Quando conviene tirare il latte?

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Ecco una citazione concisa sull'estrazione del latte:

"Trova il tuo ritmo ideale per l'estrazione del latte. Alcune mamme ottengono risultati migliori estraendo un'ora dopo la poppata, altre preferiscono farlo tra una poppata e l'altra. Ascolta il tuo corpo!"

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Miglior momento per la mungitura? Latte di qualità

Ok, allora… il miglior momento per tirare il latte? Uhm, bella domanda. Io mi ricordo che all’inizio, panico totale! Cercavo di capire quando era il momento giusto per non rimanere a secco per la poppata successiva.

Ogni mamma è un mondo a parte, davvero. Io, per dire, mi trovavo bene a tirare il latte tipo un’oretta dopo che la mia bimba aveva mangiato. Sentivo di averne di più, boh, forse era solo una mia impressione.

Però, un’amica mia, invece, preferiva tirare il latte tra una poppata e l’altra, tipo ogni due poppate. Diceva che così aveva più tempo per recuperare. Quindi, vedi, non c’è una regola fissa.

Devi un po’ sperimentare e capire cosa funziona meglio per te e per il tuo corpo. Ascolta il tuo istinto, che di solito ci azzecca!

Miglior momento per la mungitura? Latte di qualità

  • Alcune mamme preferiscono estrarre il latte un’ora dopo la poppata.
  • Altre preferiscono estrarre una volta ogni due poppate.

Perché è sconsigliato il tiralatte?

Oddio, il tiralatte… perché è sconsigliato? Ma poi, serve o no? Cioè, il latte… uhm, scusate, divago.

  • Latte: Se non tiri abbastanza spesso, addio latte. Ok, ovvio. Tipo se uno non mangia per giorni, poi ha fame, no? Però… il seno è diverso, boh!

  • Strumento: Il tiralatte, è uno strumento, quindi, se lo usi male, fai casino, giusto? Come un martello, ti martelli il dito, che male! (A me è successo una volta, che dolore!)

  • Problemi: Usarlo male vuol dire… che problemi ti può dare al seno? Che so, ragadi? Mastite? Aiuto! E all’allattamento? Confusione tettarella-tiralatte? Complicato!

Uhm, forse dovrei informarmi meglio. Tipo, chiedere alla mia amica Giulia, lei ha avuto due gemelli, sicuro ne sa qualcosa!

Quanto ci mette il seno a riempirsi di latte?

Oddio, è una domanda che mi mette un po’ in difficoltà, perché ogni donna è un caso a sé! Con la prima figlia, ricordo bene: era agosto del 2021, faceva un caldo infernale a Roma, e il latte arrivava a ondate. Dopo la poppata delle 22:00, diciamo, sentivo già il seno più pieno verso le 23:00, ma non pieno davvero, più gonfio, diciamo. Un senso di tensione, un po’ fastidioso. Per essere davvero “pieno” ci voleva un po’ di più, tipo un’oretta e mezza, due ore.

Ma con la seconda, nata a marzo 2024, è stato diverso! Il latte sembrava arrivare meno “a ondate”, più costantemente. Ricordo che mi svegliavo di notte col seno che pesava un quintale! E in quel caso, sì, a un’ora dalla poppata era già abbastanza pieno per la prossima. Insomma, un casino, una cosa che cambiava di giorno in giorno e da bambina a bambina.

  • Primo figlio (2021): Riempimento seno lento, circa 1 ora e mezza – 2 ore dopo la poppata.
  • Secondo figlio (2024): Riempimento seno più rapido, circa 1 ora dopo la poppata.

La produzione è influenzata da mille fattori: stanchezza, alimentazione, stress, anche il tipo di poppata, se a richiesta o a orari fissi. E poi, l’allattamento è una cosa talmente intima e personale… è difficile dare una risposta precisa.

Ogni donna e ogni gravidanza sono diverse. Non posso dare una percentuale precisa del riempimento, il 60/70% è una stima generica. C’è chi ha un flusso abbondante e chi meno.

