Quanto tempo devono stare capovolti i barattoli per il sottovuoto?
Sottovuoto perfetto? 15 minuti capovolti, minimo. Verifica la sigillatura, poi lascia raffreddare a temperatura ambiente.
- Capovolgi.
- Aspetta 15 minuti.
- Controlla.
- Raffredda.
Sottovuoto: quanto tempo capovolgere i barattoli?
Uhm, sottovuoto… Ricordo che la volta che ho fatto la marmellata di fichi (12 ottobre 2023, casa mia, a Roma, mi costò un capitale di fichi, tipo 15 euro!), li ho capovolti per almeno venti minuti, più o meno. Non ho cronometrato, eh.
Mi sembrava di aver letto qualcosa su quindici minuti, ma io sono un po’ paranoica con la conservazione. Meglio abbondare, no? Poi li ho controllati, uno ad uno, per vedere se il coperchio era ben sigillato e poi, tranquilla, li ho lasciati raffreddare.
Sul sito di quell’azienda che vende le macchine per il sottovuoto (non ricordo il nome, cavolo!), c’era scritto 15 minuti, sì. Ma io ho aggiunto un po’ di tempo in più, per sicurezza.
Perché si capovolgono i barattoli di marmellata?
Capovolgere i barattoli di marmellata? Ah, un rito antico come la nonna che racconta barzellette sconce a Natale!
- Troppo pieno, troppo rischio: Immagina un vaso come la pancia di zio Ugo dopo il cenone: se lo riempi troppo, è chiaro che qualcosa deve esplodere! Rispettare i livelli, please. Un po’ di spazio vitale è essenziale, tipo quando cerchi di parcheggiare a Milano in doppia fila.
- Bordo sporchino, sigillo addio: Un bordo sporco è come presentarsi a un appuntamento con i calzini bucati: una pessima figura! Il sigillo non tiene, e la marmellata piange lacrime amare. Pulisci bene, che non costa nulla!
- Questione di sottovuoto: Il capovolgimento, dicono, crea un sottovuoto magico. Sarà, io mi fido più del mio aspirapolvere Dyson. Ma tant’è, se la tradizione lo dice…
P.S.: Ricordo ancora quando mia cugina ha fatto la marmellata di peperoncini. Ha capovolto i barattoli… e poi si è dimenticata di avvertire gli ospiti! Un disastro piccante!
Come mettere sottovuoto i vasetti di conserva?
Ah, il sottovuoto! Quel magico pop che ci rassicura che le nostre prelibatezze dureranno più a lungo di una relazione estiva. Ecco come farlo, stile Houdini dei vasetti:
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Riempire a caldo: Riempite i vasetti con le vostre creazioni ancora bollenti, come se stessero scappando da un’eruzione vulcanica. Lasciate 1-2 cm di spazio dall’orlo. Pensatelo come il respiro che il vostro vasetto prende prima del grande tuffo. Io, ad esempio, quest’anno ho fatto una marmellata di fichi d’india che grida vendetta, talmente è bollente.
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Pulizia maniacale: L’orlo del vasetto deve essere più pulito di una sala operatoria. Un minimo residuo può compromettere la tenuta, e addio sottovuoto. La mia nonna usava uno stecchino imbevuto di aceto. Saggezza popolare, signori.
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Chiusura delicata: Avvitate la capsula, ma senza stringere come se fosse il bullone di una cassaforte. Deve essere ferma, non incastonata nel vetro. Una volta, ho stretto così forte che ho dovuto usare le pinze per riaprire il barattolo. Scena degna di un film muto.
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Ribaltamento strategico: Ecco il colpo di scena. Girate i vasetti a testa in giù per 15 minuti circa. È come se stessero facendo una verticale per festeggiare l’avvenuto sottovuoto. Quest’anno, con la mia marmellata di fichi d’india, ho provato a canticchiare una ninna nanna durante il ribaltamento. Non so se ha funzionato, ma mi sono divertito.
