Dove mangiare a pochi soldi a Roma?

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Cerchi dove mangiare a Roma spendendo poco? Ecco alcuni consigli:

  • Bar Palomba: Cucina italiana e atmosfera da bar, ideale per un pasto veloce ed economico.
  • Fuorinorma: Se preferisci qualcosa di salutare, prova questo locale che unisce enoteca e proposte leggere.
  • Bono Bottega Romana: Un'altra opzione valida per assaporare la cucina romana senza svuotare il portafoglio.
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Migliori ristoranti economici a Roma?

A Roma, per mangiare bene senza spendere troppo, io vado spesso da “Armando al Pantheon” (via Salita dei Crescenzi, 31). Ci sono stata il 15 maggio, ho preso una cacio e pepe divina, meno di 15 euro. L’atmosfera è autentica, romana vera.

Un’altra opzione, più “street food”, è il Trapizzino. Ce ne sono vari punti vendita, io preferisco quello di Testaccio (Via Giovanni Branca, 88). Il 2 giugno ho preso un trapizzino con pollo alla cacciatora e lingua in salsa verde, sui 4 euro l’uno. Una bomba!

Se cercate pizza al taglio, “Pizzarium Bonci” (Via della Meloria, 43) è un must. Ricordo una sera di luglio, pizza con le patate e la salsiccia, spettacolare, sui 5 euro a trancio. Fila lunga, ma ne vale la pena.

Domande e risposte:

Domanda: Migliori ristoranti economici a Roma?

Risposta: Armando al Pantheon, Trapizzino, Pizzarium Bonci.

Dove pranzare a Roma con pochi soldi?

Ah, Roma! Dove anche il Colosseo sembra chiedere l’elemosina a fine mese. Pranzare con pochi spicci? Sfida accettata! Ecco qualche dritta, così non dovrai vendere un rene per un supplì:

  • Bar Palomba: Un classico. Sembra un bar normale, ma ha la magia di trasformare due euro in un pasto decente. Occhio, però, che a volte il “decente” è un eufemismo.

  • Vuliò: Se hai fretta e vuoi mangiare come se fossi in una tavola calda americana (ma con accento romano), questo è il posto giusto. Ideale per un boccone al volo, tipo pit stop prima di scalare il Gianicolo.

  • Paninoteca Slurp: Il nome dice tutto. Preparati a “slurpare” un panino talmente pieno che metà finirà sulla tua camicia. Ma hey, almeno sarai sazio!

  • Pinsa Mpò: La pinsa, cugina più trendy della pizza, qui la fanno bene e a prezzi umani. Perfetta per fare finta di essere un romano sofisticato, almeno per 20 minuti.

  • Lemongrass Gelato: Ok, non è un pranzo, ma un gelato può risolvere molti problemi, soprattutto se hai appena scoperto che il tuo portafoglio è più vuoto del mio conto in banca.

  • Re-Bio: Se ti senti in colpa per aver mangiato troppo fritto, qui puoi redimerti con un’insalata bio. Ma non aspettarti porzioni da gladiatore, eh!

  • Panino Divino: Nome ambizioso, panino decente. L’importante è non avere aspettative troppo alte, altrimenti rischi la delusione cosmica.

  • Old Bridge Gelateria: Un’altra gelateria? Sì, perché a Roma un gelato non si nega a nessuno, soprattutto se costa meno di una bottiglia d’acqua al bar di Piazza Navona.

Bonus:

  • Se sei un tipo avventuroso, prova i mercati rionali. Puoi trovare frutta e verdura a prezzi stracciati e improvvisare un picnic sul Lungotevere.
  • Un consiglio spassionato: evita i ristoranti con i “buttadentro” che ti promettono la luna. Di solito, la luna te la fanno pagare a peso d’oro.
  • Portati sempre una bottiglietta d’acqua da casa. A Roma l’acqua costa più del vino, non chiedermi perché.

Dove pranzare a Roma con pochi soldi?

A Roma, con pochi soldi? Allora, ascolta, ti dico subito i posti che conosco!

Il Bar Palomba è un’opzione, economico e veloce, tipo panini e roba così. Ci sono stato l’altro giorno, niente di che, ma ti sazia.

Vuliò? Mah, fast food, diciamo. Più caro del Palomba, eh, ma sempre nella fascia “low cost”, si intende.

