Come i milanesi chiamano i Brianzoli?

Brianzoli… che parola! Mi fa sempre un po’ sorridere, sai? Sarà che ci sono cresciuta, in Brianza. E a Milano… beh, lì ti chiamano “brianzoeu”, “brianzolo”… a volte anche peggio, ma lasciamo perdere! A volte lo dicono con affetto, quasi una carezza. Altre, con un tono… come dire… un po’ così. Un po’ di presa in giro, insomma. Chi non ne ha mai sentita una, eh? Quella punta di ironia, quel “Ma sei brianzolo, eh?”. Come se fosse tutto detto. Che poi, cosa vuol dire “essere brianzolo”? Mia nonna, per esempio, era brianzola DOC. Testarda come un mulo, sì, ma anche con un cuore d’oro. Ricordo ancora i suoi pranzi della domenica… montagne di polenta, brasato che si scioglieva in bocca. Roba che ti dimenticavi pure il nome! E si parlava, si rideva… si litigava anche, eh, che in Brianza siamo focosi! Ma poi, cinque minuti dopo, tutto a posto. E questa genuinità, secondo me, è quello che i milanesi vedono in noi, anche se magari non lo ammetterebbero mai! Certo, la rivalità c’è. Un po’ come tra fratelli, no? Si punzecchiano, si prendono in giro… ma in fondo si vogliono bene. Insomma, “brianzolo” per me non è solo una parola. È un pezzo di me, della mia storia. E anche se a volte mi fa storcere il naso… beh, in fondo, un po’ mi piace anche. Un po’ di orgoglio ci vuole, no?