Quali sono le cause dei capezzoli sanguinanti?

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La fuoriuscita di siero o sangue dal capezzolo può derivare da diverse condizioni, tra cui formazioni benigne nei dotti mammari come papillomi intraduttali, ostruzioni e alterazioni fibrocistiche. Anche ascessi e infezioni al seno possono manifestarsi con secrezioni ematiche. È fondamentale escludere cause più serie tramite accertamenti medici.

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Capezzoli Sanguinanti: Un Campanello d’Allarme da Non Ignorare

La vista di una piccola macchia di sangue sul reggiseno o di una secrezione ematica dal capezzolo può generare immediata preoccupazione. Sebbene la maggior parte delle cause non siano pericolose per la vita, è cruciale comprendere le possibili origini di questo fenomeno e consultare un medico per una diagnosi accurata. Ignorare il problema non è una soluzione, poiché potrebbe mascherare una condizione sottostante che necessita di attenzione.

La perdita di siero o sangue dal capezzolo, in assenza di allattamento, può essere il sintomo di diverse condizioni, che spaziano da alterazioni benigne a patologie che richiedono un intervento medico più mirato. Tra le cause più comuni si riscontrano:

  • Papillomi Intraduttali: Si tratta di piccoli tumori benigni che si sviluppano all’interno dei dotti mammari. Questi papillomi possono irritare i dotti, provocando sanguinamento. La perdita di sangue è spesso unilaterale, ovvero si manifesta da un solo capezzolo.
  • Ostruzione dei Dotti Mammari: L’ostruzione di un dotto, causata ad esempio da secrezioni dense o da una reazione infiammatoria, può provocare un accumulo di pressione e, di conseguenza, una perdita di sangue.
  • Alterazioni Fibrocistiche del Seno: Questa condizione, comune soprattutto nelle donne in età fertile, comporta la formazione di noduli e cisti nel tessuto mammario. Questi cambiamenti possono, in alcuni casi, determinare secrezioni ematiche.
  • Infezioni e Ascessi: Infezioni batteriche del seno, come la mastite (più frequente durante l’allattamento), possono evolvere in ascessi, ovvero sacche di pus. L’infiammazione e la pressione esercitata dall’ascesso possono portare alla fuoriuscita di sangue dal capezzolo.

È importante sottolineare che, sebbene rare, la perdita di sangue dal capezzolo può essere associata anche a condizioni più serie, come il carcinoma intraduttale (un tipo di cancro al seno non invasivo) o, in rari casi, a forme di cancro invasivo. Per questo motivo, è fondamentale escludere cause maligne.

Cosa fare se si nota sangue dal capezzolo?

La prima cosa da fare è consultare immediatamente il proprio medico curante o un senologo. Lo specialista effettuerà un esame obiettivo del seno e valuterà la storia clinica della paziente. In base alla valutazione iniziale, potranno essere prescritti ulteriori esami diagnostici, tra cui:

  • Mammografia: Un esame radiografico del seno per individuare eventuali anomalie.
  • Ecografia Mammaria: Un esame che utilizza onde sonore per visualizzare il tessuto mammario e distinguere tra cisti, noduli solidi e altre alterazioni.
  • Duttografia: Un esame radiologico che prevede l’iniezione di un contrasto nel dotto mammario interessato per visualizzarne l’interno e individuare eventuali lesioni.
  • Esame Citologico del Liquido Secreto: L’analisi microscopica del liquido prelevato dal capezzolo per identificare eventuali cellule anomale.
  • Biopsia: Il prelievo di un piccolo campione di tessuto mammario per l’analisi istologica.

Non sottovalutare il problema e non rimandare la visita medica. Una diagnosi precoce permette di individuare tempestivamente la causa del sanguinamento e di impostare il trattamento più appropriato, che può variare dalla semplice osservazione clinica, alla terapia farmacologica, fino all’intervento chirurgico, a seconda della patologia riscontrata. Ricorda, la prevenzione e la diagnosi precoce sono le armi più efficaci per la salute del seno.

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