Come si calcola la tariffa di un notaio?

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Per calcolare limposta di registro sullacquisto di prima casa da privato, si moltiplica il valore catastale dellimmobile per il 2%. A questo importo si aggiungono limposta ipotecaria e quella catastale, fissate entrambe a 50 euro.

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Il costo nascosto dell’atto notarile: oltre le tasse, il compenso del professionista

L’acquisto di una casa, sogno per molti, si trasforma spesso in un percorso intricato tra pratiche burocratiche e costi spesso imprevedibili. Tra questi, spicca la figura del notaio, professionista indispensabile per la stipula dell’atto di compravendita. Ma come si determina il suo compenso? La risposta, purtroppo, non è semplice e si allontana dalla comune percezione di un costo fisso e trasparente.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il 2% sul valore catastale, spesso citato in relazione all’imposta di registro per l’acquisto della prima casa da privato, non rappresenta il costo complessivo del notaio. Tale percentuale riguarda infatti solo una parte delle tasse che gravano sull’atto, ovvero l’imposta di registro (a cui si aggiungono le imposte ipotecaria e catastale, fisse a 50 euro ciascuna). Il compenso del notaio, invece, è determinato da diversi fattori e si configura come una voce di spesa separata e spesso più consistente di quanto si possa immaginare.

Il tariffario notarile, infatti, non prevede un semplice calcolo percentuale sul valore dell’immobile. Si basa su un complesso sistema di parametri, definiti dal Consiglio Notarile, che tengono conto di diversi elementi:

  • Il valore dell’immobile: Anche se non in modo direttamente proporzionale, il valore dell’immobile incide sul compenso notarile, in quanto influisce sulla complessità dell’atto. Un immobile di valore elevato, con eventuali ipoteche o servitù, richiederà un lavoro più approfondito e quindi un compenso maggiore.

  • La complessità dell’atto: La presenza di clausole particolari, di accordi specifici tra le parti o di situazioni giuridiche complesse (es. eredità, proprietà indivisa) determina un aumento del compenso. Un atto di semplice compravendita di un appartamento sarà ovviamente meno costoso di un atto relativo ad un immobile con una storia giuridica intricata.

  • Il tempo impiegato: Seppur non esplicitamente dichiarato, il tempo dedicato dal notaio alla redazione e alla gestione dell’atto incide sul costo finale. Un atto più complesso richiederà più tempo, aumentando di conseguenza il lavoro svolto dal professionista.

  • Le spese accessorie: Al compenso del notaio vanno aggiunte le spese per le copie conformi, i bolli, le eventuali visure catastali e ipotecarie, contribuendo a determinare il costo totale dell’atto.

In conclusione, mentre le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono facilmente calcolabili, il compenso notarile richiede un preventivo dettagliato. È fondamentale, prima di firmare qualsiasi atto, richiedere al notaio un preventivo chiaro e dettagliato, che espliciti tutte le voci di costo, evitando spiacevoli sorprese e garantendo una maggiore trasparenza in una fase così delicata dell’acquisto di un immobile. Solo così si potrà avere una visione completa dei costi totali e pianificare l’acquisto in modo consapevole.

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