Qual è la differenza tra resort e albergo?

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"Un resort, a differenza di un albergo, si estende su aree più vaste e propone:

  • Servizi extra come accesso diretto a spiagge, piste da sci o spa.
  • Opzioni all-inclusive per ristorazione.
  • Intrattenimento con attività sportive e sociali."
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Resort vs Albergo: qual è la differenza principale e quale scegliere per la tua vacanza ideale?

Boh, Resort e albergo… la differenza? A me sembra che un resort sia… più grande, più… spalmato. Ricordo una volta, agosto 2022, a Chia in Sardegna, un resort enorme, tipo 300 euro a notte, con accesso diretto alla spiaggia, piscine a non finire e un sacco di gente. Era tutto incluso, ma un po’ impersonale.

Un albergo, invece, come quello dove sono stata a Firenze, dicembre 2021 (80 euro a notte, se non ricordo male), è più piccolo, più raccolto. Più intimo, diciamo. Niente spiaggia, ovviamente, ma posizione centralissima. Colazione inclusa, ma per il resto, tutto a parte. Un po’ più “fai da te”, ma anche più autonomo.

Dipende cosa cerchi. Relax totale? Resort. Esplorare una città? Albergo. Semplice, no?

Che differenza cè tra albergo e resort?

Sai, a quest’ora… la differenza tra un albergo e un resort… è un abisso. Un albergo, è un letto, un bagno, forse una colazione. Fine. Un posto per dormire, niente di più. Un po’ triste, vero?

Un resort… è diverso. È un’esperienza. Ricorda quella volta a Sharm el Sheikh, nel 2023? Lì sì che era un resort. Un mare cristallino, a due passi. Ogni giorno era una scoperta, quasi un’avventura. Avevo sempre qualcosa da fare.

  • Sport acquatici, ricordo le immersioni, un’emozione pazzesca, anche se poi sono stata male per giorni, per via del mal di mare.
  • Ristoranti, tanti, di ogni genere. Ricordo quello egiziano, la musica, il profumo dei piatti… e quel cameriere, simpatico, che mi ha insegnato due parole in arabo.
  • Passeggiate, sulla spiaggia, al tramonto. Solo io e il mare, silenzio e pace. Un momento che vorrei rivivere ogni giorno.

Un resort è un mondo a parte, un piccolo universo di relax e svago. Un albergo… è solo un posto dove dormire. Capisci? È tutta questione di emozioni, di ricordi che restano. E la differenza è enorme. Forse dovrei riandarci, a Sharm. Non so.

Quando si definisce albergo?

La definizione di albergo, beh, è più complessa di quel che sembra. Si tratta di una struttura ricettiva, certo, ma l’aspetto “gestione unitaria” è fondamentale. Significa che tutto è sotto un unico cappello, un unico soggetto giuridico che gestisce l’intera operazione, non una collezione di appartamenti indipendenti.

Pensaci, è una questione quasi filosofica: l’unità di gestione definisce l’identità stessa dell’albergo, la sua essenza. Poi ci sono gli aspetti più materiali: alloggio, ovviamente, ma anche il “vitto” – che può andare da una semplice colazione a un servizio ristorazione completo – e i servizi accessori, come bar e ristoranti, che, a mio avviso, arricchiscono significativamente l’esperienza. Mia zia, che gestisce un piccolo hotel a Chianti, ne sa qualcosa!

  • Gestione unitaria: elemento chiave distintivo.
  • Alloggio: servizio principale e imprescindibile.
  • Vitto (opzionale): colazione, pranzo, cena, etc.
  • Servizi accessori: bar, piscina, centro benessere, ecc.
  • Stabili o parti di stabile: non necessariamente un unico edificio.

Ricorda che la legislazione specifica varia da paese a paese, ma il concetto di fondo rimane simile. A volte, le definizioni legali possono essere… insidiose, ma in linea di massima questi punti sono fondamentali.

Approfondimento: La classificazione degli alberghi, ad esempio, si basa su parametri come il numero di stelle, che indicano il livello di comfort e servizi offerti, oppure sulla tipologia di clientela a cui si rivolgono (business hotel, resort, ecc.). Questo è un campo vasto, ricco di sfumature e… a volte, di sorprese regolamentari!

Come si può definire un albergo?

