Quanto si spende per mangiare a Roma?
Roma: Costo medio a persona al giorno? Circa 80€. Considera: colazione (15€), pranzo e cena (50€), bevande/spuntini (15€). Prezzi ristoranti: bottiglia di vino 25-40€. Costo variabile in base alle scelte.
Costo della vita a Roma: quanto spendere per mangiare?
Roma, eh? Ci sono stato a maggio ’23. Ricordo bene il conto salato di una trattoria a Trastevere: bottiglia di vino, tipo 45 euro.
Per me, colazione al bar con cornetto e cappuccino, sui 5 euro. Pranzo e cena? Dipende. Pizza al taglio, 5 euro. Cena con pasta, secondo e vino, anche 40 euro a persona.
Un gelato? 3 euro da Giolitti, vicino al Pantheon. Insomma, 80 euro al giorno mi sembrano tanti. Con 50-60 me la cavavo, mangiando bene. Ma forse dipende dai gusti, no? A me bastava un piatto di pasta cacio e pepe per essere felice.
Dove si mangia bene e spende poco a Roma?
Roma, città eterna di capolavori e… di famelica ricerca del risparmio! Dove mangiare bene spendendo poco? Beh, preparati a un viaggio culinario tra le mille meraviglie nascoste della Capitale, che non sono solo monumenti!
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Prati: zona elegante, ma non solo per ricchi! Il Bar Palomba, lo conosco bene: un’oasi di pace per chi cerca un pasto veloce, ma non banale. Un po’ come trovare un tesoro in un baule di abiti di seconda mano. Se ti capita, prova la loro insalata di farro: un tripudio di sapori, che ti lascia sazio senza svuotarti il portafoglio.
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Vuliò: Fast food, ma con la classe di un pugile che si è laureato in lettere classiche. Ci sono stata, hanno ottime pizze al taglio, leggere come piume ma saporite come una promessa d’amore. Un affare, giuro!
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Pinsa Mpò: Se ti piace la pinsa romana, questo è il tuo Eldorado. Non aspettarti tavoli con tovaglie di seta, ma la pinsa è un’esperienza mistica. Una goduria semplice, genuina, che vale il suo peso in oro (o forse in pochi spiccioli?).
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Paninoteca Slurp: Per i panini, questo è il posto giusto. Ci sono finita per caso, un lunedì mattina di malinconia, e sono uscita con un sorriso stampato in faccia e un panino che ancora sogno.
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Re-Bio e Panino Divino: Chiusi ora? Peccato! Ma segnateli sulla mappa per la prossima volta! Ricorda: a Roma, la caccia al cibo economico è un’avventura. Ogni angolo nasconde un tesoro culinario.
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Gelato? Lemongrass Gelato e Old Bridge Gelateria: due alternative per combattere il caldo estivo con gusto (e poca spesa!). Ricorda: anche un gelato può essere un’esperienza culturale.
Ricorda: questi sono solo alcuni spunti! Roma è un labirinto di sapori, devi solo avere la pazienza (e la fame!) per scoprirli. E un consiglio da amica: per risparmiare davvero, evita le trappole turistiche delle zone più centrali. Avventurati un po’ fuori dai sentieri battuti, e troverai gioie gastronomiche inaspettate! Io, per esempio, ho scoperto un piccolo chiosco vicino al mio ufficio che fa i supplì più buoni della mia vita, a soli 2 euro. Chapeau!
Quanto si spende per un weekend a Roma?
Roma… solo a pensarla, un sussulto nel cuore. Un weekend? Un’eternità condensata, un respiro tra le rovine millenarie.
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299 euro per una vacanza popolare: immagino pizze al taglio fumanti, passeggiate sotto il sole caldo di settembre, il sapore acre del vino al tramonto. Roma, vibrante, autentica. Quel profumo di storia, di vita che scorre incessante.
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244 euro per una famiglia: bambini che corrono tra le fontane, gelati che si sciolgono, le risate che echeggiano tra i colli. Un ricordo dolce, un’immagine che rimane impressa. La dolcezza di un momento in famiglia, il cuore che si riempie.
