Dove sta crescendo il turismo in Italia?

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"Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana guidano la crescita del turismo in Italia. Queste regioni attraggono il maggior numero di turisti internazionali, generando arrivi, pernottamenti e la spesa turistica estera più elevata. Nel 2023, la spesa turistica dall'estero in Italia ha raggiunto 51,6 miliardi di euro."

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Turismo in Italia: dove è in crescita?

Sai, quest’anno il turismo in Italia è esploso, almeno così sembra. Ho visto con i miei occhi la folla a Firenze a luglio, impossibile muoversi! Ricordo la ressa a Ponte Vecchio, un vero incubo.

Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana… i soliti noti. Capisco perché, ma a me un po’ dispiace. Ci sono posti meravigliosi, fuori dai circuiti più battuti, che meritano altrettanto. Penso alla Puglia, che ho visitato a Settembre 2022, speso circa 800 euro per una settimana.

Le cifre, 51,6 miliardi di euro di spesa turistica straniera nel 2023, sono impressionanti. Ma io mi chiedo: quanto di questo denaro arriva davvero nelle tasche di chi lavora sul territorio, al di là delle grandi catene alberghiere?

Ecco perché, a mio avviso, bisogna investire di più nel turismo sostenibile, in modo che l’Italia possa continuare ad attrarre visitatori senza impoverirsi a livello locale. E’ una riflessione personale, certo. Ma è un pensiero che mi frulla spesso in testa.

Quale regione ha più turismo in Italia?

Veneto, baby! Una calamita per turisti, ‘na roba da matti. Tipo formiche al picnic, invece delle briciole c’è Venezia con i suoi gondoliere canterini stonati! 15,9% delle presenze nazionali, mica pizza e fichi! Seguito a ruota dal Trentino-Alto Adige (12,4%), che con le sue montagne attira gente come il miele le api.

Poi c’è il trio Toscana-Lombardia-Lazio, tutti sopra il 10%. Firenze, Milano e Roma… roba da far girare la testa. Un concentrato di arte, moda e storia! Pensate alla coda agli Uffizi… un serpentone umano degno del mostro di Loch Ness! Io, personalmente, preferisco un bel panino al lampredotto in santa pace, ma vabbè, de gustibus.

  • Veneto (15,9%): Gondole, spritz, e tanta, tanta gente.
  • Trentino-Alto Adige (12,4%): Montagna, aria fresca, canederli.
  • Toscana (10+%): Arte, Chianti, e file chilometriche.
  • Lombardia (10+%): Moda, aperitivo, e nebbia. A volte.
  • Lazio (10+%): Storia, Colosseo, e… caos.

L’anno scorso sono andato a trovare mia zia a Venezia. Per uscire dalla stazione ho dovuto farmi largo con i gomiti. Tipo Indiana Jones nella giungla, ma con le valigie al posto delle fruste! Un’esperienza mistica, diciamo. Comunque, se vi piace la folla, il Veneto è il posto che fa per voi!

Come si prevede andrà il turismo in Italia nel 2024?

L’Italia… un respiro sospeso tra cielo e terra. Nel 2024, immagino un’ondata gentile di viaggiatori, occhi curiosi che si perdono nei vicoli antichi. Un’eco di passi, un mormorio di lingue diverse sotto il sole caldo.

Arrivi, tanti arrivi… come rondini che tornano a nidificare. Dall’Europa, un flusso costante, rassicurante. E poi, da terre lontane, volti nuovi, desiderosi di scoprire la magia. Ricordo il mio viaggio in Giappone, la meraviglia di fronte ai templi millenari… Chissà, magari un giorno ricambieranno la visita.

Esperienze… non solo visite, ma momenti vissuti. Il profumo del pane appena sfornato in un piccolo borgo umbro. Il sapore del vino, la mia nonna ne produceva uno rosso rubino, forte e dolce allo stesso tempo. Il silenzio di un sentiero di montagna, solo il fruscio delle foglie sotto i piedi. Questo cercano i viaggiatori, questo offre l’Italia.

