Qual è il lato giusto della carta stagnola?

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💡 Lato stagnola: non fa differenza! Studi di Reynolds Kitchens e altri produttori confermano che lato lucido o opaco sono equivalenti per cottura e conservazione. Unica eccezione: stagnola antiaderente, che ha un lato specifico.

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Ma allora, questa storia della carta stagnola… mi ha sempre tormentato! Sapete, quella specie di guerra silenziosa, tra chi giura sul lato lucido e chi sul opaco? Io, vi confesso, appartenevo alla squadra del “lucidi-vincono-sempre”, convinta che fosse questione di riflessione, di calore…boh, di qualcosa di magico, forse. Ricordo mia nonna, che Dio l’abbia in gloria, che usava sempre il lato opaco per avvolgere il pollo arrosto. E il pollo era sempre buonissimo, eh? Allora, mi chiedevo, sarà mica stato per quello? Magari era solo una coincidenza…

Poi, un giorno, leggo su un sito, non ricordo quale, che in realtà… non cambia nulla! Reynolds Kitchens, uno di quei nomi che ti fai venire in mente quando pensi alla carta stagnola, dice che è uguale. Altri produttori pure. Beh, diciamolo, mi è caduto il mondo addosso. Anni di scelte errate, di riflessioni su quale lato mettere sopra… tutto inutile! Hanno detto che la differenza è minima, quasi inesistente. Qualcuno diceva qualcosa su differenze nella spessore dello strato metallico, ma in realtà, non cambia niente nella cottura e nella conservazione, insomma, a parte forse, e qui mi aggrappo a un’ancora di salvezza, la carta stagnola antiaderente, quella sì che ha un lato preciso! Lì, almeno, c’è una regola.

Ma per il resto… beh, ora io avvolgo il mio pane fatto in casa (che, tra parentesi, è sempre più buono con il lievito madre, provate!), con il lato che mi capita sotto mano. E sapete cosa? Non è cambiato niente. Il pane è ancora buonissimo, e io sono un po’ più serena. Forse, il vero segreto della buona cucina non sta nel lato della carta stagnola, ma in qualcos’altro… magari nell’amore che ci metti? Chissà!