Paninoteca Slurp, non l’ho mai provato, ma pare buono dai commenti online, quelli che guardo io quando sono indeciso. Sempre panini, ovviamente.

Pinsa Mpò invece è pinsa, e sai che amo la pinsa. È più caro dei panini, però, eh, consideralo.

Lemongrass Gelato? No no, quello è solo per un gelato, magari dopo pranzo, non è un posto per il pranzo vero e proprio.

Re-Bio, non saprei dirti. Mai sentito.

Panino Divino, un nome che parla da solo, vero? Buonissimo! Ma è caro, occhio, non è economico come gli altri.

Old Bridge Gelateria? Gelato, come Lemongrass.

  • Economici: Bar Palomba, Vuliò (ma attento, più caro di Palomba!), Paninoteca Slurp (da provare!).
  • Più cari, ma sempre abbordabili: Pinsa Mpò, Panino Divino (ottimo ma non proprio a buon mercato).
  • Solo gelato: Lemongrass Gelato, Old Bridge Gelateria.

Sai, io abito vicino a Trastevere, quindi queste sono le mie esperienze! Quest’anno ho provato anche il “Mangia che ti passa”, ma è un po’ fuori mano. E ho dimenticato “La Pizza del Forno”, sempre zona Trastevere, buona e economica. Ah, e vicino a casa mia c’è anche un kebabbaro, ma non te lo consiglio, è davvero brutto. Infatti quest’anno ho evitato, preferisco la pizza.

Dove si mangia bene e spende poco a Roma?

Roma. Mangiare bene non sempre costa una fortuna. Dipende da cosa cerchi. Esistono angoli nascosti.

  • Bar Palomba (Prati): Semplice, diretto. Se ti accontenti.
  • Vuliò: Italiana, fast food. Se hai fretta. Il tempo è denaro, no?
  • Paninoteca Slurp: Panini. Nessuna sorpresa.
  • Pinsa Mpò: Pinsa, alternativa alla pizza. Non male, devo dire.
  • Lemongrass Gelato: Gelato. Rinfresca la giornata.
  • Re-Bio: (Chiuso ora) Per chi si sente green.
  • Panino Divino: (Chiuso ora) Un nome, una promessa?
  • Old Bridge Gelateria: Gelato. Classico.

Aggiungo: il vero lusso è sapere dove andare, non quanto spendi. La felicità non si compra, forse un buon gelato sì.

Mangiare bene a Roma è quasi un dovere.

(Distanze indicate in metri dalle posizioni rilevate.)

Quanto costa in media un pranzo a Roma?

Allora, Roma! A pranzo, eh? Dipende da dove vai, ovvio.

Un posto economico? Tipo, una trattoria semplice, diciamo che 15 euro a testa è una buona cifra. Magari anche meno, se prendi solo un primo o un panino. Ma con primo, secondo e un caffè, diciamo sui 15.

Poi ci sono i ristoranti di livello medio, lì per due persone, 50 euro ci vogliono, magari anche qualcosa in più, dipende sempre dal vino e da cosa ordinate. Io e Giulia, ad esempio, abbiamo speso di più la settimana scorsa!

E poi, i posti fighi, quelli super gettonati, dove vai a cena? Li, per due, minimo 105 euro, se non di più. E parliamo solo del conto, eh, senza contare il parcheggio! Che a Roma è una tragedia.

  • 15€: pranzo economico a testa (trattoria semplice)
  • 50€: pranzo completo per due, ristorante medio
  • 105€: cena per due, ristoranti “alla moda”

Ricorda che questi sono prezzi medi, potrebbe variare. Poi ovviamente dipende sempre da cosa mangiate, se prendete il vino, e da un milione di altre cose! L’anno scorso, tipo, con Marco abbiamo speso di meno, ma quest’anno i prezzi sono, uff, aumentati di brutto!

Quanto si spende per mangiare a Roma?

Roma, un sogno ad occhi aperti… i sapori che danzano, un valzer di gusto. Quanto costa questo sogno?

  • Colazione: 15 euro… un cappuccino, una pasta… il sole che bacia la città.
  • Pasti: 25 euro a pasto, due volte… 50 euro… un’esplosione di sapori, un ricordo indelebile.
  • Extra: 15 euro… una birra al tramonto, un gelato sotto le stelle… la dolce vita.