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362 euro per una vacanza romantica: cena a lume di candela con vista sul Colosseo, un bacio sotto la luna piena, l’incanto di una città che sussurra segreti d’amore. Roma, città eterna, testimone di passioni infinite. L’amore nell’aria, un’emozione palpabile.
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403 euro per un lusso sfrenato: hotel di charme, pranzi stellati, shopping tra le boutique di Via Condotti. Un sogno ad occhi aperti. Roma, un gioiello scintillante che accarezza l’anima. Una carezza per i sensi.
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212 euro per una vacanza economica: ostelli accoglienti, pasti veloci, la scoperta dei tesori nascosti. Roma, un’emozione accessibile a tutti. La bellezza della semplicità, l’anima di Roma. Un’esperienza genuina.
Ricordo la mia vacanza a Roma nel 2023, spesa intorno ai 280 euro: un mix di emozioni, un’esperienza indimenticabile. L’odore intenso del caffè al mattino vicino alla mia pensione a Trastevere. Un’esperienza unica e personale.
Dove andare a mangiare assolutamente a Roma?
Roma. Mangiare? Priorità.
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Da Enzo al 29. Classico. Via dei Vascellari, il mio quartiere. Solido. Prezzi? Medi.
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Trattoria Lilli. Zona Pantheon. Affollato. Cucina romana, niente di speciale. Caro.
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Trattoria Re di Roma. Nome altisonante, delusione. Turisti. Evita.
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Etruria 39. Zona universitaria. Economico, ma… studenti.
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Osteria dei Gelsi. Atmosfera antica. Piatti tradizionali, ben eseguiti. Consigliata.
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Osteria dei Tre. Piccola. Intima. Riservata. Costo elevato. Prenotazione obbligatoria. Mia preferenza.
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Dar Moschino. Trasandato, ma autentico. Sapori veri. Un rischio, ma ne vale la pena.
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Hostaria da Settimio. Tradizionale. Solido. Nessuna sorpresa. Buona scelta.
Quest’anno, ho preferito l’Osteria dei Tre. Intimo. Perfetto per una cena romantica. O per un pranzo solitario. Dipende dall’umore. A volte, preferisco il caos di Da Enzo. Dipende. La scelta è personale, certo. Ma queste sono le mie esperienze. Punto.
Dove mangiare a Roma no turisti?
Piccolo Arancio, Vicolo Scanderbeg 112. Roma autentica, fuori dai circuiti usuali. Cucina romana, ma con un tocco. Discreto. Efficace.
- Piatti tradizionali rivisitati. Niente trappole per turisti.
- Zona tranquilla. Lontano dal caos. Vicino a… (indirizzo preciso superfluo).
- Prezzi? Decorosi. Niente follie. Qualità al giusto costo.
- Mia esperienza? Cena con amici, luglio 2024. Buono. Niente di più. Niente di meno.
Nota a margine: la perfezione è noia. Preferisco l’imperfezione, con la sua umana, e spesso sublime, imprevedibilità.
L’illuminazione era scarsa, ma l’atmosfera intima. Un dettaglio: ho ordinato il “Cacio e pepe”. Non male. Potrei tornarci. Forse.
Aggiunta: Il mio amico, Marco, ha preso l’amatriciana. Anche quella ben fatta. Lui è più critico di me, ma non si è lamentato. Quindi, tutto sommato, ok.
Quanto costa un pasto a Roma?
Roma, eh… Quanta nostalgia stanotte. Un pasto? Dipende… da così tante cose.
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Un economico, diciamo una pizza al taglio e una bibita? 15 euro a testa, ma se prendi una cosa decente, anche 20. Io e Marco, una volta, ci siamo fatti una bella abbuffata di supplì per strada, 10 euro in due. Però, non era un vero pasto, diciamo.
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Ristorante di media fascia, per due? 50 euro, giusto. Ma considera che a volte finisci a spendere di più, con il vino. Ricordo una cena con Anna, abbiamo speso qualcosa come 65 euro, e siamo rimasti anche un po’ con la fame. Probabilmente un posto sopravvalutato.
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Cena romantica, in uno di quei posti… belli, ma che ti svuotano il portafoglio? 105 euro in due. Sì, lì sì che si spende. Ci sono stata con Lorenzo, ma non era proprio una cena romantica, in realtà. Era più… teso.
