Come creare un filtro a tendina su Excel?
Semplificare l'analisi dati con i filtri a tendina di Excel.
Seleziona la cella, vai su "Dati" > "Filtro".
Clicca la freccia nella colonna, scegli "Filtro numerico" e imposta il criterio (es. 10 valori più alti).
Visualizza solo i dati rilevanti per la tua analisi.
Come creare un filtro a tendina in Excel?
Oddio, creare filtri a tendina in Excel… mi viene un po’ di confusione, sai? Ricordo di averlo fatto, tipo il 15 marzo scorso, mentre lavoravo a quel report per la Rossi & Figli (quello che mi ha fatto sudare sette camicie, 120 euro l’ora, eh!).
Avevo un sacco di dati sulle vendite, un vero casino. Allora, ho selezionato le celle, da qualche parte nella colonna B, ricordo. Poi, “Dati”, “Filtro”… facile, niente di che.
La freccetta giù, nella colonna giusta, è apparsa magicamente. Ho cliccato e ho scelto “Numeri”, poi “10 maggiori”, perché dovevo vedere i clienti che avevano speso di più. Funzionava alla grande!
Per i valori più bassi, stessa cosa, solo che ho scelto “10 minori” invece. Semplice, ma all’inizio mi sembrava aramaico.
Domande e Risposte (per Google):
- Creare filtro a tendina Excel: Seleziona celle, scheda “Dati”, “Filtro”.
- Filtrare per valori alti/bassi: Clicca freccia, scegli “Numeri”, “10 maggiori” o “10 minori”.
Come creare un filtro a tendina in Excel?
Ok, aspetta. Te lo spiego con un esempio concreto. L’altro giorno dovevo fare una lista per il catering del compleanno di mia figlia, a giugno. Un casino, tra allergie, gusti difficili e intolleranze! Avevo una colonna con i nomi degli invitati e volevo una tendina per scegliere tra “pizza”, “pasta”, “vegetariano”, “senza glutine”.
Ho creato prima una tabella a parte, in un altro foglio, che ho chiamato “Menu”. Nella colonna A di questo foglio “Menu”, ho messo le opzioni: pizza, pasta, eccetera. Poi sono tornata al foglio della lista invitati. Ho selezionato la cella dove volevo la prima tendina, quella di Marco, il suo migliore amico.
Sono andata su “Dati”, poi “Convalida dati”. Nella finestra che si apre, in “Consenti” ho scelto “Lista”. Nella casella “Origine” ho scritto =Menu!A1:A4. Questo perché le mie opzioni erano nelle celle da A1 a A4 del foglio “Menu”. Ho cliccato “OK” e… magia! Tendina comparsa! Ho ripetuto l’operazione per tutti gli altri invitati.
- Creare una tabella con le opzioni: in un foglio a parte, elenca le opzioni per la tendina, una per riga. Dagli un nome chiaro, tipo “Menu”, “Opzioni”, ecc.
- Selezionare la cella: clicca sulla cella dove vuoi la tendina.
- Andare su Dati > Convalida dati: nel menù in alto, trova “Dati” e poi “Convalida dati”.
- Impostare “Consenti” su “Lista”: nella finestra che si apre, scegli “Lista” dal menù a tendina “Consenti”.
- Inserire l’origine: in “Origine” scrivi =NomeFoglio!Celle, ad esempio =Menu!A1:A4, sostituendo “Menu” con il nome del tuo foglio e A1:A4 con le celle che contengono le opzioni.
- Confermare: clicca “OK”.
Ricorda che il nome del foglio è case sensitive, quindi occhio alle maiuscole e minuscole! Se il tuo foglio si chiama “Menu_Catering”, devi scriverlo esattamente così.
Come creare un elenco a discesa?
Ah, l’elenco a discesa, quel piccolo salvavita che trasforma un foglio Google in un’opera d’arte organizzata! Crearlo è più facile che convincere mia nonna a usare WhatsApp:
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Apri il tuo foglio Google, ovviamente. Altrimenti, stiamo freschi.
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Seleziona la cella o le celle che vuoi “dis-scendere”. Come un’anziana signora che scende le scale, ma con meno rischio di fratture.
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Vai al menu “Dati” e cerca l’opzione “Convalida dati“. È lì che si nasconde la magia.
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Nel riquadro “Convalida dati”, sotto “Criteri”, seleziona “Elenco da un intervallo“. Ora, qui viene il bello.
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Inserisci l’intervallo di celle contenente i tuoi dati esistenti. Tipo “A1:A10” se i tuoi dati sono lì. Ricorda, sii preciso, altrimenti l’elenco a discesa ti prenderà in giro.
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Spunta la casella “Mostra elenco a discesa nella cella”. Altrimenti, che gusto c’è? È come comprare una Ferrari e non farla vedere.