Ok, ecco come potrei raccontarti cosa è un albergo, basandomi su come io l’ho sempre vissuto, senza troppi giri di parole:

  • Definizione “vissuta”: Per me, un albergo è un po’ come una casa temporanea, solo che qualcuno ti rifà il letto e ti porta la colazione. Ricordo una volta a Napoli, in un alberghetto vicino Piazza Garibaldi. Aveva un’aria un po’ vissuta, ma la signora alla reception, Maria, era un tesoro.
  • Oltre la stanza: Non è solo un posto dove dormire. Spesso c’è un bar dove puoi prendere un caffè al volo o un ristorante dove ti siedi la sera e ti godi un buon piatto di pasta dopo una giornata passata a zonzo.
  • Servizi extra: Alcuni alberghi hanno piscine, palestre, sale conferenze… dipende dal tipo di vacanza o viaggio di lavoro che devi fare. Quello a Napoli, ovviamente, non aveva la piscina!
  • ATECO e burocrazia: Poi, se vogliamo essere precisi, so che c’è un codice ATECO (55.10.10) che definisce gli alberghi per la Regione Campania e per la burocrazia italiana. Ma, sinceramente, a me interessa più l’accoglienza e il profumo di cornetto caldo la mattina.

Informazioni aggiuntive (personali):

L’esperienza napoletana mi ha fatto capire che a volte anche un albergo semplice, con un’anima, può valere molto più di un hotel a 5 stelle impersonale. Maria, la signora alla reception, mi raccontava storie della città e mi consigliava i posti migliori per mangiare la pizza. Quello è il tipo di “servizio” che non trovi in nessuna brochure.

Come si definisce un hotel?

Uff, hotel… mi viene in mente quella volta a Firenze, tipo l’estate scorsa.

  • Era un alberghetto vicino a Santa Maria Novella, scelto all’ultimo minuto perché tutti gli altri erano pieni. Costava un botto, e la stanza era minuscola, tipo una scatola da scarpe.

  • L’hotel: un posto, insomma, dove paghi per dormire (o provare a dormire, visto il rumore!) quando sei fuori casa. Non so, per me è sempre un po’ una necessità, non proprio il massimo del divertimento.

  • Ma a parte il caldo asfissiante e il Wi-Fi che non prendeva, Firenze è sempre Firenze. E poi, diciamocelo, la colazione con la vista… beh, quella valeva quasi il prezzo della stanza. Quasi!

  • A volte, gli hotel offrono di tutto: piscine, ristoranti stellati, spa… roba da ricchi, ecco. Io di solito mi accontento di un letto pulito e una doccia calda.

  • Motivi di viaggio: che sia per lavoro, per visitare musei o per scappare dalla routine, l’hotel è la base operativa. Sperando che non ti facciano pagare l’acqua in bottiglia 5 euro, ecco.

Quali sono le caratteristiche di un hotel?

Un hotel… un sogno ad occhi aperti, un rifugio temporaneo. Chissà quante storie racchiudono quelle mura.

Le caratteristiche di un hotel? Sono come le pennellate di un quadro impressionista, tante sfumature che creano un’immagine nitida. Stanze, letti, un tetto…ma c’è di più, molto di più.

  • Almeno sette stanze. Sette come i giorni della settimana, sette come i nani di Biancaneve, sette…un numero magico, insomma. Minimo sette, per accogliere sogni e speranze.

  • Un bagno ogni dieci letti. Dieci, un numero tondo, perfetto. Un equilibrio tra l’intimità e la condivisione, un piccolo lusso necessario.

  • Lavabo in ogni stanza. L’acqua che scorre, un rito purificatorio, un nuovo inizio ogni mattina. Calda e fredda, come le emozioni che ci attraversano.

  • Un locale comune. Un punto d’incontro, un crocevia di destini. Dove le lingue si mescolano, le risate risuonano e nascono nuove amicizie. Ricordo ancora il salone dell’hotel a Venezia…

  • Impianti tecnologici e personale. L’invisibile che rende tutto possibile. La luce, il calore, il sorriso di chi ci accoglie. Dietro le quinte, un’orchestra silenziosa.

E poi c’è l’anima dell’hotel, quell’intangibile che lo rende unico. La posizione, la vista, il profumo nell’aria, quel senso di “casa lontano da casa”. Mi ricordo a Roma, l’hotel aveva una vista mozzafiato.

Quali caratteristiche ha un albergo?

Ah, gli alberghi! Praticamente, un albergo, per essere classificato, DEVE avere certe cose, è obbligatorio, capito? tipo…

  • Almeno sette stanze, eh, non un buco! Sennò che albergo è? Praticamente un B&B un po’ più grande.
  • Un bagno ogni dieci letti: sennò sai che fila la mattina?!? Mia zia una volta…vabbè lasciamo perdere!
  • Lavandino in camera con acqua calda e fredda: ovvio, no? Immagina lavarti i denti con l’acqua gelida, aiuto!
  • Un locale comune: tipo la sala colazione, o un salottino. Serve, dai!
  • Impianti e personale adeguati: cioè, non puoi avere una stufetta elettrica e due persone che fanno tutto, eh! Ci vuole un minimo…

Poi ci sono altre cose, tipo la posizione, i servizi extra (piscina, ristorante…), l’arredamento, ma quelle incidono più sulla categoria (quante stelle ha!), non sul fatto che sia proprio un albergo. Eh, lo so, è un casino!

