Come estrarre il colore della barbabietola?

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Il rosso di barbabietola, un colorante naturale rosso-violaceo, si ottiene estraendo il succo dalle radici di barbabietola rossa (Beta vulgaris). Il processo prevede la spremitura o lestrazione con acqua delle radici tagliate, seguita da un processo di concentrazione per aumentare la quantità di principio attivo colorante.

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Il Rosso di Barbabietola: Un Elixir Naturale per la Tavola

Il mondo dei coloranti alimentari è spesso avvolto da un alone di mistero e preoccupazione, con sigle indecifrabili e origini sintetiche. Ma esiste un’alternativa vibrante e completamente naturale, proveniente direttamente dalla terra: il rosso di barbabietola. Questo pigmento rosso-violaceo, ottenuto dalla Beta vulgaris, ovvero la comune barbabietola rossa, non solo dona un tocco di colore ai nostri piatti, ma porta con sé anche i benefici di questo ortaggio ricco di nutrienti.

L’estrazione del rosso di barbabietola è un processo relativamente semplice, che si basa sul principio di estrarre il succo dalle radici. In sostanza, si tratta di liberare le betalaine, le molecole responsabili del colore intenso, dalla struttura cellulare della barbabietola.

Il Metodo Tradizionale:

Il metodo più diffuso, e quello a cui si ispira la produzione industriale, inizia con la selezione di barbabietole rosse fresche e di alta qualità. Queste vengono accuratamente lavate per rimuovere terra e impurità. Successivamente, le radici vengono tagliate in piccoli pezzi, aumentando così la superficie di contatto per l’estrazione.

A questo punto, si può procedere con la spremitura diretta. Utilizzando una pressa per frutta o un estrattore di succo, si ottiene un liquido denso e intensamente colorato. Questo succo è già utilizzabile, ma ha una concentrazione di pigmento relativamente bassa e una breve durata.

Concentrazione per una Maggiore Efficacia:

Per ottenere un prodotto più concentrato e stabile, il succo estratto subisce un processo di concentrazione. Questo può essere realizzato tramite evaporazione a bassa temperatura sotto vuoto, un metodo che preserva le proprietà delle betalaine evitando la loro degradazione dovuta al calore eccessivo. In alternativa, si può utilizzare la liofilizzazione, un processo di congelamento e successiva sublimazione dell’acqua, che permette di ottenere una polvere finissima e altamente concentrata di rosso di barbabietola.

Utilizzi e Benefici:

Il rosso di barbabietola trova impiego in una vasta gamma di applicazioni alimentari, dai prodotti da forno alle bevande, passando per gelati, caramelle e persino preparazioni salate. Aggiunge un tocco di colore naturale e vivace senza alterare significativamente il sapore degli alimenti.

Ma il rosso di barbabietola non è solo un colorante; è anche una fonte di antiossidanti, grazie alla presenza delle betalaine. Queste molecole contribuiscono a proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi, svolgendo un ruolo importante nella prevenzione di malattie croniche.

Un Colore che Nutre:

In un’epoca in cui la ricerca di ingredienti naturali e sani è sempre più sentita, il rosso di barbabietola rappresenta una scelta intelligente e consapevole. Un’alternativa ai coloranti artificiali che non solo abbellisce i nostri piatti, ma ci regala anche un piccolo contributo al nostro benessere. Un vero e proprio elisir naturale per la tavola, proveniente direttamente dal cuore della terra.