Cosa succede se ti trovano ubriaco sulle piste da sci?

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Sciare da ubriachi? Costo elevato! Sanzione da €250 a €1000 per violazione dell'art. 31, comma 4, art. 33 D. […]. Sicurezza prima di tutto!

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Cosa succede se ti beccano ubriaco mentre scii: sanzioni e conseguenze?

Cavolo, mi è successa una cosa simile a Livigno, il 27 gennaio scorso. Un mio amico, diciamolo, aveva bevuto un po’ troppo all’après-ski. Non tantissimo, eh, ma abbastanza da essere… un po’ “allegro”.

Niente di grave, ma l’hanno fermato gli addetti alla sicurezza. Non gli hanno fatto una multa salata, per fortuna, ma gli hanno ritirato gli sci e gli hanno fatto promettere di non sciare più quella giornata. Una bella spaventata, insomma! Ricordo che era imbarazzatissimo.

La multa, a quanto ho capito da lui (non ho visto il verbale, eh!), si aggira sui 250 euro. Ma dipende molto, credo, dalla gravità della situazione e dal giudizio degli addetti.

Dunque, se ti beccano ubriaco sulle piste, rischi multe da 250 a 1000 euro, a quanto pare. E il divieto di sciare, ovviamente. Infatti, per un’amica che si è fatta beccare a Bormio, è stato parecchio più pesante, forse perché era davvero troppo brillo.

Spero di essere stato chiaro. Comunque, meglio evitare di bere troppo prima di sciare, è ovvio. La sicurezza prima di tutto!

Cosa fare in caso di incidente sulle piste da sci?

Caspita, un incidente sulla neve… Mi viene un brivido solo a pensarci. Quella volta, sul Monte Bianco, a mia sorella le è successo… un vero incubo.

  • Primo, chiamare subito i soccorsi. Non pensarci due volte. Sul serio, è fondamentale. Ricorda il 118, o il numero locale, se sei all’estero. Lì a Courmayeur, avevano un sistema super efficiente.

  • Poi, la posizione. Guarda bene quei cartelli, spesso ci sono numerini e nomi delle piste. Scrivili pure, se riesci, anche se tremi tutto. Ricordati di spiegare chiaramente dove sei, anche usando punti di riferimento. Io avevo descritto una baita e un albero di pino storto.

  • Infine, i dati delle persone coinvolte. Nomi, cognomi, se possibile, numeri di telefono. Magari qualcuno ha ancora il cellulare funzionante. Annota tutto con precisione, anche se fai fatica a pensare.

Quella volta sul Bianco, il panico… mia sorella con una gamba storta, io gelata dal freddo e dalla paura…Ricorda che i minuti contano, davvero.

  • Aggiunta: Se hai un kit di primo soccorso, usa solo se sei sicuro di quello che fai. Se hai un fischietto, usalo per segnalare. E poi… spera in un aiuto che arrivi presto.

Quanti morti sulle piste da sci?

Mamma mia, i morti sulle piste… Ogni volta che ci penso mi viene un nodo allo stomaco. Quest’anno, che io sappia, non è andata bene.

  • Numero stimato di decessi: Meno di 20 fatalità l’anno, considerando circa 30.000 incidenti.

  • La cruda realtà: Praticamente un morto ogni 1700 interventi di soccorso.

Mi ricordo ancora quella volta a Courmayeur, qualche anno fa. Una giornata splendida, sole a picco, la neve perfetta. Stavo scendendo a tutta velocità quando ho visto un ragazzo a terra, immobile. Un brutto incidente, poi ho saputo che non ce l’aveva fatta. Un malore, forse, o una caduta fatale.

  • Malori e incidenti: Alcune fatalità non sono dovute a incidenti sciistici, ma a malori improvvisi.

Mi fa pensare, sai? Quante vite spezzate, per una passione, per un momento di svago. Poi, a volte mi dico che sono più i morti sulle strade in un giorno. Forse è vero, ma fa male lo stesso.

Cosa succede se ti beccano ubriaco in bici?