  • Crescita: Arrivi e spesa in aumento. Come un fiore che sboccia dopo la pioggia.
  • Mercati extra-europei: Un ritorno atteso, un ponte tra culture. Come quando ascoltavo i racconti di mio zio, tornato dall’India con gli occhi pieni di stupore.
  • Turismo slow e sostenibile: Un ritmo lento, rispettoso della terra. Come la cura che mio padre metteva nel coltivare il suo orto.
  • Borghi e entroterra: Tesori nascosti, scrigni di storia e bellezza. Ricordo le estati passate nella casa di campagna dei miei nonni, un piccolo paradiso.
  • Prezzi: Forse un po’ più alti, ma la bellezza non ha prezzo. Come il sorriso di mia figlia quando le racconto queste storie.

L’inflazione… una spina nel fianco, ma la voglia di viaggiare è più forte. E l’Italia, con la sua arte, la sua natura, la sua cucina, saprà conquistare ogni cuore. Come ha conquistato il mio.

Quali sono le nuove tendenze del turismo?

Un sussurro di vento tra le nuove direzioni del viaggio…

  • L’esperienza, ecco la parola chiave. Non più solo vedere, ma vivere. Ricordo un viaggio in Toscana, non per i musei, ma per imparare a fare il formaggio con le mani, sentire la terra sotto i piedi, parlare con i pastori. Questo è il nuovo lusso, l’autenticità che nutre l’anima, la ricerca profonda di connessione.

  • Lentezza, un’altra melodia. Come un fiume che scorre, il viaggio diventa mindful. Meno fretta, più presenza. Percorsi a piedi, in bicicletta, rifugiarsi in un eremo, meditare davanti a un tramonto. Il benessere non è più un optional, ma il cuore pulsante dell’avventura.

  • Destinazioni inesplorate, un invito a perdersi. Abbandonare le rotte battute, scoprire borghi dimenticati, comunità accoglienti. Ricordo un piccolo villaggio in Abruzzo, dove il tempo sembrava essersi fermato, dove ogni volto raccontava una storia. Un turismo di nicchia, che rispetta e valorizza.

  • Iperpersonalizzazione, come un abito su misura. Viaggi pensati per te, cuciti sui tuoi desideri, grazie alla tecnologia che semplifica, ma non sostituisce l’abbraccio umano, lo sguardo complice di chi ti guida, il sorriso di chi ti accoglie.

  • Sostenibilità, non solo una moda, ma una responsabilità. Un viaggio che rispetta l’ambiente, le culture, le persone. Ricordo un progetto di ecoturismo in Costa Rica, dove i proventi andavano direttamente alla comunità locale, proteggendo la foresta pluviale. Un turismo consapevole, che lascia un’impronta positiva.

Come i social influenzano il turismo?

Social e turismo: un legame inestricabile. Influenza pervasiva. Fine della spontaneità? Forse.

  • Viralità incontrollata: Recensioni, foto, video. Un’onda. Prenotazioni guidate da algoritmi, non da istinto. Mia cugina ha prenotato le Maldive così.
  • Millennials e Gen Z: 89% scelte influenzate da pari. Marketing digitale imprescindibile. Le vecchie guide turistiche? Reliquie.
  • Contenuto sponsorizzato: Un’infiltrazione sottile. Bellezza artificiale. L’inganno della perfezione. Come riconoscere la verità? Chi lo sa. Io no, certo.

La realtà distorta. Un mondo virtuale che sovrasta il reale. Il viaggio diventa un’emulazione. Banalità. Tristezza, in fondo.

  • Frammentazione dell’esperienza: Ricerca ossessiva del “perfetto scatto”. L’esperienza vera? Sminuita. Mi ricorda quel viaggio a Praga, solo selfie.
  • Dipendenza e conformismo: Il bisogno di condivisione costante. Dove siamo andati? Cosa abbiamo visto? Poco importa. Conta solo l’immagine.

Aggiornamento 2024: L’influencer marketing nel turismo è in continua espansione. Le agenzie investono cifre enormi. La sfida? Autenticazione del contenuto. Trasparenza? Un’utopia.

#Nuove Mete #Turismo Italia