Il gelato può andare a male?

Il gelato… ma chi lo sa davvero quando è andato a male? Io, per esempio, ho un debole per quello alla nocciola, quello fatto dalla nonna Emilia, ricordo ancora il suo profumo, intenso, e il sapore, così ricco… quello sì che era gelato! Ricordo che una volta, l’avevo lasciato fuori, una distrazione, e sai che è successo? Era diventato un blocco di ghiaccio duro come una pietra! Immaginate, il mio amato gelato alla nocciola, trasformato in un mostro ghiacciato! Mai più.

Ma a parte le mie tragedie personali, se il gelato è proprio duro, tipo una roccia, capito? Duro, duro, non cremoso come dovrebbe essere… beh, allora qualcosa non va. E poi, se vedi dei cristalli di ghiaccio, come piccoli aghi di ghiaccio, sai, quelli che ti pungono un po’ la lingua… è un segnale inequivocabile, non si può ignorare, no? O se è cambiato colore… il mio preferito, quello al pistacchio, dovrebbe essere un bel verde acceso, non un verde pallido e spento, quasi marroncino… mamma mia, che tristezza!

E il sapore? Quello è il test più importante, non trovi? Se è strano, se ha un retrogusto… mah, insomma, se non ti convince, buttalo via! Che te lo dico a fare? Magari sono solo io che sono fissata, ma meglio prevenire che curare, no? Ricordo una volta che mio cugino ha mangiato un gelato che “sapeva un po’ strano”, ha finito con un mal di pancia tremendo per tutta la notte! Non ne vale la pena, davvero. Secondo me, meglio un gelato in meno, ma sicuro che sia buono, che non ti faccia stare male, giusto?