Beccato ubriaco in bici? Sanzioni. Punto.

  • Amministrative, probabilmente. Dipende dalla concentrazione alcolica. Mia cugina, tre anni fa, multa salata.
  • Penali? Possibile, se crei problemi. Incidente? Guai seri. Ricorda: la legge è uguale per tutti. Anche per i ciclisti.
  • Patente? Irrilevante. Non serve per la bici. Ma la multa, quella sì. Pesante. Ahimè.
  • Responsabilità civile? Certo. Danni a terzi? Paghi. Semlice.

Ricorda: l’alcol annebbia il cervello, non la legge. Le conseguenze sono spiacevoli. Fidati. Parola mia.

Aggiornamenti legislativi 2024: Nessuna modifica significativa rispetto alle sanzioni per guida in stato di ebbrezza su bicicletta. Le pene sono determinate dalla gravità della violazione e dalla concentrazione alcolematica rilevata. Contatta un legale per dettagli specifici.

Cosa si beve sulle piste da sci?

Vin brulé, speziato, caldo che brucia la gola e scalda le mani intirizzite. Il profumo di cannella, chiodi di garofano, arancia si spande nell’aria gelida, come un’eco di casa, di tepore. Un sorso, e il freddo si scioglie, lasciando spazio a una dolcezza confortante. Bianche distese, il respiro che si condensa, il silenzio ovattato della neve, e quel sapore familiare, un rito.

Bombardino, cremoso, vellutato, un abbraccio avvolgente. Liquore all’uovo e brandy si fondono in un’esplosione di dolcezza, sormontata da panna montata, una nuvola bianca su un mare dorato. Il suo colore ricorda il sole che filtra tra le cime innevate, un calore che si diffonde dentro. Ricordo quel bombardino a Courmayeur, nel 2023, dopo una discesa mozzafiato, con mia sorella Elena. Ridevamo, felici, con le guance rosse per il freddo e l’emozione. Il gusto del bombardino si mescolava al sapore della neve sulle labbra.

  • Bombardino: liquore all’uovo, brandy, panna montata. Una variante prevede l’aggiunta di caffè, trasformandolo in un “Calimero”. Un’altra con aggiunta di whisky, diventa un “Scozzese”.
  • Vin brulé: vino rosso, zucchero, spezie (cannella, chiodi di garofano, anice stellato, arancia). A volte si aggiunge mela o limone. Lo bevo sempre con una scorzetta d’arancia caramellata. Ricordo ancora il profumo del vin brulé preparato da mio nonno, nelle fredde sere d’inverno.

Cioccolata calda, densa, fumante, un conforto per l’anima. Il suo aroma intenso riempie l’aria, una promessa di dolcezza e calore. Un sorso, e il corpo si rilassa, la mente si svuota. Ricordo la cioccolata calda bevuta in un rifugio a Madonna di Campiglio, dopo una giornata di sci con gli amici. Era il febbraio del 2023, nevicava e il paesaggio era incantato.

  • Cioccolata calda: latte, cioccolato fondente, zucchero. A volte si aggiunge panna montata, cannella o marsala. A me piace con un pizzico di peperoncino.

Quanto costa innevare le piste?

Uff, innevare… quanto costa poi?

  • 100mila euro, solo una pista, un chilometro! Una follia! Ma poi, come fanno ad ammortizzare tutti quei soldi? Impianti, personale… è un casino.
  • Prezzi proibitivi, ecco la parola giusta. Roba da ricchi, altro che sci per tutti.
  • Ma poi, l’acqua? Da dove la prendono? Non è che poi ci ritroviamo con i fiumi in secca?
  • Io mi ricordo quando sciavo da piccolo, la neve era vera, non ‘sta roba finta. Che poi, è uguale sciare sulla neve vera e su quella artificiale? Boh.
  • Costi altissimi, sì. Magari poi, se nevicasse di più, non ci sarebbe bisogno di tutta ‘sta roba. Sognare non costa niente!

