Dove andare a funghi vicino Como?

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Per una ricca raccolta di porcini attorno al Lago di Como, si consiglia di esplorare i boschi sopra Uggiate-Trevano e Bizzarone, ma soprattutto le zone più elevate della Valle Intelvi, vicino al confine italo-svizzero. La varietà e labbondanza di funghi è maggiore in queste aree.

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Alla ricerca di funghi nel Comasco: un tesoro nascosto tra boschi e confini

La passione per la ricerca dei funghi, un rito antico che si rinnova ogni autunno, attira sempre più appassionati nei boschi di tutta Italia. E la provincia di Como, con la sua ricca varietà di ambienti naturali, si rivela un vero e proprio paradiso per i cercatori, soprattutto quando si tratta di sua maestà il porcino. Ma dove indirizzare i propri passi per aumentare le probabilità di riempire il cesto?

Se la vostra meta è la zona del Lago di Como, preparatevi a un’esperienza che va oltre la semplice raccolta. Qui, la bellezza del paesaggio si fonde con la promessa di un bottino prelibato, a patto di sapere dove cercare.

Uggiate-Trevano e Bizzarone: porte d’accesso al regno dei funghi

I boschi che si estendono sopra Uggiate-Trevano e Bizzarone rappresentano un ottimo punto di partenza. Queste aree collinari, caratterizzate da una vegetazione rigogliosa e una buona umidità, offrono le condizioni ideali per la crescita di diverse specie di funghi, compresi, con un po’ di fortuna, i ricercatissimi porcini. L’esplorazione di questi boschi richiede pazienza e attenzione: osservate il sottobosco, prestate attenzione ai microclimi e, soprattutto, rispettate l’ambiente circostante.

Valle Intelvi: in alto, verso l’abbondanza

Tuttavia, per un’esperienza di ricerca più intensa e, potenzialmente, più fruttuosa, il consiglio è quello di spingersi più in alto, verso le zone elevate della Valle Intelvi. Questa valle, stretta tra il Lago di Como e il confine svizzero, rappresenta un vero e proprio scrigno di biodiversità, con boschi di faggio, castagno e conifere che offrono un habitat perfetto per la crescita di una miriade di funghi.

Le aree più prossime al confine italo-svizzero, in particolare, si rivelano particolarmente ricche. L’altitudine, combinata con le particolari condizioni climatiche e la composizione del terreno, favorisce la nascita di funghi di ottima qualità e in quantità generose.

Consigli e raccomandazioni

Prima di avventurarvi alla ricerca di funghi, è fondamentale tenere presente alcuni consigli:

  • Informarsi sulla normativa locale: La raccolta funghi è regolamentata da leggi regionali e comunali che stabiliscono periodi, quantità e specie consentite. Informarsi preventivamente è essenziale per evitare sanzioni.
  • Rispettare l’ambiente: La raccolta deve essere effettuata in modo responsabile, senza danneggiare il sottobosco e i miceli. Utilizzate un coltello per tagliare il fungo alla base e trasportatelo in un cesto di vimini, che permette la dispersione delle spore.
  • Affidarsi a esperti: In caso di dubbi sull’identificazione di un fungo, è sempre consigliabile consultare un esperto micologo per evitare intossicazioni. Le ASL offrono spesso servizi di consulenza gratuiti.
  • Equipaggiamento adeguato: Indossate scarponi da trekking, abbigliamento adatto alla montagna e portate con voi una mappa della zona, un coltello, un cesto di vimini e una borraccia d’acqua.

La ricerca di funghi nel Comasco è un’esperienza che appaga non solo il palato, ma anche lo spirito. Un’occasione per immergersi nella natura, scoprire angoli nascosti e riscoprire il piacere di un’attività antica e affascinante. Che la fortuna vi assista, e che il vostro cesto si riempia di profumati porcini!

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