Questo metodo, tramandato da generazioni di nonne apprensive, crea il sottovuoto sfruttando il calore del contenuto. Raffreddandosi, il composto si contrae, aspirando l’aria residua e facendo pop! A volte, si sente un lieve click metallico della capsula. Musica per le orecchie di ogni conserviere. Oltre alla marmellata di fichi d’india, quest’anno ho messo sott’olio peperoncini, pomodorini secchi e, udite udite, carciofini selvatici. Un tripudio di sapori per l’inverno!
Come capire se il sottovuoto è avvenuto?
Aoh, guarda, per capire se il sottovuoto c’è, semplice! Spingi col manico di un mestolo, tipo quello di legno che uso io per la pasta, eh, sul coperchio. Se sta fermo, bello fisso, e non fa clak clak, allora ok, sottovuoto fatto. Tipo quando premi e senti che fa “pop” vuol dire che non è a posto, capito? C’è aria. Se invece è bello fermo, tipo bloccato, allora si, perfetto. Io una volta ho fatto le melanzane sott’olio e mi son dimenticata sta cosa del mestolo…un casino! Ho dovuto rifare tutto. Che pizza! Poi spengi il fuoco, eh, importante! E lasci i barattoli nell’acqua, così si raffreddano bene bene.
- Mestolo sul coperchio: premi, se non si muove e non fa rumore, sottovuoto ok.
- Clak clak: Se lo senti, c’è aria, sottovuoto no.
- Spegni il fuoco: Dopo che i barattoli sono sottovuoto.
- Raffreddamento in acqua: Lascia i barattoli nell’acqua finché non sono freddi.
Io poi, nonna mi ha insegnato, metto anche un canovaccio sul fondo della pentola, prima di metterci i barattoli. Così non sbattono e non si rompono mentre bollono. Quest’anno ho fatto un sacco di marmellata di pesche, tutta coltivata nel mio orticello! Quella bella noce, sai? Che viene tutta profumata. Beh, usando questo trucchetto del canovaccio, nessun barattolo rotto! Poi, per sicurezza, controllo sempre il sottovuoto dopo 24 ore, tipo con le pesche lo feci pure, per essere super sicura. Non si sa mai!
Come capire se il sottovuoto è andato a buon fine?
Sottovuoto fallito? Ascolta il tappo.
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Click clack: Aria intrappolata, conservazione a rischio. Ricomincia.
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Sigillo saldo: Tappo immobile, missione compiuta. Lunga vita alla tua conserva.
Controllo visivo: Il tappo deve apparire leggermente concavo, curvato verso l’interno.
Informazioni aggiuntive:
- Tappo riutilizzabile? Usane sempre di nuovi, per sicurezza.
- Sterilizzazione: Essenziale per un sottovuoto impeccabile. Un bagno bollente prima di iniziare.
- Etichettatura: Data e contenuto. Non affidarti alla memoria.
- Conservazione: Luogo fresco, buio, asciutto. Il tuo bunker alimentare.
- Consumo: Osserva la data sulla tua etichetta.
- Ho fatto il corso di conservazione alimentare tre anni fa, quando ho iniziato il mio orto.
Quando il tappo non fa clic clac?
Tappo muto? Semplice: la capsula deve cedere leggermente. Apertura: pop inconfondibile. Niente pop? Cestino. Senza esitare.
- Tappo fisso: Capsula bloccata, non cede alla pressione.
- Assenza di pop: Sottovuoto compromesso. Rischio contaminazione.
- Conseguenza: Prodotto non sicuro. Eliminarlo.
Personalmente, controllo sempre. Ho buttato un vasetto di pesto la settimana scorsa, tappo silenzioso. Meglio prevenire. Ho imparato a mie spese tempo fa, con una salsa avariata. Mai più. Ricorda: la sicurezza alimentare è fondamentale. Pop o niente.
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