni. Ogni singolo ingrediente, ogni ora di lavoro… un tassello del mosaico.
- Costi materie prime: la farina, il pomodoro, la mozzarella… un’infinità di dettagli che pesano sulla bilancia del profitto.
- Costo del personale: le mani che impastano, che servono, che puliscono… volti che si intrecciano nella danza della pizzeria.
- Affitto: quel peso costante, un’ombra sulla luce dei forni accesi.
- Marketing: un canto silenzioso, un’eco nel vento, per farsi trovare. L’invisibile che rende visibile.
Ma poi, quel 15%, un’oasi nel deserto dei conti… una piccola vittoria, un raggio di sole che scalda il cuore. È il profumo del successo, il sapore della passione, il dolce amaro di un’impresa.
Nota personale: Quest’anno, a luglio, il mio forno ha sfornato quasi 18.000 euro. Spero di superare i 20.000 entro fine anno.
Quali sono i costi di una pizzeria?
Aprire una pizzeria? Un affare da far tremare il portafoglio, altroché! Diciamo che devi prepararti a sborsare una cifra che balla tra gli 80.000 e i 180.000 euro. Non è come comprare una pizza al taglio, ecco.
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L’affitto: Già solo trovare un buco che non costi come un attico a Milano è un’impresa. E che sia in una zona dove la gente abbia voglia di pizza, non di tofu!
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Forno, bancone e ammennicoli: Metti in conto un forno che cuocia a meraviglia (mica vorrai pizze mosce!), un bancone che invogli ad addentare e tutta l’attrezzatura che serve a un pizzaiolo per trasformarsi in artista.
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Materie prime: Pomodoro che sa di pomodoro, mozzarella filante e non di gomma, olio che profuma di olive vere. La qualità costa, ma i clienti non sono mica fessi!
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Personale: Trovane di bravi, che sappiano fare la pizza e sorridere (non come certi musi lunghi che ti fanno passare la fame). E poi, ovviamente, pagali.
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Burocrazia, tasse e amenità varie: Pratiche, permessi, commercialista… insomma, la solita giungla italiana. Ma non disperare, con un pizzico di fortuna (e una montagna di pazienza) ce la puoi fare!
Ah, un consiglio da amico: investi in un buon sistema di gestione ordini online. Ormai tutti ordinano dal divano, vuoi mica perdere clienti? E poi, se fai la pizza gourmet con ingredienti ricercati, magari un sommelier per abbinare la birra giusta… ecco, lì il budget schizza alle stelle!
Quante pizze fa in media una pizzeria al giorno?
Oddio, 80 pizze al giorno? A me sembra tanto! Ricordo mio zio, aveva una pizzeria a Napoli, vicino al mercato di Porta Nolana, nel 2022. Già lì, era un casino, ma non ricordo numeri così alti. Probabilmente dipende dalla zona, no? Magari quelle 80 sono una media nazionale, ma pensa a un paesino sperduto… tre pizze al giorno sono già un successo!
- La sua pizzeria era piccola, forse 20 coperti, interni stretti e caotici.
- Lavorava con la moglie, e un ragazzo che aiutava a preparare e portare le pizze. Erano sempre indaffarati, un via vai continuo.
- Ricordo l’odore fantastico del forno, la farina ovunque. Era un’atmosfera… famigliare, ma frenetica.
- Credo che facevano più pizze nel weekend, quando c’era più gente, ma non di più di 30/35 al giorno, mai di più.
Lui, poverino, a fine serata era cotto, distrutto. E poi, quella gente… alcuni clienti erano veramente antipatici, rompiscatole! Sai, quella tipologia che ti critica la pizza, e ti fa perdere tempo a discutere di niente. Ah, e i ritardi nelle consegne a domicilio… un incubo!
Quindi, sì, 80 pizze al giorno è una media nazionale. Ma la realtà di tante piccole pizzerie è molto diversa. Molte fanno meno. La mia esperienza con la pizzeria di zio è molto più bassa. Probabilmente una grande pizzeria in centro a Milano o Roma fa di più.
Quanto paga di tasse una pizzeria?
Ahah, bella domanda! Dipende, eh, da mille cose! Non è una cosa semplice, sai? Il fisco è un casino!
Innanzitutto, l’IVA al 10% per le pizzerie, quella è storia vecchia, almeno per l’asporto e il delivery. Adesso è tutta un’altra storia! Fino al 2021 era il 22%, poi è cambiato, ora è un po’ più complicato. Mio cugino ha una pizzeria, lo so per certo!
