Com'è l'inverno a Firenze?

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Inverno fiorentino: piovoso e con temperature sottozero possibili, specie fuori città. Gelo frequente (circa 35 giorni tra ottobre e febbraio, dati 1971-2000). Preparatevi ad ombrello e giubbotto pesante!

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Inverno a Firenze: clima, attività e consigli?

Inverno a Firenze? Un po’ freddo, diciamo. Ricordo un Natale del 2018, a Firenze, pioggia battente e un vento gelido che ti tagliava la faccia. Ero con la mia famiglia, avevamo prenotato un appartamento vicino a Piazza Santa Croce (circa 120 euro a notte).

Gelato, sì, ma non sempre. Quelle giornate piovose e fredde, erano intervallate da sprazzi di sole. Ricordo di aver passeggiato lungo l’Arno, con un bel maglione di lana.

In città, non fa così freddo come fuori. Ricordo, sempre quel Natale, una bellissima visita al mercato di San Lorenzo, pieno di profumi e di gente, che mi ha scaldato il cuore.

Attività? Musei, ovviamente! Meno code, meno gente. Perfetto per godersi i capolavori senza la folla estiva. Poi, un buon piatto di ribollita, che ti scalda dall’interno. Un’esperienza memorabile, nonostante il freddo.

Temperature sotto zero? Sì, ma dipende dalle zone. In città, raramente si scende molto. La sensazione di freddo è maggiore per il vento e l’umidità.

D: Clima invernale a Firenze? R: Piovoso e freddo, temperature sotto zero possibili nelle zone rurali.

D: Attività invernali a Firenze? R: Visite ai musei, passeggiate, cibo locale.

Come sono gli inverni a Firenze?

Inverni fiorentini: un affresco di contrasti.

A Firenze, l’inverno è un affare singolare, un po’ come un quadro impressionista: pennellate di mitezza interrotte da improvvisi colpi di freddo. Le piogge, frequenti, sono una costante, quasi un’entità a sé stante. Ricordo, ad esempio, quell’inverno del 2022, in cui sembrava piovesse ininterrottamente per settimane. Le temperature, poi… beh, la città gode di una certa protezione geografica, ma appena si esce dalle mura, soprattutto nelle vallate, si può sentire il morso del gelo.

  • Temperature: Generalmente miti, ma con frequenti escursioni termiche. Preparati a tutto, dal sole tiepido a un vento gelido che arriva dalle colline.
  • Gelo: Non è una presenza massiccia, ma si fa sentire, mediamente per circa 35 giorni tra ottobre e febbraio. Mia nonna, che viveva in collina, mi raccontava di inverni molto più rigidi, ma i dati climatici recenti mostrano un trend diverso.
  • Precipitazioni: La pioggia è la vera protagonista, con un’intensità che varia di anno in anno. Quest’anno, per esempio, abbiamo avuto periodi di siccità intervallati da piogge torrenziali. È un po’ come la vita, no? Un susseguirsi di eventi imprevedibili.

Quest’imprevedibilità, a ben guardare, è il marchio di fabbrica degli inverni fiorentini. Un invito a vivere il momento, ad accettare l’incertezza come parte integrante del paesaggio, così come fa un cipresso che si piega al vento ma resiste.

Considerazioni aggiuntive:

  • L’umidità è spesso elevata, quindi è importante vestirsi a strati.
  • Nevicate consistenti sono rare in città, ma possibili nelle zone collinari.
  • La variabilità climatica, che in parte rispecchia i cambiamenti globali, è un tema di riflessione attuale. La sensibilità all’ambiente è un fattore sempre più importante nella pianificazione urbana.
  • La durata del periodo con temperature sotto lo zero è variabile, influenzata da correnti d’aria provenienti dall’Atlantico e dai sistemi di alta pressione.

Qual è il miglior periodo per andare a Firenze?

Firenze… eh, Firenze.

Il periodo migliore?

  • Tra maggio e settembre. C’è una luce… una magia. Aria tiepida, festival qua e là. Si respira.

