Il cibo passa i controlli in aeroporto?

Ah, il cibo e l’aeroporto… un binomio che mi tocca nel profondo! Ma certo che il cibo passa i controlli! Anzi, ti dirò, per me è quasi una questione di sopravvivenza.

Mi spiego meglio. Quante volte ti è capitato di essere bloccato in aeroporto per ore? Un ritardo inaspettato, uno sciopero improvviso… e lì, l’unica cosa che ti separa dalla sanità mentale è la scorta di cibo. Io, personalmente, non parto mai senza.

Solitamente mi porto dei crackers integrali, magari con un po’ di formaggio spalmabile in un contenitore ermetico. Oppure, se sono in vena di qualcosa di dolce, biscotti fatti in casa. La nonna mi ha insegnato che i biscotti sono la cura per quasi tutti i mali, e in aeroporto, credimi, di mali ce ne sono parecchi!

Mi ricordo una volta, a Roma Fiumicino, un ritardo di sei ore. SEI ORE! I bambini che piangevano, gente che urlava al telefono… il caos. Io, beh, io avevo i miei biscotti. Li ho offerti a una famiglia con un bambino piccolo disperato. Un piccolo gesto, forse, ma ha fatto la differenza.

E poi, diciamocelo chiaramente, i prezzi negli aeroporti sono un furto! Un panino che costa come un pranzo completo al ristorante? Ma siamo seri? Meglio essere previdenti, no?

Certo, ci sono delle regole. Non puoi portare liquidi superiori a 100 ml, quindi niente zuppe o salse. E la frutta, meglio consumarla prima di arrivare ai controlli, per evitare problemi. Però, tutto sommato, un panino ben fatto, qualche snack o della frutta secca sono sempre ammessi.

Insomma, viaggiare con del cibo è una strategia intelligente, una coccola per l’anima e un salvavita per il portafoglio. E tu, cosa ti porti quando voli? Sono curiosa di sapere le tue strategie anti-fame da aeroporto! Magari mi dai qualche idea per il prossimo viaggio!