Come si comportano i figli di alcolisti?

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I figli di genitori alcolisti corrono un rischio maggiore di sviluppare problemi comportamentali, sia esternalizzanti (come iperattività e aggressività) che internalizzanti (come bassa autostima, depressione e ansia).

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Crescere all’ombra della bottiglia: l’impatto dell’alcolismo genitoriale sui figli

Crescere con un genitore alcolista è un’esperienza complessa e dolorosa, che lascia un’impronta indelebile sulla vita dei figli, anche in età adulta. L’alcolismo, lungi dall’essere un problema individuale, si insinua nelle dinamiche familiari, creando un clima di instabilità, imprevedibilità e sofferenza. I figli, spesso silenziosi testimoni di questa dipendenza, sviluppano strategie di sopravvivenza che, pur necessarie nell’immediato, possono trasformarsi in veri e propri ostacoli per il loro benessere psicologico.

Come si manifestano le conseguenze di questa difficile esperienza infantile? I figli di alcolisti presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare problematiche comportamentali di diversa natura, classificabili in due macro-categorie: esternalizzanti ed internalizzanti.

I problemi esternalizzanti sono quelli più immediatamente visibili, manifestandosi attraverso comportamenti diretti verso l’esterno, come aggressività, iperattività, impulsività e difficoltà di concentrazione. Questi bambini e ragazzi possono apparire ribelli, difficili da gestire, con una scarsa tolleranza alla frustrazione e una propensione a violare le regole. Spesso, questi comportamenti rappresentano un grido d’aiuto, un tentativo, seppur disfunzionale, di attirare l’attenzione e gestire l’angoscia che provano.

D’altro canto, i problemi internalizzanti sono più subdoli e difficili da individuare, poiché si manifestano attraverso un ripiegamento su se stessi. Bassa autostima, ansia, depressione, isolamento sociale e difficoltà a relazionarsi con i coetanei sono solo alcuni esempi. Questi bambini e ragazzi tendono a interiorizzare la sofferenza, coltivando un senso di colpa e vergogna per la situazione familiare. Spesso si sentono responsabili del problema del genitore, sviluppando una iper-responsabilizzazione precoce che li porta a sacrificare i propri bisogni e desideri.

È importante sottolineare che non tutti i figli di alcolisti sviluppano necessariamente queste problematiche. Fattori protettivi, come la presenza di una figura di riferimento stabile e supportiva (l’altro genitore, un nonno, un insegnante), una buona rete sociale e un temperamento resiliente, possono mitigare l’impatto negativo dell’alcolismo genitoriale.

Riconoscere i segnali di disagio nei figli di alcolisti è fondamentale per intervenire tempestivamente e offrire loro il supporto necessario. Un percorso psicoterapeutico può aiutare questi bambini e ragazzi a elaborare le proprie emozioni, a sviluppare strategie di coping più adattive e a costruire una visione di sé più positiva e autentica, liberandosi dall’ombra della bottiglia e aprendosi ad un futuro più sereno.