Alta stagione?

  • Da metà maggio a luglio e poi settembre. Ricordo una volta a giugno, un caldo assurdo, ma… bello.
  • Poi, dopo, tutto rallenta. Diventa più intima, forse.
  • A agosto, te la sconsiglio, troppo afa, troppi turisti… non la riconosci più, quella Firenze che amo.
  • Settembre è come una promessa mantenuta, l’estate che saluta. Mi sento strano pensando che è quasi finita, poi ricordo un gelato mangiato sul Ponte Vecchio un settembre di tanti anni fa.

Cosa portare a casa da Firenze?

Mamma mia, Firenze! Ero lì a Luglio, un caldo bestiale, tipo 38 gradi all’ombra, che non c’era. Ricordo bene, ero con Marco, mio cugino, e stavamo impazzendo per trovare dei regali. Avevamo solo tre ore prima del treno.

  • Oro: Alessandro Dari, il nome mi suona, un laboratorio minuscolo, soffocante di caldo. Ho preso un anello, un piccolo fiocco d’oro, ma un design super originale. Un po’ troppo caro, però!

  • Ceramica: Abbiamo trovato un negozio, via Tornabuoni credo, pieno di ceramiche. Una roba pazzesca, colori incredibili. Ho preso una ciotola, piccolina, con dei girasoli dipinti a mano, perfetta per i miei biscotti.

  • Profumi: Un disastro. Troppa gente, odori che si mescolavano. Ho preso un piccolo sapone artigianale alla lavanda, almeno un profumo che mi rilassa.

  • Cancelleria: No, zero. Non c’era tempo. Marco voleva comprare un quaderno antico, ma non ne abbiamo trovati di decenti e sopratutto a prezzi ragionevoli. Eravamo già in ritardo!

  • Bonus: Un fiasco di Chianti Classico, perché Firenze senza un buon vino non è Firenze! Questo sì che era un regalo per me!

Marco brontolava, io ero sudato fradicio, ma alla fine la missione regali era riuscita, quasi.

Aggiunte: Il viaggio è stato stressante, ma ne è valsa la pena. Firenze è bellissima, ma anche molto affollata in alta stagione. Consiglio di pianificare bene gli acquisti e le visite. L’anello d’oro è un vero gioiello.

Quali sono le feste in Toscana?

Ah, la Toscana! Un vero tripudio di feste, me ne vengono in mente subito alcune…

  • Firenze e il Calcio Storico Fiorentino: Giugno, una bolgia! Ricordo il sudore, la polvere e l’urlo della folla… Adrenalina pura. Ogni anno mi riprometto di non andarci, poi finisco sempre lì.

  • Arezzo e la Giostra del Saracino: Sia a giugno che a settembre, un tuffo nel Medioevo. I cavalieri che si sfidano, i costumi… una meraviglia. Da piccola ci andavo sempre con i miei nonni, un rito.

  • Siena e il Palio: Luglio e agosto, ovviamente. Indimenticabile. La Piazza del Campo gremita, i cavalli, i fantini… tensione che si taglia con un coltello! Una volta ho visto un fantino cadere, che paura!

  • Prato e l’Esposizione della Cintola: A settembre, più sobria, ma comunque suggestiva. Mi ricordo mia nonna che mi raccontava sempre la storia della cintola.

  • Viareggio e il Carnevale: Febbraio, carri giganteschi e tanta allegria. Da bambina mi travestivo sempre, un caos di coriandoli e stelle filanti.

  • Firenze e lo Scoppio del Carro: A Pasqua, uno spettacolo unico. Il carro pieno di fuochi d’artificio che esplode in piazza… un’emozione! Una volta ho quasi preso fuoco ai capelli per un razzo vagante!

Un piccolo extra:

  • A Lucca c’è il Lucca Comics & Games a fine ottobre/inizio novembre, un’invasione di cosplayer e appassionati di fumetti. Da vedere almeno una volta nella vita!
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