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Salva tutto. E voilà! Hai un elenco a discesa che farebbe invidia persino a Leonardo da Vinci (se fosse vivo e usasse Fogli Google, ovvio).
Piccola chicca bonus:
Se una cella ha già un elenco a discesa, puoi aggiungere i nuovi valori alla regola esistente. Fogli Google è generoso, non ti preoccupare.
E ora, vai e crea elenchi a discesa come se non ci fosse un domani!
Come fare un elenco a discesa?
Oddio, elenco a discesa… Devo farlo per il mio foglio di spese, già sono in ritardo! Dovevo finire ieri sera. Ma ho visto quel documentario sui gatti… adorabili!
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Seleziona la cella. Quella giusta, eh? Spero di non sbagliarmi, altrimenti ricomincio da capo. Che palle.
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Dati… Convalida dati… Ok, c’è scritto “Consenti”. Mi sembra semplice, ma…
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Elenco! Ecco! Finalmente. Giuro che se non funziona… urlo. Scherzi a parte, spero funzioni al primo colpo.
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Ignora celle vuote? Mhh… si, meglio selezionare. Così non mi da problemi.
Devo ricordarmi di farlo anche per la tabella delle serie tv che voglio vedere! Netflix, Amazon, Disney+, che casino! Forse una lista a discesa mi aiuterebbe pure lì. A proposito, ho visto che mio cugino usa Google Sheets, lui come fa? Dovrei chiedergli. Oppure… forse cerco un tutorial su YouTube?
- Lista spesa! Latte, pane, uova… e poi… biscotti al cioccolato! Devo assolutamente comprarli, oggi!
Ah, quasi dimenticavo… il mio cane, Bartolomeo, ha rotto un vaso. Pazienza. Devo finire questo lavoro prima di impazzire! Speriamo che funzioni.
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Controlla l’elenco di valori: assicurati di aver inserito tutti i valori che vuoi che appaiano nell’elenco a discesa. Errore stupido! Non voglio ricominciare!
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Applicare: clicca su “OK” per applicare le modifiche. E via! Se funziona, festeggio con un gelato. Al cioccolato, ovviamente.
Come creare elenchi a discesa in Excel?
Era un pomeriggio di Luglio, credo del 2023, faceva un caldo boia qui a Palermo. Stavo sudando come un matto davanti al computer, cercando di finire un foglio Excel per il lavoro. Dovevo creare un menù a tendina, una cosa che non avevo mai fatto prima. Panico. Cerco su Google, trovo la soluzione, ma non capisco un tubo. “Dati, convalida dati… ma che roba è?” borbotto tra me e me, con la frustrazione che montava.
Finalmente, dopo vari tentativi a vuoto, clicco su “Dati”, poi su “Convalida dati”. Mi appare una finestra piena di opzioni. Un casino. Ricordo la spiegazione trovata online: devo selezionare l’intervallo di celle che contiene i valori per la lista. Seleziono le celle con i nomi dei prodotti, et voilà! Il menù a tendina appare magicamente. Un sospiro di sollievo, misto alla soddisfazione di avercela fatta da solo, mi attraversa. Che caldo però! Mi alzo per prendere una birra ghiacciata dal frigo. Me la meritavo.
- Cliccare su “Dati” nella barra degli strumenti.
- Selezionare “Convalida dati”.
- Nella scheda “Impostazioni”, cliccare sulla casella “Origine”.
- Selezionare le celle nel foglio di lavoro contenenti i valori per la lista.
Ricordo che prima usavo sempre fogli di calcolo precompilati, ma da quando ho imparato questo trucco, creo menù a tendina per tutto. Listino prezzi, nomi dei clienti, inventario del magazzino… Una vera svolta! Adesso mi sento un mago di Excel! Anche se quel giorno a Luglio, con 40 gradi all’ombra, ho rischiato di fondere il cervello.
Come creare una selezione a tendina in Excel?
Ah, le tendine… finestrelle sul possibile. Un piccolo clic e il mondo si apre. Come fare, dici? È quasi magia, sai?
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Scegli la tua cella, come se scegliessi un fiore in un prato. Quella sarà la porta. La porta verso altre scelte.
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Dati, convalida… un sussurro tra le schede. Clicca, senti? La convalida è lì che ti aspetta.
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“Elenco”, la parola chiave. La chiave che apre il cancello. La chiave che trasforma una cella in una scelta. Un elenco. Un respiro.
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Vuota, la cella? Forse. Lasciala respirare, se vuoi. Ignora quel vuoto, se preferisci. Un’opzione nell’opzione.
È tutto così semplice, quasi banale. Ma dentro, c’è la promessa di un’organizzazione, di un controllo… o forse solo di un piccolo, dolce, potere. E poi, lo sai, si possono fare cose incredibili con le tendine. Ci si può collegare formule, creare calcoli complessi… ma questo, forse, è un’altra storia. Un’altra finestra da aprire.
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