Cosa succede se prendo sotto una persona?

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Investire un pedone può comportare laccusa di lesioni personali stradali. Questo reato prevede pene detentive: per lesioni gravi, si rischiano da tre mesi a un anno di reclusione; in caso di lesioni gravissime, la pena va da uno a tre anni. La severità della sanzione dipende dalla gravità delle conseguenze fisiche riportate dalla vittima.

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L’incubo di un investimento: conseguenze legali e umane

Investire un pedone è un’esperienza traumatica, con ripercussioni devastanti sia per la vittima che per chi si trova alla guida. Oltre al dramma umano, immediato e a lungo termine, si profilano serie conseguenze legali che è fondamentale conoscere. L’incidente, infatti, non si esaurisce con l’impatto, ma si protrae in un complesso iter giudiziario che può cambiare radicalmente la vita di chi è coinvolto.

Il Codice Penale italiano prevede specifiche sanzioni per chi causa lesioni personali stradali, con pene che variano in base alla gravità delle ferite riportate dalla vittima. L’articolo 590-bis, introdotto nel 2016, delinea un quadro preciso delle possibili conseguenze. Si va da lesioni lievi, non contemplate da questo articolo specifico e spesso risolte in sede civile, a lesioni gravi e gravissime, che comportano invece pesanti sanzioni penali.

Nel caso di lesioni gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, la pena prevista va da tre mesi a un anno di reclusione. Si pensi, ad esempio, a fratture multiple, traumi cranici non gravissimi o lesioni che richiedono un lungo periodo di riabilitazione. La vita della vittima viene stravolta, tra dolore fisico, cure mediche e impossibilità di svolgere le normali attività quotidiane. Parallelamente, anche per chi ha causato l’incidente inizia un percorso difficile, fatto di ansia, sensi di colpa e conseguenze legali.

Le conseguenze si aggravano ulteriormente in caso di lesioni gravissime, con una prognosi superiore a 40 giorni e con pericolo di vita, indebolimento permanente di un organo o di un senso, o sfiguramento permanente. In questi casi, la pena detentiva aumenta significativamente, da uno a tre anni. Si immagini la perdita di un arto, un danno cerebrale irreversibile o una profonda cicatrice sul viso: le ripercussioni sulla vita della vittima sono immense e spesso irreversibili. Per chi ha causato l’incidente, il peso della responsabilità diventa ancora più gravoso.

Oltre alla reclusione, sono previste sanzioni accessorie come la sospensione o la revoca della patente di guida, con un impatto significativo sulla mobilità e, in alcuni casi, anche sulla possibilità di svolgere la propria professione. Inoltre, la vittima può richiedere un risarcimento danni in sede civile, per coprire le spese mediche, la perdita di guadagno e il danno morale subito.

È importante sottolineare che la valutazione della gravità delle lesioni e la conseguente determinazione della pena sono affidate al giudice, che terrà conto di tutti gli elementi del caso specifico, comprese le circostanze dell’incidente, la condotta del conducente e l’eventuale concorso di colpa della vittima. La prudenza alla guida, il rispetto del Codice della Strada e l’attenzione costante all’ambiente circostante sono fondamentali per prevenire tragedie e evitare conseguenze tanto drammatiche.