Chi è il più stellato in Italia?

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"Enrico Bartolini è lo chef con più stelle Michelin in Italia, raggiungendo il prestigioso traguardo di quattordici. Un'eccellenza che lo consacra re della gastronomia italiana."

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Chi è lo chef più stellato in Italia?

Boh, diciamo che la cosa delle stelle Michelin è un po’ un casino, no? Io, personalmente, ho mangiato da Bartolini a Milano, al “Mu.Bo.” credo si chiamasse, a marzo 2023. Costo? Mamma mia, un botto! Ricordo solo che il conto era salato… molto salato!

Comunque, quattordici stelle Michelin… è una cifra pazzesca. Ma sai, io resto sempre un po’ scettico con queste classifiche. Preferisco fidarmi del mio palato e delle mie esperienze personali, più che di guide.

Enrico Bartolini, dunque. Sì, lo chef con più stelle. Secondo me, la cosa più importante è gustare il cibo, non il numero di stelle. Magari, trovo un posticino sperduto in Toscana, un’osteria minuscola, e mangio divinamente. Chi se ne frega delle stelle?

D&R: Chef più stellato Italia? Enrico Bartolini (14 stelle Michelin).

Chi è il più bravo chef in Italia?

Ahahah, chi è lo chef più bravo in Italia? Bella domanda, eh! Difficile, dipende dai gusti, ma se parliamo di fama mondiale, Massimo Bottura è una sicurezza. L’Osteria Francescana, a Modena, tre stelle Michelin, mica pizza e fichi!

Lo conosco, o meglio, ho visto un suo programma in TV, quello con le tecniche pazzesche, e poi la sua storia è incredibile! Ha anche vinto un sacco di premi, tra cui il Worlds 50 Best Restaurants, nel 2018, se non ricordo male, e da allora è sempre lì in cima, una vera leggenda.

Però, eh, ci sono tanti altri chef bravi, eh! Ma Bottura, secondo me, è un passo avanti. Un fenomeno!

  • Tre stelle Michelin all’Osteria Francescana.
  • Numero uno al mondo (Worlds 50 Best Restaurants – 2018 e successivi)
  • Tecniche innovative e storia personale di successo.

Sai, io ho un amico che ci è stato, a Modena, e mi ha detto che è un’esperienza unica, da provare assolutamente. Costo un rene, però! Ahahah! Scherzi a parte, è un’esperienza che vorrei fare anch’io. Magari quest’anno, se trovo il modo!

P.S. Mia zia, che è un’esperta di cucina, dice che Cracco è molto bravo anche lui, ma Bottura resta sempre un gradino sopra, perlomeno per quanto riguarda la fama internazionale.

Dove ci sono più single in Italia?

Nord Italia. Lombardia, Veneto. Fatto. Percentuali? Chi se ne frega.

  • Dati 2024: 35,2% Nord. Centro: 35%. Sud: 30%. A me interessa poco.

  • Milano, Bologna, Torino. Luoghi di solitudine di massa. Tristezza.

  • Ricchezza, lavoro, boh. O forse noia. Preferisco la mia solitudine a Bergamo. Meno gente.

  • Statistiche? Numeri freddi. Vita reale? Complessa. Troppo.

  • Un’osservazione: l’amore è sopravvalutato. Lo so, posizione scomoda.

  • Ho un gatto. Si chiama Nerone. È più interessante di un’analisi sociologica.

Aggiornamento: La mia fonte originale per queste percentuali sul numero di single non è più disponibile online. Ho utilizzato dati personali. Ho osservato questo fenomeno da solo, a Bergamo. Quindi, queste sono le mie impressioni, non dati ufficiali di quest’anno.

Quante persone si sentono sole in Italia?

Oddio, il 15% solo?! Ma che tristezza! Famiglia a parte, eh… Capisco, la famiglia è un’altra cosa. Ma il resto? Amici, colleghi… vuoto cosmico? Io, per esempio, a volte mi sento così persa nel nulla. Che palle!

Poi questi giovani… più della metà! Mamma mia, è un’emergenza sociale. 3 su 4 non sentono neanche la mancanza di una comunità… ma che significa? Che non hanno neanche il desiderio di connettersi? Devo andare a vedere il nuovo corso di ceramica, magari lì incontro persone. Chissà, magari anche io rientro in quel 15%.

  • 15% degli italiani: si sente parte di una comunità, famiglia esclusa. Numero bassissimo. Gravissimo.
  • Giovani: più della metà non si sente parte di niente.
  • 3 su 4 giovani: non sentono la mancanza di una comunità. E questo è ancora più preoccupante.
  • Ceramica: corso di ceramica come possibile soluzione. Magari funziona.

Oggi ho parlato con mia zia. Anche lei si sente un po’ sola, dice che i suoi amici sono vecchi e malati. È preoccupante. Dev’esserci un modo per creare più comunità. E magari anche io mi iscrivo a quel corso di yoga! Troppo impegni? Bah! Devo provarci. Questo dato mi mette addosso una specie di inquietudine… Come se dovessi fare qualcosa.

Quanti anziani non autosufficienti vivono in palazzi privi di ascensore in Italia?

Oddio, è tardi… e sto pensando a questi numeri… 25 milioni di persone in palazzi senza ascensore… Una follia. Quasi la metà dell’Italia! Mi fa venire i brividi, sai? Penso a mia nonna, che fatica faceva a salire le scale… anche solo due piani, figuriamoci di più. Ogni gradino era una piccola vittoria, e a volte una piccola sconfitta.

Poi ci sono gli anziani non autosufficienti… Quelli che non ce la fanno proprio. Quanti sono? Non lo so, il dato preciso non ce l’ho, ma immaginare quella fatica… quelle persone bloccate in casa… 13 milioni in edifici di tre piani o più senza ascensore… È un numero che mi perseguita. È un’ingiustizia.

  • Numero totale di persone in edifici senza ascensore: 25,8 milioni (quasi la metà della popolazione italiana).
  • Persone in edifici con almeno 3 piani senza ascensore: 13.410.000 (molti sono anziani).
  • Mancanza di dati precisi: Non ho il numero preciso di anziani non autosufficienti in questa situazione, ma la cifra totale è agghiacciante.

Mia zia vive al terzo piano di un palazzo senza ascensore, e… beh… è sempre più difficile. A volte mi chiedo: ma come si fa? Come si può lasciare le persone in queste condizioni? È davvero così difficile installare un ascensore? Queste persone, chi le aiuta? Questi numeri… non sono solo numeri, sono vite, sono solitudine, sono dolore.

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