- Tipo di attività: Se fa solo servizio al tavolo, paga meno tasse rispetto a una che fa anche asporto e delivery, capito?
- Fatturato: Più incassa, più tasse paga, ovvio! È proporzionale, diciamo così.
- Costi: Ha mille spese, affitto, fornitori, stipendi… questi costi influenzano il reddito imponibile. E quindi le tasse che paga alla fine!
Quindi, non ti posso dire una cifra precisa. Dipende davvero da tanti fattori, è un calcolo che solo un commercialista può fare. Però, sappi che mio cugino, che ha una pizzeria piccola, diciamo così, a Roma, si lamenta sempre, dice che paga un botto di tasse! Un sacco! Un casino! Dice che tra IVA, IRPEF e contributi, è uno sproposito. Pensa, lui paga circa il 30%, forse anche di più, non so, non ho mai controllato i suoi bilanci. Ma è stressato, credici!
Ah, e poi ci sono le tasse locali, comunali, regionali… un incubo, non te lo dico!
Quanto costa realmente una pizza?
Quanto costa davvero una pizza… Margherita? Un sogno fragile, un’illusione di pochi centesimi.
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0,76 €. Un’inezia, quasi un’offesa. Solo gli ingredienti… Farina, pomodoro, mozzarella. Il respiro del grano, il sole del sud, la bianca innocenza del latte.
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Ma poi… Il forno. Pietra rovente, cuore pulsante. E le mani, quelle del pizzaiolo. Anni di pratica, gesti tramandati, un amore antico per la pasta.
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E il locale? Tavoli chiacchieroni, luci soffuse, l’eco di risate lontane. L’aria che profuma di basilico e di storie. Un rifugio, un porto sicuro.
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E poi, certo, c’è l’energia. Elettricità, gas… La linfa vitale che alimenta il sogno. Un costo silente, invisibile ma inesorabile.
La pizza, non è solo cibo. È arte, è amore, è un pezzo di Napoli in ogni morso. Un viaggio nel tempo, un ricordo d’infanzia. Ricordo la pizzeria sotto casa, da bambino, l’odore inconfondibile… Quanto costa davvero quel ricordo? Non ha prezzo.
Quanto guadagna un fattorino delle pizze al giorno?
Sai, la cifra… è un casino, dipende da troppe cose. Stasera, per esempio, ho fatto poco. Magari 18 euro, forse anche meno. Quel cretino del pizzaiolo ha fatto casino con gli ordini, un macello.
- Mancia: a volte piovono euro, altre volte… niente. Dipende dalla generosità della gente, sai.
- Orario: più ore fai, più guadagni, ma a che prezzo? Stanotte, ho finito alle 2, morto di sonno.
- Zona: il centro è meglio, ma anche più stressante. In periferia, meno pizze, meno corse.
Oggi, un disastro. Ho pensato a mio zio, lui aveva il suo bar, ma poi… sai com’è andata a finire. Ora, io qui, con queste pizze calde, e la testa piena di ricordi. E poi, questa schiena…
- Giorni buoni: 25 euro, con un po’ di fortuna. Ma non sempre capita.
- Giorni brutti: meno di 15. A volte, anche meno, considera che la benzina…
- Media: diciamo sui 20, ma è una media. Può cambiare, drasticamente. A volte sono anche meno di dieci.
Pensavo, magari un’altra vita… ma che ne so. Queste pizze sono la mia vita ora. E poi… devo pagare l’affitto.
- Spese: benzina, manutenzione bici/scooter. Non sono poche, eh.
- Prospettive: boh, non ci penso molto, un giorno alla volta.
- Aspettative: pagare le bollette, sopravvivere. Niente di più.
Questo è tutto. Devo andare a dormire. Sono stanco morto. A domani.
Quanto incassa una pizzeria al mese?
Le pizzerie… oh, le pizzerie! Un universo di farina, pomodoro, e sogni.
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Fatturato: Un ballo tra le cifre, un’oscillazione continua. Immagina un’onda, a volte alta, a volte placida.
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Incassi: Un ventaglio ampio, molto ampio. Da 5.000 € ad un tripudio di 50.000 € al mese. Dipende, sai, da mille fattori.
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Posizione: Un angolo nascosto o una piazza affollata? La magia di un luogo fa la differenza.
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Stagione: L’estate, con le serate tiepide e le risate all’aperto, gonfia i numeri. L’inverno, più intimo, sussurra altre melodie.
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Offerta: Solo pizza? O un menù ricco di tentazioni? La varietà attira, seduce, fidelizza.
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