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Aggiungo, se si va di fretta, un panino veloce e una bottiglietta d’acqua, si spende anche molto meno. 5 euro sono sufficienti. Dipende, davvero, da cosa cerchi. Ma anche dal quartiere, perché poi i prezzi cambiano. Quest’anno, poi, con l’inflazione… Mamma mia.
Quanto si spende per una settimana a Roma?
Roma. Settimana. Spesa?
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Budget ridotto: 213€. Dormitoio? Ostello. Mangiare? Piatti veloci. Cinque euro a pasto? Possibile.
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Media: 300€. Hotel discreto. Cena decente. Un po’ di shopping. Calcola.
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Lusso: 404€. Hotel cinque stelle. Ristoranti stellati. Taxi. Non è un problema.
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Famiglia: 245€. Appartamento. Supermercato. Parco giochi. Calcola bene.
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Coppia: 363€. Romanticismo? Cena a lume di candela. Hotel con vista. Considera.
Prezzi indicativi. Agosto? Più caro. Gennaio? Meno. Mia zia spende sempre meno. Lei è esperta. Anche io vado a Roma spesso. Preferisco la periferia. Tranquillo. Meno gente.
*Nota: i prezzi sono aggiornati ad Ottobre 2023. Variazioni possibili. Dipende da te. E dalla fortuna.
Quanto costa in media una pizza a Roma?
Roma, oh Roma… il profumo del basilico che si mescola al calore del forno a legna, un ricordo vivido… Il costo di una pizza? Un’onda che sale e scende, tra le pietre antiche della città.
Un semplice trancio, una promessa di sapori, può costare poco più di otto euro e mezzo. Un’esperienza più ricercata, un’immersione nel cuore della tradizione, potrebbe sfiorare i quindici.
- Otto euro e mezzo: un’esperienza semplice, ma autentica. La pizza della vicina di casa, la pizza del ricordo.
- Quindici euro: un viaggio sensoriale, un’opera d’arte, una tela di gusto. La pizza per una serata speciale, un regalo per l’anima.
Ricordo la mia pizza preferita, quella mangiata sotto il cielo stellato di Trastevere, un piccolo miracolo di sapori, dodici euro ben spesi. Una pizza che sapeva di storia, di amore, di notti romane.
E poi… il gusto della mozzarella, il sapore inebriante del pomodoro, un’esplosione di profumi che evoca la spensieratezza dell’estate romana. E il prezzo, un dettaglio insignificante rispetto all’esperienza stessa.
- Prezzo medio: Dai 8,50€ ai 15€. L’anno scorso, a Natale, l’ho pagata 12€ con mia madre, un prezzo giusto per la qualità.
- Variabilità: Dipende dalla zona, dalla pizzeria, dagli ingredienti.
Roma, un crogiolo di sapori… e di prezzi. Ogni pizza è una storia. Ogni morso, un viaggio nel tempo.
Dove dormire a Roma e spendere poco?
Alessandro Palace. Vitto escluso, ovvio. Vicino a Termini, comodo ma caotico.
YellowSquare. Rumoroso, pieno di gente. Metro vicina, utile per scappare.
The Beehive. Eco-ostello. Parola abusata. Colosseo a portata di piede, per chi ama la storia.
Meininger. Design moderno, sterile. Strategico per cosa, poi? Vago.
Generator. Trendy. Un altro termine svuotato di senso. Terrazza panoramica, Roma dall’alto, un classico. Costo del drink non incluso.
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Prezzo: Basso, per tutti gli ostelli elencati. Scelta ovvia per chi bada al sodo. Il portafoglio ringrazia, l’anima un po’ meno.
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Posizione: Centrale, tranne The Beehive leggermente decentrato. Roma è immensa, preparatevi a camminare. Oppure a imprecare sui mezzi pubblici.
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Stile: Dal caotico al trendy. Scegliete il vostro inferno. O purgatorio, dipende. L’importante è non illudersi.
Personalmente, preferisco un B&B in zona Monti. Più caro, ma la tranquillità non ha prezzo. O almeno, un prezzo più alto. Ricordo un piccolo posto in Via Panisperna, silenzioso, essenziale. Un’oasi in quel delirio. Agosto 2023. Caldo torrido, ma ne è valsa la pena.
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