Qual è un buon VO2max?

VO2max: Non esiste un “buono” universale, ma un indice di salute e performance personalizzato

Il VO2max, o massimo consumo di ossigeno, rappresenta la capacità del nostro corpo di utilizzare l’ossigeno durante l’esercizio fisico intenso. Esprime, in sostanza, l’efficienza del sistema cardiorespiratorio nell’apportare ossigeno ai muscoli e la capacità di questi ultimi di utilizzarlo per produrre energia. Ma la domanda che sorge spontanea è: qual è un buon VO2max? La risposta, come spesso accade in fisiologia, è complessa e dipende da una serie di fattori.

Un range ampio, dalla sedentarietà all’eccellenza atletica:

Il VO2max non è un valore fisso valido per tutti. Varia significativamente a seconda del livello di attività fisica, dell’età, del sesso, e persino della genetica. Per avere un’idea della variabilità, consideriamo individui sedentari, il cui VO2max si aggira tipicamente tra i 30 e i 40 mL/min/kg. Questo indica una capacità limitata di sostenere sforzi fisici prolungati. Al contrario, atleti di endurance, come maratoneti, ciclisti o sciatori di fondo di livello agonistico, possono vantare valori eccezionali che spesso superano gli 85 mL/min/kg, e in alcuni casi raggiungono addirittura i 90 mL/min/kg. Questi numeri testimoniano un’efficienza cardiorespiratoria straordinaria, frutto di anni di allenamento specifico e, in alcuni casi, di una predisposizione genetica favorevole.

Oltre i numeri: il contesto è fondamentale:

È importante sottolineare che un VO2max elevato non è necessariamente sinonimo di “salute” assoluta. Un atleta con un VO2max di 80 mL/min/kg potrebbe avere altri fattori di rischio per la salute, come un’alimentazione scorretta o una predisposizione genetica a determinate patologie. Viceversa, una persona sedentaria con un VO2max di 35 mL/min/kg potrebbe essere in buona salute generale, a patto di mantenere un peso sano e seguire uno stile di vita equilibrato.

Cosa significa “buono” per te?

Quindi, come definire un “buon” VO2max? La risposta risiede nel contesto individuale. Invece di focalizzarsi su un numero specifico, è più utile considerare il VO2max come un indicatore della propria forma fisica relativa al proprio stile di vita e ai propri obiettivi.

• Per una persona sedentaria: Aumentare il proprio VO2max, anche di pochi punti, attraverso l’esercizio fisico regolare, può portare a benefici significativi per la salute, come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, il miglioramento della tolleranza al glucosio e l’aumento dell’energia.
• Per un atleta amatoriale: Un buon VO2max è quello che permette di raggiungere i propri obiettivi sportivi, che si tratti di completare una maratona o di migliorare i propri tempi in bicicletta.
• Per un atleta professionista: Il VO2max diventa un parametro cruciale per monitorare i progressi, ottimizzare l’allenamento e massimizzare le performance.

Come migliorare il proprio VO2max:

Indipendentemente dal punto di partenza, è possibile migliorare il proprio VO2max attraverso un allenamento cardiovascolare regolare. L’allenamento ad alta intensità, come l’interval training (HIIT), si è dimostrato particolarmente efficace per aumentare il massimo consumo di ossigeno. È fondamentale, però, consultare un medico o un professionista dell’esercizio fisico prima di intraprendere un nuovo programma di allenamento, soprattutto se si hanno condizioni mediche preesistenti.

In conclusione:

Non esiste un valore di VO2max universalmente “buono”. Il VO2max è un parametro individuale che riflette la propria forma fisica e il proprio stile di vita. Piuttosto che concentrarsi su un numero ideale, è più importante valutare il proprio VO2max in relazione ai propri obiettivi di salute e fitness, e lavorare per migliorarlo gradualmente attraverso l’esercizio fisico regolare e uno stile di vita sano. Il viaggio verso un VO2max migliore è un percorso personalizzato verso una salute cardiovascolare ottimale e una maggiore capacità di godere appieno della vita.