Quale elettrodomestico consuma anche da spento?

0 visite

Molti dispositivi, anche spenti, continuano a consumare energia in standby. Tra i maggiori responsabili troviamo macchine per il caffè, subwoofer, modem/router, decoder TV e lettori DVD, spesso superando i 3 watt di consumo. Questa energia fantasma contribuisce allaumento dei costi in bolletta.

Commenti 0 mi piace

Vampiri Energetici: Gli Elettrodomestici Che Succhiano Corrente Anche da Spenti

Viviamo in un’era di comfort tecnologico, circondati da dispositivi che ci semplificano la vita. Ma dietro la facciata di comodità si cela un nemico invisibile, un esercito di “vampiri energetici” che silenziosamente drenano energia elettrica anche quando pensiamo di averli messi a riposo. La domanda sorge spontanea: quali sono questi subdoli consumatori di corrente e come possiamo difenderci?

La risposta, purtroppo, è che molti dei nostri amati elettrodomestici continuano a consumare energia in modalità “standby”, un vero e proprio spreco che si traduce in un aumento tutt’altro che trascurabile dei costi in bolletta. Questa energia “fantasma”, come è stata definita, è alimentata dalla necessità di mantenere attive alcune funzioni, come la possibilità di essere riaccesi velocemente tramite telecomando o di scaricare aggiornamenti automatici.

Tra i principali responsabili di questa emorragia energetica troviamo insospettabili compagni quotidiani. La macchina per il caffè, ad esempio, spesso rimane in stand-by per essere pronta a erogare il nostro espresso mattutino, continuando a consumare energia anche quando nessuno ne ha bisogno. Allo stesso modo, i subwoofer, dedicati all’amplificazione dei bassi, continuano a “ronzare” anche quando il sistema audio è spento, pronti a ruggire al primo segnale.

Ma i veri campioni dello spreco energetico in standby sono spesso relegati dietro al televisore o nascosti in un angolo del salotto: stiamo parlando di modem/router, decoder TV e lettori DVD/Blu-ray. Questi dispositivi, progettati per essere sempre connessi e pronti all’uso, possono arrivare a consumare anche più di 3 watt ciascuno in modalità di riposo. Moltiplicato per il numero di ore in cui rimangono inattivi, e per il numero di dispositivi presenti in casa, il conto finale può essere sorprendente.

L’impatto economico di questo consumo silenzioso non è da sottovalutare. Anche pochi watt sprecati continuamente si sommano nel corso del mese e dell’anno, gonfiando la bolletta elettrica e contribuendo inutilmente all’inquinamento ambientale.

Allora, cosa possiamo fare per arginare l’avanzata di questi vampiri energetici? La soluzione è più semplice di quanto si possa pensare:

  • Staccare la spina: La soluzione più efficace è quella di disconnettere fisicamente i dispositivi dalla rete elettrica quando non vengono utilizzati. Utilizzare ciabatte multipresa con interruttore può semplificare questa operazione, permettendo di spegnere più dispositivi contemporaneamente.
  • Scegliere dispositivi a basso consumo: Al momento dell’acquisto, prestare attenzione all’etichetta energetica e privilegiare modelli con un basso consumo in standby.
  • Aggiornare il firmware: Mantenere aggiornato il firmware dei dispositivi può contribuire a ottimizzare il consumo energetico in modalità standby.
  • Impostare la modalità “Eco”: Molti dispositivi offrono una modalità “Eco” o “Risparmio energetico” che riduce il consumo in standby.

Combattere l’energia fantasma è un piccolo gesto con un grande impatto. Adottando queste semplici precauzioni, possiamo risparmiare denaro, ridurre la nostra impronta ecologica e riprendere il controllo della nostra bolletta elettrica, un watt alla volta.