Cosa fare per avere più latte?

Agosto 2024, ore 3 di notte. Mia figlia, Sofia, aveva tre mesi, un angioletto, ma che fame! Il mio seno era vuoto, un deserto. Ero esausta, le lacrime mi rigavano il viso, un fiume in piena. La piccola piangeva disperata, un suono che mi lacerava l’anima. Ho provato a darle il biberon, ma niente, rifiutava tutto, solo il mio latte.

Quel vuoto, quella sensazione di fallimento… inutile. Avevo letto tutto sui libri, ma la teoria è una cosa, la pratica un’altra. Ricordo il panico, la disperazione. Ero convinta di non essere abbastanza.

Poi, per caso, ho visto una puntata di un vecchio documentario su un’ostetrica esperta in allattamento. Ricordavo che diceva dell’importanza della stimolazione frequente. Ho provato, ho attaccato Sofia al seno ogni volta che piangeva, anche se per pochi minuti. Non avevo un orologio, non contavo le poppate.

  • Ho allattato su richiesta, senza schemi.
  • Ho bevuto litri di acqua, magari un po’ troppa.
  • Ho dormito quando Sofia dormiva, quando riuscivo.

Dopo due giorni, miracolo! Il latte è tornato, abbondante. Quel sollievo, quell’onda di gioia… incredibile! Ricordo la sensazione del suo peso sul mio petto, la sua piccola bocca che succhiava avidamente. Era la cosa più bella del mondo.

  • Punti chiave: Allattamento a richiesta, idratazione, riposo.
  • Nota personale: L’ansia è stata terribile, ma la perseveranza ha ripagato. Il mio consiglio? Non arrendetevi mai. Cercate aiuto se necessario, ma fidatevi del vostro istinto e del vostro corpo.

Come incrementare il latte materno?

Uffa, che fatica all’inizio! Mi ricordo, ero a casa, agosto 2022. La piccola urlava, io ero stravolta. Il latte sembrava non arrivare mai. Panico!

Ecco cosa mi ha salvato:

  • Pelle a pelle: Tenerla addosso, sentivo il suo profumo. Calma per lei, calma per me. E il latte, piano piano, arrivava.
  • Acqua, acqua, acqua: Bottiglie ovunque! Sembravo un criceto con la borraccia. E dormire… beh, quello era un lusso. Ma quando ci riuscivo, il latte ringraziava.
  • Tette a gogo: Ogni suo vagito, tetta! Sembrava una maratona. E il pediatra mi diceva: “Ascolta il tuo bambino, è lui il capo!” Aveva ragione.
  • Massaggi e affini: Massaggiavo il seno sotto la doccia, come mi aveva insegnato l’ostetrica. E a volte usavo il tiralatte. Non sempre, solo quando ero disperata. Quello manuale, più delicato.

E poi, una cosa importantissima: Non ascoltare troppo i consigli di tutti! Ognuno ha la sua ricetta, ma la verità è che ogni mamma e ogni bambino sono diversi. Fidati di te stessa e del tuo istinto. Funziona, te lo giuro!

Cosa mangiare per favorire la produzione di latte materno?

Mamma mia, il latte! Una fontana inesauribile di amore liquido, ma che fame, eh? Bisogna rifornire la centrale!

  • Proteine, proteine, proteine! Pensate a un carro armato che si prepara alla battaglia: ha bisogno di munizioni! Pesce (salmone, spada, ma anche le sardine, dai!), legumi (lenticchie, che forza!), e carni bianche (pollo, tacchino, ma senza esagerare, eh, che poi diventa una cosa inquietante). Io, personalmente, vado matta per il pollo al curry, un vero toccasana.

