Cosa significa il termine ultras?

4 visite

Ultrà, in Italia, descrive un individuo con convinzioni estreme, sia in ambito politico che sportivo. Nel calcio, indica tifosi fanatici, spesso coinvolti in gruppi organizzati e azioni violente. Laccezione implica unadesione incondizionata e spesso aggressiva alle proprie idee o alla propria squadra.

Commenti 0 mi piace

Oltre la Curva: Decifrare il Fenomeno degli Ultrà nel Calcio Italiano

Il termine “ultras”, di frequente utilizzo nel panorama calcistico italiano, trascende la semplice definizione di “tifoso appassionato”. Rappresenta, invece, un fenomeno complesso e sfaccettato, carico di significati che vanno ben oltre l’amore incondizionato per la propria squadra. Deriva dall’inglese “ultras”, plurale di “ultra”, che indica qualcosa che va oltre i limiti, un’eccezionalità spinta all’estremo. In Italia, questa accezione si è radicata profondamente, assumendo connotazioni specifiche e spesso controverse.

L’ultras, nel contesto calcistico, non è un semplice spettatore: è un individuo profondamente coinvolto, emotivamente investito e, in molti casi, organizzato in gruppi strutturati con una forte identità e gerarchie interne. La sua adesione alla squadra è incondizionata, totalizzante, che spesso travalica i confini del mero supporto sportivo. L’appartenenza al gruppo degli ultras diventa un elemento identitario fondamentale, un senso di appartenenza spesso più forte di legami familiari o sociali.

Questa intensa dedizione, però, è spesso accompagnata da un’aggressività latente, che può manifestarsi in modi diversi, dal lancio di oggetti e cori offensivi, fino a scontri violenti con le forze dell’ordine o con le tifoserie avversarie. La spettacolarizzazione della violenza, purtroppo, fa parte del bagaglio culturale di alcuni gruppi ultras, un’esibizione di forza e di appartenenza che alimenta un circolo vizioso di conflitto.

È importante, tuttavia, evitare una semplificazione riduttiva del fenomeno. Non tutti gli ultras sono violenti, né tutti i gruppi ultras condividono le stesse pratiche. Molti gruppi si impegnano in attività di beneficenza, organizzano iniziative sociali e contribuiscono alla creazione di un’atmosfera coinvolgente e passionale negli stadi, senza ricorrere alla violenza. La loro passione, pur intensa, trova espressione in coreografie elaborate, tifo incessante e un forte senso di comunità.

Quindi, il termine “ultras” indica un’ampia gamma di comportamenti e mentalità. È un termine che abbraccia sia la pura, viscerale passione per il calcio, sia la violenza, la sfida all’ordine costituito, l’esaltazione dell’identità di gruppo. Comprendere il fenomeno degli ultras significa dunque andare oltre la superficie, analizzando le radici sociali, culturali e psicologiche che alimentano questa particolare forma di tifoseria, distinguendo tra la passione autentica e le sue deviazioni più pericolose. Solo così è possibile affrontare il problema della violenza negli stadi, non con la repressione indiscriminata, ma con una strategia più articolata che tenga conto della complessità del fenomeno stesso.