Che numero aveva Van Basten al Milan?

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Contrariamente allimmagine comune, Marco Van Basten non ha mai indossato la maglia numero 9 al Milan. Con lintroduzione delle maglie personalizzate, al Cigno di Utrecht fu assegnato il numero 25. La numero 9, iconica per i centravanti, non è mai stata associata a Van Basten durante la sua illustre carriera rossonera.

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Il Mito di Van Basten e il Mistero della Maglia N°9

Marco van Basten, il Cigno di Utrecht, una leggenda del Milan e del calcio mondiale. Un nome indissolubilmente legato all’immagine del centravanti, del goleador letale, capace di magie calcistiche che ancora oggi suscitano stupore e ammirazione. Eppure, un dettaglio spesso dimenticato, o forse volutamente ignorato, persiste nell’immaginario collettivo: la maglia numero 9. Contrariamente a quanto la memoria popolare – forse influenzata da anni di maglie intercambiabili e dalla successiva ascesa di altri grandi attaccanti rossoneri che hanno indossato quel numero – suggerisce, Van Basten non ha mai indossato la casacca numero 9 con la maglia del Milan.

L’introduzione delle maglie personalizzate nella Serie A, nel corso degli anni ottanta, sancì anche la definitiva assegnazione di un numero fisso ad ogni giocatore. Per Marco van Basten, questo numero fu il 25. Un numero forse meno iconico, meno “immaginifico” del 9, ma altrettanto legato alla sua storia rossonera. La maglia numero 9, simbolo per eccellenza del centravanti, rimase invece appannaggio di altri grandi attaccanti, contribuendo forse a rafforzare l’idea, erronea, che fosse stata proprio quella la maglia del Cigno.

Questo dettaglio, apparentemente minore, svela un aspetto interessante della ricezione e della trasmissione della memoria calcistica. La leggenda, il mito di Van Basten, trascende talvolta la realtà dei fatti, sovrapponendosi ad un’iconografia costruita nel tempo, che lo vede quasi inevitabilmente associato alla maglia numero 9. Ma la storia, quella vera, ci ricorda che la sua eleganza, la sua classe, la sua potenza realizzativa hanno illuminato il campo con il numero 25 sulle spalle. Un dettaglio che, pur non scalfendo la sua leggenda, ne arricchisce l’unicità, offrendo una sfumatura in più a un racconto già ricco di emozioni e successi.

La prossima volta che ricorderete le gesta del Cigno di Utrecht, al Milan, ricordate anche il suo numero: il 25. Un numero che, forse proprio per la sua “anonimità” rispetto al più celebre 9, contribuisce a rendere ancora più affascinante la figura di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.