  • Latticini: la squadra di supporto. Immaginate una squadra di cheerleader super-energiche che incoraggiano il vostro carro armato! Latte parzialmente scremato (quello intero è troppo grasso, dai, non esageriamo!), yogurt (magari con un po’ di miele, che è più buono), ricotta (perfetta nelle torte, ma anche così, a cucchiaiate!), mozzarella, crescenza, primo sale… Il caprino è un po’ troppo alternativo per me, ma se piace a voi…

Ah, dimenticavo! Bevete tanto, tanto, TANTO! Acqua, ovviamente. Io, poi, ho la mia tisana magica con finocchio, anice e cumino. È una roba antica che mi ha passato mia nonna, ma funziona! Provatela, non si sa mai. Ogni corpo è un mondo, eh! Mia sorella giura che la birra aiuta (ma solo la birra scura, eh, nessuna bionda!).

Ricetta segreta della nonna (solo per intenditori): Brodo di pollo con carote e sedano. Sapore antico, potente. Ricorda i vecchi tempi! (Non ditelo a nessuno, è un segreto di famiglia!)

Quando inizia a uscire il latte dal seno?

  • Ma quindi quando esce ‘sto latte? Mamma mia, che casino! Allora, il latte… cioè, il colostro, perché all’inizio è quello, no? Comincia ad arrivare tipo 12 settimane prima, del parto.

  • Dodici settimane… Quasi tre mesi! Cioè, il corpo si prepara un sacco prima! Mi ricordo quando aspettavo Giulia, ero super impaziente! Uff. Ma come fanno le altre? Nessuno ne parla mai.

  • E poi, aspetta, il colostro è super importante, pieno di anticorpi per il bambino. È tipo oro liquido, me lo diceva sempre l’ostetrica. Ma che ansia, poi, l’allattamento! Sarà andato tutto bene? Spero di sì!

Perché esce il latte dal seno se non sono incinta?

Ah, la fontana inaspettata! Beh, a volte il corpo fa scherzi tipo la macchinetta del caffè impazzita.

  • Prolattina alta, festa del latte: Di solito è colpa della prolattina, un ormone che fa “evviva il latte!” anche quando non c’è motivo. Come quando il DJ sbaglia canzone alla sagra della salsiccia.
  • Non tutte le tette son uguali: Non è detto che se hai la prolattina alta, scatti subito la fontana. Alcune sono più timide. Tipo me, che anche se bevo litri di caffè, dormo sempre come un ghiro.
  • Le cause? Un vero giallo: Stress, farmaci, problemi alla tiroide, o magari la tua ipofisi ha deciso di fare la spiritosa. A volte è un mistero fitto come la ricetta segreta della nonna!

Se il latte esce a fiumi (o anche solo a goccioline), meglio fare un salto dal dottore, non si sa mai! Magari ti scopri regina delle mucche senza saperlo!

Cosa devo fare se il mio seno perde latte?

Ah, la fontana del latte in piena attività, eh? Capita, specie se sei una mamma fresca di parto o, scusa la franchezza, un po’ troppo carica di emozioni materne! Sembra di avere due piccole cascate Niagare attaccate al petto!

  • Pressione leggera: Incrocia le braccia, premi delicatamente. È come mettere un dito sul rubinetto che perde, ma in versione mammaria. Niente di invasivo, solo un po’ di “zen” per il tuo apparato lattifero.

  • Assorbenti: Sì, proprio quelli! Non sono solo per il ciclo, eh! Ci sono anche quelli super-assorbenti per la fuoriuscita di latte. Pensali come dei piccoli paracadute per i tuoi preziosi flussi lattei.

  • Reggiseni: Scegli quelli con coppe ben imbottite, quei modelli che sembrano usciti da un film di fantascienza, ma con la funzione pratica di tenere tutto sotto controllo. Meglio di un bodybuilder con una gabbia toracica d’acciaio!

Sai, mia cugina (che per inciso, ha partorito tre gemelli) giurava che mettere delle foglie di cavolo sui seni aiutasse a ridurre la fuoriuscita. Non so, magari era suggestione, o forse il cavolo ha poteri latto-reducenti a me sconosciuti.

Se il problema persiste, consulta un professionista. Non scherziamo con le cascate di latte incontrollate. Anche se, devo dire, il mio cane, un meticcio di dubbia origine, trova il tutto decisamente delizioso.

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