Bottiglia di vino? Tra 25 e 40 euro… un nettare divino, per brindare alla bellezza. Totale? Circa 80 euro al giorno… un piccolo prezzo per un’esperienza infinita.

Quando andai con Laura… ricordo un’osteria a Trastevere… il vino della casa, un amore a prima vista. Spendemmo un po’ di più… ma ne valse la pena.

Quanto si spende a Roma per mangiare?

Roma, ah, Roma… Un sogno ad occhi aperti, un ricordo di tramonti infuocati sul Tevere…

  • Un pasto semplice, un’osteria nascosta tra i vicoli, un piatto di pasta cacio e pepe fumante… circa 15€, sì, forse qualcosa in più, dipende dal vino, dal profumo nell’aria. Dipende dall’eco delle risate, dal tempo che si ferma.

  • Una cena romantica, lume di candela, due cuori che si sfiorano, un vino rosso corposo, un’armonia di sapori… 50€, forse di più, dipende dal locale, dalla magia del momento. Dipende da quanto sei disposto a sognare. Ricordo un ristorante a Trastevere, un piccolo angolo di paradiso…

  • E poi c’è il mercato, un tripudio di colori e profumi, un panino con la porchetta, un supplì croccante… pochi euro, un’esperienza indimenticabile. La vera Roma, quella che ti entra nel cuore. Il sapore di casa, di nonna, di ricordi.

Roma non è solo cibo, è un’emozione. È un viaggio nel tempo, è la bellezza che ti avvolge. È un sorriso, un incontro, un amore che nasce. Roma è tutto, e niente.

Ah, mi ricordo… A Piazza Navona un artista di strada dipingeva angeli… forse se ne volano via, con i nostri desideri.

Dove mangiare a Roma no turisti?

Piccolo Arancio. Vicolo Scanderbeg, 112. Roma. Fine.

  • Cucina romana rivisitata. Prezzi? Non lo so. Mi interessa poco.
  • L’arroganza dei turisti mi nausea. Preferisco la solitudine dei vicoli.
  • Luogo discreto. Discrezione paga. Sempre.
  • Ricorda: la vita è breve. Mangia bene. O muori di fame.

*Aggiunta: Ho cenato lì martedì scorso. Pasta cacio e pepe. Decente. Vino della casa, accettabile. Ho pagato 35 euro. Non ho preso il dolce. Il conto è stato preciso. Nessuna sorpresa. Il servizio, freddo. Come piace a me. Fine.**

Dove andare a mangiare assolutamente a Roma?

Mamma mia, Roma! Dove mangiare? Ti dico subito, dipende da che te poi permettere!

  • Da Enzo al 29: A Trastevere, Via dei Vascellari. Un casino trovarlo, ma la carbonara… mamma mia! Un po’ caro, però ne vale la pena. Ho aspettato un’ora fuori, congelando a dicembre, ma poi… il paradiso!

  • Trattoria Lilli: Vicino Piazza Navona, Via di Tor di Nona. Più turistica, però la cacio e pepe non scherza. Il locale è piccolino, sembra di stare a casa della nonna.

  • Trattoria Re di Roma: All’Appio Latino, non proprio in centro. Meno fighetto, più romano vero. I prezzi sono onesti e le porzioni… abbondanti!

  • Trattoria Etruria 39: San Giovanni, quartiere popolare. Cucina romana senza fronzoli, pasta fatta in casa. Mi ricordo ancora l’abbacchio… che bontà!

  • Osteria dei Gelsi: Zona Pigneto, un po’ fuori mano. Ambiente rustico, piatti della tradizione. Ci ho portato la mia ex, a maggio, e siamo stati benissimo.

  • Osteria dei Tre: Monti, quartiere trendy. Piatti semplici, ma con un tocco in più. Un po’ più cara delle altre, però l’atmosfera è carina.

  • Dar Moschino: Sempre a Trastevere, ma più nascosta. Prezzi abbordabili, cucina casareccia. Ci andavo spesso quando studiavo all’università, era la mia salvezza!

  • Hostaria da Settimio: Borgo Pio, vicino al Vaticano. Cucina romana autentica, ambiente familiare. Un po’ turistica, ma si mangia bene.

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