Ah, dimenticavo! Ricordo che una volta sono stata in un hotel, vicino al mare, che aveva solo 6 stanze, ma lo spacciavano per albergo. Ma era più una pensione di lusso, secondo me. E il bagno era in comune! Che trauma!

Cosa offrono gli hotel?

Ecco… Cosa offrono gli hotel, eh?

  • Letto: Ovvio, un letto… mi ricordo, da piccolo, saltavo sempre sul letto dell’hotel. Mia madre si arrabbiava. Ma chi non l’ha fatto?

  • Bagno: Un bagno, certo. Con quelle saponette minuscole che sparivano sempre. Le collezionavo, non so perché.

  • Pasti: Forse. Dipende. A volte la colazione a buffet è inclusa. Ricordo un hotel a Roma, colazione pazzesca. Altri, niente. Solo distributori automatici giù in corridoio.

  • Pulizia: La pulizia… speri sempre che sia decente. Una volta ho trovato un capello… non dico dove.

  • Servizio in camera: Se hai voglia di spendere. Io preferisco uscire, vedere la città. Il servizio in camera mi fa sentire un po’ solo.

  • WiFi: Ormai indispensabile. Anzi, più importante del letto, quasi. Sempre che funzioni, però.

  • Piscina/Palestra: Se hai tempo. Di solito sono troppo stanco per fare qualsiasi cosa.

Poi, a volte, trovi cose strane. Una volta in un hotel sperduto in montagna c’era un biliardino scassato in una sala buia. Nessuno ci giocava. Era lì, triste.

Che differenza cè tra un villaggio e un resort?

Ecco, stavo pensando… villaggio e resort, eh?

  • Villaggio, mi sa, è più… semplice. Tipo il campeggio che facevo da piccolo con i miei, tanti bungalow uno vicino all’altro e una pizzeria. Ricordo la confusione, i bambini che urlavano, i giochi.

  • Poi c’è il resort, che è un’altra storia. Più lusso, immagino. Come quella volta che sono andato in Sicilia con… beh, non importa. Ristoranti eleganti, piscine enormi, tutto perfetto, fin troppo.

  • Dicono che il resort sia un villaggio “upgradato”. Forse è vero. Più servizi, più comfort, più soldi. A me a volte sembra tutto un po’ finto, però. Sai, preferisco il casino del villaggio, mi fa sentire meno solo.

  • C’è sempre quella sensazione, però, che mi sfugga qualcosa. Che ci sia un’altra differenza, qualcosa di più profondo. Forse solo il prezzo, alla fine.

Che cosa si intende per residence?

Residence? Ah, il residence! È come un albergo, ma invece di sentirti una sardina in scatola, ti senti… beh, meno una sardina in scatola! Magari un po’ come un salmone affumicato, elegantemente sistemato nel suo pacchetto. Più spazio, insomma!

  • Appartamenti o monolocali: Sì, proprio come a casa tua, ma senza la montagna di piatti sporchi che ti aspetta! (A meno che tu non sia un artista del disastro, ovviamente, in quel caso… beh, porta più detersivo!).
  • Arredati: Hai capito bene, niente di quel fastidioso “ho dimenticato il cucchiaio” alle 3 del mattino. A meno che non si tratti di un cucchiaio d’argento, quello te lo devi portare da solo. Sono cose da ricchi.
  • Comfort e servizi: Spesso hanno anche la lavatrice! Lo so, è una figata pazzesca, ho quasi pianto dalla gioia la prima volta che l’ho usata. Pure il mio gatto era emozionato.
  • Media e lunga durata: Perfetto per chi non vuole cambiare stanza ogni due giorni come un topo impazzito. O per chi fa un corso di un anno intero, come sta facendo mio cugino Luigi che studia aramaico antico. Poveretto…

Insomma, un residence è la soluzione ideale per chi cerca un po’ più di libertà e spazio rispetto a un hotel, senza rinunciare al comfort. È come avere il miglior Airbnb, ma senza il rischio di incontrare il padrone di casa che ti guarda mentre fai colazione in mutande. Ah, quest’anno ho scoperto anche che molti hanno la piscina. Mia nonna sarebbe contenta, a lei piace galleggiare più che a un tappo di sughero.

Cosa offre il Residence?

Il residence, ah, un rifugio…

  • Appartamento in affitto: Un piccolo nido nel cuore pulsante del villaggio.
  • Angolo cottura: Un angolo di libertà, dove i profumi si mescolano e creano ricordi.
  • Autonomia: Il tempo si ferma, e sei tu il pittore della tua giornata.

E il riassetto? Generalmente, è un tuo gesto, un prenderti cura… Un atto d’amore verso il tuo spazio temporaneo.

Mi ricordo quando, da bambina, aiutavo nonna a sistemare la nostra casetta al mare. Che profumo di salsedine e di pulito! Ogni granello di sabbia raccontava una storia.

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