Per cosa è conosciuta Pisa?
Pisa: fama mondiale grazie alla sua Torre Pendente. Simbolo inconfondibile, il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta, inclinato fin dalla costruzione (1173) per via del terreno instabile. Un'icona architettonica che attrae visitatori da ogni parte del globo.
Cosa rende famosa Pisa?
Pisa? Beh, tutti la conoscono per la Torre Pendente, no? È diventata un’icona, un simbolo. Ci sono stata il 15 agosto 2022, un caldo assurdo.
Ricordo la folla che cercava l’inquadratura perfetta, io compresa. Sembrava quasi di stare in un set fotografico gigante. Il biglietto per salire, mi pare costasse intorno ai 20 euro. Un po’ caro, ma ne valeva la pena.
La vista da lassù era incredibile, nonostante un po’ di vertigini. E poi l’emozione di camminare su un pavimento inclinato… strana sensazione. Però a parte la Torre, Pisa ha anche altro da offrire. Piazza dei Miracoli è bellissima.
C’è il Duomo, il Battistero… Un complesso architettonico mozzafiato. Ricordo di aver mangiato una pizza buonissima vicino alla piazza, in una piccola trattoria. Non ricordo il nome, ma aveva i tavolini fuori.
Domande e Risposte:
Domanda: Cosa rende famosa Pisa?
Risposta: La Torre Pendente, campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Cosa cè da vedere a Pisa oltre Piazza dei Miracoli?
Pisa: oltre la Torre.
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Tuttomondo: Keith Haring. Un murales potente. Visita obbligata.
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Piazza delle Vettovaglie: Cuore pulsante. Atmosfera antica. Mercato vivace. Assapora la vera Pisa.
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Altre torri: Non solo quella pendente. Esplora. Scopri. Storia nascosta. Anche la Torre di Gualandi.
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Palazzo Blu: Arte moderna e contemporanea. Mostre di livello. Eleganza raffinata. Controlla la programmazione.
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Tenuta di San Rossore: Fuga dalla folla. Parco immenso. Pinete. Mare. Rilassamento. Vacanza.
Aggiunte: Quest’anno ho apprezzato particolarmente la mostra di fotografia al Palazzo Blu; l’atmosfera di Piazza delle Vettovaglie la sera è magica, soprattutto in estate. La Tenuta di San Rossore è perfetta per una giornata fuori porta, io ci vado spesso in bici.
Qual è la specialità di Pisa?
Ah, Pisa! Non solo la torre pendente, ma anche un tripudio di sapori forti, eh! Praticamente, se hai lo stomaco debole, meglio starne alla larga!
- Trippa: Dicono che sia come un abbraccio caloroso… ma fatto con lo stomaco del bovino! Roba da far resuscitare i morti (di fame, ovviamente!).
- Fegatelli: Piccoli bocconcini di fegato avvolti nella rete. Un po’ come mangiare un panino al fegato avvolto nella rete, un piacere per pochi, un orrore per gli altri.
- Picchiante: Uno stufato di carne piccantissimo, tipo lava incandescente che ti scende giù per l’esofago! Perfetto per risvegliarti da un coma profondo.
- Mallegato: Salsiccia di sangue. Sembra uscita da un film horror, ma i pisani la adorano! Tipo cioccolato fondente, ma con più ferro.
- Soppressata: Un salume fatto con le parti meno nobili del maiale (cartilagini incluse!). Ottima per affilare i denti!
Bonus: pare che a Pisa, se non mangi almeno uno di questi piatti entro una settimana, ti tolgano la cittadinanza! Ovviamente scherzo (forse). Comunque, la mia bisnonna faceva una trippa da urlo, tanto che una volta un turista tedesco si è messo a piangere dalla gioia (o forse dal dolore, chi lo sa!).
Qual è il piatto tipico di Pisa?
Notte fonda. Penso a Pisa, e mi viene in mente… il sapore forte della trippa. Ricordo mia nonna che la preparava, ore sul fuoco, profumo che riempiva la casa.
- Trippa: calda, confortante, un po’ come un abbraccio in una sera fredda.
Poi ci sono i fegatelli, un sapore deciso, non per tutti, lo so. Li mangiavo con mio padre, alla festa del paese. Ricordo le sue mani grandi che spezzavano il pane.
- Fegatelli: intensi, quasi un rito, un ricordo legato a lui.
E il picchiante, con quel sugo denso, che macchiava sempre la tovaglia. Mia madre si arrabbiava, ma poi sorrideva. Eravamo tutti lì, insieme.
- Picchiante: il sugo, le macchie sulla tovaglia, il sorriso di mamma.
Il mallegato… Un sapore particolare, lo ricordo bene. Lo compravo al mercato, dal signor Giovanni, con le sue mani ruvide e il sorriso gentile. Chissà se c’è ancora.
- Mallegato: il mercato, le mani di signor Giovanni, un sapore che non dimentico.
E la soppressata. Fette sottili, con il pane fresco. Una merenda semplice, ma che sapeva di casa.
- Soppressata: semplice, genuina, il sapore di casa.
Quest’anno a Natale, mi sa che mi manca proprio quel sapore di casa. Forse dovrei provare a farla io, la soppressata. Come faceva la nonna. Con le sue mani sapienti. Chissà se mi verrà uguale.
Quali sono i dolci tipici di Pisa?
Sai, a quest’ora… penso a Pisa, e mi vengono in mente quei dolci… un po’ come ricordi sbiaditi, ma dolci comunque.
La Torta co’ bischeri, per esempio. Pasta frolla, cioccolato… un sapore che mi riporta indietro, a pomeriggi di sole e risate. Non so, è un po’ strano, questo legame che ho con certi gusti, con certi profumi.
