Chi non paga il biglietto al cinema?

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Che rabbia pensare che ci siano ancora luoghi dove laccesso al cinema, un semplice piacere, sia così complicato per chi ha disabilità! Mi fa piacere sapere che almeno lo Space Cinema offre qualche agevolazione, ma un biglietto a 5 euro per un disabile che cammina mi sembra ancora uningiustizia, quasi una punizione per la loro condizione. Dovrebbe essere un diritto, non unelemosina. Un ingresso gratuito, senza tanti distinguo, sarebbe molto più giusto ed umano.

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Ok, eccolo qui, un po’ rielaborato in modo più… beh, più mio.

Chi non paga il biglietto al cinema? Mamma mia, solo a pensarci mi si stringe lo stomaco. Ma davvero, ancora nel 2024 dobbiamo parlare di queste cose? Che poi, diciamocelo, andare al cinema… è una di quelle piccole gioie, no? Un’evasione, due ore di buio e storie che ti portano via. E pensare che per qualcuno, un disabile ad esempio, questa cosa semplice è complicata. Complicata e costosa.

Ho letto che Space Cinema fa qualcosa, 5 euro. Ok, bene, forse, ma scusate, eh? 5 euro per chi cammina? Ma che vuol dire? Quasi come dire: “Va beh, dai, almeno cammini, quindi paghi”. Ma scherziamo? È una cosa talmente brutta, quasi una… non so, una punizione. Come se già non ne avessero abbastanza!

Mi ricordo quando portavo mio nipote, che ha… ha delle difficoltà, ecco. Ogni volta era una mezza odissea. Spiegare, giustificare, chiedere aiuto. E ti senti sempre… strano. Come se stessi chiedendo troppo. Invece no! È un diritto! Un diritto sacrosanto.

Ma perché devono esserci tutti questi distinguo? Cammina, non cammina, vede, non vede… Boh! Un biglietto gratis, punto. Sarebbe così difficile? Sarebbe così… umano. A volte mi chiedo se chi prende queste decisioni abbia mai parlato davvero con una persona disabile. Se abbia mai visto la fatica, la frustrazione.

No, seriamente. Ma ci rendiamo conto? Cinque euro per un film. Ma quanto costa davvero il loro film? Quello della vita, intendo. Non mi sembra giusto, per niente. E mi arrabbio. Mi arrabbio davvero. Forse sono esagerata, forse sono troppo emotiva, ma… ma certe cose proprio non riesco a digerirle. Ecco.