Che pressione c'è a 10000 metri?

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A 10.000 metri di altitudine, in atmosfera standard, la temperatura è di -50°C e la pressione atmosferica è di 264,3 millibar.
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Pressione atmosferica a 10.000 metri

L’atmosfera terrestre è una fascia di gas che circonda il nostro pianeta. È costituita principalmente da azoto, ossigeno e altri gas minori. La pressione atmosferica è la forza esercitata dal peso dell’aria sopra un’area.

A livello del mare, la pressione atmosferica è di circa 1013 millibar (mb). Questa pressione diminuisce gradualmente con l’aumentare dell’altitudine, poiché c’è meno aria sopra di noi. A 10.000 metri di altitudine, la pressione atmosferica è di circa 264,3 mb, che è solo il 26% della pressione a livello del mare.

Questa diminuzione della pressione atmosferica con l’altitudine ha una serie di implicazioni per il volo e la fisiologia umana.

Implicazioni per il volo

La diminuzione della pressione atmosferica con l’altitudine influisce in modo significativo sulla capacità di un velivolo di volare. Poiché c’è meno aria a cui “afferrare”, gli aerei hanno bisogno di ali più grandi o motori più potenti per generare abbastanza portanza per volare.

Anche gli altimetri, che misurano l’altitudine di un aereo, devono essere tarati per tenere conto della diminuzione della pressione atmosferica con l’altitudine. In caso contrario, potrebbero fornire letture errate, che potrebbero portare a incidenti.

Implicazioni per la fisiologia umana

La diminuzione della pressione atmosferica con l’altitudine ha anche una serie di implicazioni per la fisiologia umana. A quote elevate, l’aria contiene meno ossigeno, il che può portare alla ipossia, una condizione caratterizzata dalla mancanza di ossigeno nel corpo.

L’ipossia può causare una serie di sintomi, tra cui vertigini, nausea e perdita di coscienza. In casi gravi, può essere fatale. Anche la bassa pressione atmosferica può causare mal di montagna, una condizione caratterizzata da mal di testa, nausea e vomito.

Per evitare questi problemi, gli alpinisti e gli altri che si recano ad altitudini elevate spesso utilizzano supplementi di ossigeno o si acclimatano gradualmente all’aria rarefatta.