Quando i neonati smettono di svegliarsi la notte?

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La regressione del sonno nei bambini non è un momento preciso, ma un periodo di instabilità che può manifestarsi in diverse fasi dello sviluppo, solitamente tra i 4 e i 6 mesi, poi tra i 10 e i 15 mesi e ancora intorno ai 2 anni. Questi periodi sono caratterizzati da risvegli notturni più frequenti e duraturi.
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La notte insonne: quando i neonati “rifiutano” il sonno

La notte è un momento di riposo e tranquillità per la maggior parte degli adulti, ma per i neonati e i bambini piccoli può trasformarsi in una vera e propria battaglia contro il sonno. La fase di “regressione del sonno”, ovvero un periodo di instabilità nel ritmo sonno-veglia, non è un evento improvviso e delimitato da date precise, ma piuttosto un processo che si presenta a fasi alterne durante il primo anno di vita.

Quando si verificano queste fasi di regressione?

Tra i 4 e i 6 mesi, i neonati attraversano una fase di importante sviluppo psicomotorio: iniziano a gattonare, a stare seduti e la loro curiosità verso il mondo si intensifica. Questo periodo può essere caratterizzato da risvegli notturni più frequenti, legati alla scoperta di nuove abilità e al bisogno di rassicurazione.

Intorno ai 10-15 mesi, la separazione dall’oggetto transizionale, come il ciuccio o il peluche, può innescare una nuova fase di difficoltà nel sonno. Il bambino, ormai più indipendente, sperimenta la separazione dalla madre e dalla sua presenza rassicurante, con conseguenti timori e risvegli notturni.

Un’ulteriore fase di “regressione” può presentarsi intorno ai 2 anni, quando il bambino entra in una fase di sviluppo del linguaggio e inizia a manifestare maggiore autonomia. La paura del buio, la necessità di affermare la propria indipendenza e i sogni, spesso intensi e vividi, possono interrompere il suo sonno.

Cosa fare durante le fasi di regressione del sonno?

L’approccio alla regressione del sonno deve essere calmo e paziente. Il bambino, nonostante le difficoltà, ha bisogno di un ambiente sereno e rassicurante.

  • Routine: Mantenere una routine serale costante, con bagnetto, lettura di un libro e una coccola, contribuisce a creare un senso di sicurezza e a preparare il bambino al riposo.
  • Costanza: Non cedere alle richieste di attenzione del bambino durante la notte, ma reagire con calma e rassicurarlo con la voce o con una carezza.
  • Ambiente sereno: Creare un ambiente tranquillo e confortevole per il sonno, con una temperatura adeguata, un’illuminazione soffusa e il rumore bianco.
  • Pazienza: Non scoraggiarsi: le fasi di regressione sono transitorie e con il tempo il bambino imparerà a gestire le sue emozioni e a dormire meglio.

Ricorda che ogni bambino è diverso e ha tempi di sviluppo unici. Non esiste una soluzione magica per risolvere le difficoltà del sonno, ma la pazienza, la costanza e un approccio sereno sono ingredienti fondamentali per accompagnare il bambino in questo percorso.