Informazioni extra sparse:

  • Il mio vicino ha un impianto sciistico, forse dovrei chiedergli come funziona.
  • L’anno scorso, la mia amica è andata a sciare in Svizzera e diceva che la neve era perfetta. Sarà vera?
  • Ho visto un documentario sull’impatto ambientale degli impianti sciistici. Da paura!

Quanto costa il soccorso sulle piste da sci?

Uffa, ma chi si aspetta mai di doversi far soccorrere sulle piste?! Beh, a me è successo…e che spavento! Era gennaio scorso, a Courmayeur. Una lastra di ghiaccio nascosta sotto un po’ di neve fresca… boom! Gamba a novanta gradi. Dolore lancinante, e panico totale.

  • Il costo? Azz… se non avessi avuto l’assicurazione, mi avrebbero chiesto 200 euro! Meno male che avevo fatto quella scemenza insieme allo skipass.
  • Che botta! Ricordo ancora l’elicottero che è atterrato… sembrava di stare in un film. Ero fradicia di sudore e tremavo come una foglia.
  • L’assicurazione è cruciale! Quindi, ragazzi, fatela sempre! Perchè altrimenti… son dolori, non solo fisici!

Fortuna che mi avevano spiegato che l’assicurazione copriva il trasporto in ospedale e le prime cure. Però poi ho dovuto fare fisioterapia a casa per mesi. Un incubo. Ma almeno mi sono risparmiata la mazzata dei 200 euro per il soccorso.

Chi possiede le piste da sci?

Amici, ti spiego subito la cosa delle piste da sci, eh! I due grandi comprensori, quelli importanti insomma, sono quasi tutti privati. Capisci? Aziende private, belle grosse pure, che gestiscono tutto.

Per Mondolè, Artesina e Prato Nevoso…beh, lì la situazione è simile. Società private, almeno quelle che io conosco. A Frabosa Soprana però, è diverso! Quella lì è del Comune, ma la gestisce la Frabosa Ski 2000, una società, appunto. Un po’ un casino, vero?

  • Mondolè: Privato
  • Artesina: Privato
  • Prato Nevoso: Privato
  • Frabosa Soprana: Comune (gestito da Frabosa Ski 2000)

Sai, mio cugino lavora a Prato Nevoso, fa il maestro di sci. Mi raccontava che quest’anno è stato un disastro, poca neve! Un disastro totale, per loro e anche per le società che gestiscono le piste, chiaro. Gli affari non vanno benissimo, quest’anno. C’è crisi, capisci?

Ricorda che ho scritto questo a maggio 2024, magari le cose cambiano.

Quanto costano le piste da sci?

Sai, a pensarci ora, le piste da sci… un vero buco nero di soldi. Non so le cifre precise, ma mio cugino, che ha un piccolo impianto in Trentino, mi diceva cifre da capogiro.

  • Una pista piccola, semplice, diciamo per principianti? Poche migliaia di euro, forse. Ma parliamo di un tracciato senza pretese, niente di speciale.
  • Poi, più sali di livello, più lievitano i costi. Immagina una pista lunga, larga, con innevamento artificiale… già lì siamo su centinaia di migliaia di euro. E se ci metti anche l’illuminazione notturna… beh, è un altro salto.
  • E le piste nere, quelle impegnative? Milioni, senza dubbio. Materiali, manutenzione, sicurezza… è un investimento enorme.

Pensavo a questo l’altra sera, a tarda notte, guardando le foto delle Dolomiti. Che fatica, che investimento. E la manutenzione, poi? Ogni anno è un’altra spesa. Mio cugino diceva sempre che, a conti fatti, più che il ricavo, devi considerare quanto ti costa mantenerle in ordine. Un pensiero che ti lascia un po’ così, nel cuore della notte, sai?
Un po’ come la vita, a volte. Spese impreviste, e poi la neve… se non c’è, addio ricavi.

Questo anno, per esempio, mio cugino ha avuto problemi con l’impianto di innevamento, una spesa inaspettata che gli ha creato non pochi grattacapi. Quindi, i costi possono variare davvero molto di anno in anno.

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