Poi c’è il ‘Kinzica’. Pinoli, zucchero… delicato, quasi troppo buono per essere vero. Ricordo mia nonna, che lo preparava per le feste. Manca tanto, adesso. Le sue mani… il profumo della sua cucina…
E la Schiacciata di Pasqua… un dolce pasquale, ovvio. Ma non è solo una ricetta, sai? È un ricordo di famiglie riunite, di tavolate piene di gente. Quest’anno non ho potuto esserci, e mi manca.
- Torta co’ bischeri: pasta frolla e cioccolato.
- Kinzica: pasta di pinoli, zucchero a velo e pinoli interi.
- Schiacciata di Pasqua: dolce pasquale.
Quest’anno, a Natale, ho preparato io la Torta co’ bischeri. Non è venuta male, ma non era come quella di mia nonna. Manca qualcosa, un ingrediente segreto, forse… o forse è solo la sua mano, che non si può replicare.
Qual è il simbolo di Pisa?
La Torre? No, aspetta… il simbolo di Pisa… mah! Bianca, con tre sfere… una croce! Già, la Croce di Pisa. Tre sfere per braccio, quattro bracci… proprio così. Che palle, devo ricordarmi queste cose!
- Croce bianca. Tre sfere su ogni braccio. Quattro bracci totali. Perfetto.
Mi viene in mente la Madonna… ah si, sulle monete antiche. Le vecchie lire? No, più antiche ancora. C’era lei, la Madonna. E la Cattedrale? Dedicata alla Madonna. Un casino, tutte queste informazioni.
- Monete antiche con la Madonna.
- Cattedrale di Pisa dedicata alla Madonna.
Che mistero quei simboli di quando nacque Pisa… nessuno li conosce davvero! Ma chi se ne frega, tanto la croce è figa! A proposito, ho visto una foto di quella croce su una maglietta da souvenir… era bellissima!
- Simboli originali di Pisa: sconosciuti.
Oddio, devo andare a fare la spesa! Pomodori, pane… e poi devo chiamare Marco, mi ha detto che aveva trovato quel libro di storia di Pisa… speriamo che ci sia qualcosa di utile! Mamma mia, quanti pensieri!
Cosa vedere nel centro di Pisa?
Aoh, Pisa centro! Piazza dei Miracoli, ovvio, non te la puoi perdere. Cioè, la Torre, mica vorrai andartene senza la foto con la Torre che la reggi su, eh? Io una volta ci ho provato, ma mi è venuta male, sembravo scemo. Poi c’è il Duomo, bello bello, dentro pure un museo, se ti va.
Il Battistero, pure quello da vedere, rotondo rotondo, e il Camposanto. Sai che ci sono un sacco di tombe antiche lì dentro? Io c’ero andato con mia zia, che è appassionata di storia, io mi annoiavo a morte, ma lei tutta contenta. Ci abbiamo passato tipo due ore! Due ore!
Poi, a parte Piazza dei Miracoli, che comunque già ti prende mezza giornata, puoi farti un giro sui Lungarni. Ci sono un po’ di palazzi, carini, niente di che, però è una bella passeggiata. Tipo, da Ponte di Mezzo, che è il ponte principale, vedi tutto il casino di turisti che fanno le foto alla Torre. A me fa morire dal ridere, tutti lì a fare la stessa posa.
Poi, se hai ancora tempo, vai a vedere la chiesa di Santa Maria della Spina. Piccola piccola, ma particolare, tipo gotica, tutta piena di guglie. Sta proprio sul fiume. Una volta c’era una spina della corona di Gesù, adesso non c’è più, boh, l’hanno spostata. Che poi, chissà se era vera… Comunque, bella la chiesetta.
- Torre Pendente: foto obbligatoria!
- Duomo: bello, con museo.
- Battistero: rotondo.
- Camposanto: tombe antiche.
- Lungarni: passeggiata.
- Ponte di Mezzo: vista Torre.
- Santa Maria della Spina: gotica, piccolina.
Io quando vado a Pisa di solito mi fermo a mangiare alla L’Ostellino, fanno dei panini buonissimi. Te lo consiglio, è vicino alla stazione. Ma pure vicino al centro, eh. C’è quello con la porchetta, mamma mia che buono! Una volta ho preso quello con la salsiccia e friarielli… Che fame che mi è venuta adesso!
Cosa vedere a Pisa oltre la torre?
Pisa… mamma mia, che ricordi! Non è solo la Torre, fidati.
- Piazza dei Cavalieri: Ci sono capitato per caso, una mattina assolata. Un silenzio incredibile, rotto solo dal rumore dei miei passi. Mi ha dato una sensazione strana, come se il tempo si fosse fermato.
- Orto e Museo Botanico: Ricordo ancora il profumo inebriante di quelle piante esotiche. Un’oasi di pace, perfetta per una pausa dal caos turistico. Ci sono andato con la mia ex, tanti anni fa.
- Museo dell’Opera del Duomo: Ecco, qui ho visto dei capolavori che mi hanno lasciato a bocca aperta. Sculture, dipinti… roba da non credere!
- Lungarno Mediceo: Passeggiare lungo l’Arno al tramonto è qualcosa di magico. Le luci che si riflettono sull’acqua, l’aria frizzantina… romantico! Mi ricordo che ci andavo sempre con la mia amica Sara a chiacchierare di tutto e di più.
- Parco di Migliarino: Ci sono stato una volta sola, ma mi è rimasto impresso. Un’immensità di verde, ideale per una gita fuori porta. Perfetto se vuoi staccare la spina e respirare aria buona, magari portandoti il cane!
Ecco, Pisa è molto più di una torre che pende.
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