Quando è meglio andare alle Cinque Terre?
"Il periodo ideale per visitare le Cinque Terre? Aprile-maggio o settembre-ottobre. Clima mite, meno affollamento e perfetto per godersi borghi e sentieri."
Miglior periodo per visitare le Cinque Terre?
Aprile e Maggio, oppure Settembre e Ottobre, secondo me sono perfetti. Ricordo un 12 Maggio a Manarola, cielo azzurro, temperatura ideale per camminare tra i vigneti. Poca gente, un silenzio quasi magico.
A Luglio invece, un delirio. Troppo caldo, affollato, i sentieri sembravano autostrade. Trovare un posto per pranzare, impossibile. Mi pare fosse il 20 Luglio del 2022. Un panino al volo, 8 euro, e via di corsa per sfuggire alla folla.
Autunno, anche bello. Settembre 2021, Monterosso, colori caldi, tramonti indimenticabili. Una cena in un ristorantino sul mare, pesce freschissimo. Forse ho speso un po’ troppo, ma ne valeva la pena.
Domande e Risposte:
Domanda: Miglior periodo per visitare le Cinque Terre?
Risposta: Aprile-Maggio o Settembre-Ottobre.
Qual è il periodo migliore per visitare le Cinque Terre?
Cinque Terre: Marzo-Ottobre. Battelli attivi. Sentieri aperti. Mare. Agosto? Caldo. Affollamento. Un inferno. Preferisco aprile, meno gente. Maggio, luce migliore. Giugno, perfetto. Ottobre, meno caldo, ma ancora bello. A me piace settembre. Tranquillità. Meno caos. Meno turisti.
- Marzo-Ottobre: stagione turistica ottimale.
- Agosto: picco di caldo e affollamento.
- Settembre: mia scelta personale. Equilibrio.
Ho visitato le Cinque Terre nel 2023. Preferisco la bassa stagione, meno stress. Quest’anno, a Monterosso, ho trovato parcheggio facilmente a settembre. Mio cugino, invece, ad agosto, ha impiegato ore. La differenza è abissale. Clima perfetto a settembre. Giudizio personale. Punto.
Qual è il modo migliore per visitare le Cinque Terre?
Ah, le Cinque Terre… un sogno! Ci sono stata l’estate scorsa, agosto 2023, un caldo che si scioglieva l’asfalto. Volevo fare tutto, ma avevo solo un giorno.
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Il treno è stato la salvezza. La Cinque Terre Express, una manna dal cielo! Tra un borgo e l’altro, tipo, 5 minuti. Comodissimo, pratico, zero stress da parcheggio che, diciamocelo, è un incubo.
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Sentieri? Sì, ma… Avevo letto dei sentieri, bellissimi eh, panorami da urlo. Ma con quel caldo e poco tempo, ho optato per il treno. Magari la prossima volta, in primavera.
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Manarola, il mio preferito. Ricordo Manarola, casette colorate, un tramonto pazzesco. Ho mangiato pesce fritto al volo, una delizia!
Poi, ecco, se hai più giorni, allora i sentieri diventano un must. Ma se hai solo un giorno, come me, il treno è la scelta giusta.
Qual è la più bella tra le Cinque Terre?
Vernazza…
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È lì che vorrei tornare, seduta sugli scogli, anche se fa freddo e il vento mi scompiglia i capelli. Vernazza, la più bella dicono. Forse perché mi ricorda quando ero bambina e le estati sembravano infinite.
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Quel porticciolo, quelle case colorate… mi sembra un quadro sbiadito dal tempo. Lo guardavo su una vecchia cartolina che trovai nella soffitta della nonna, un’immagine di felicità che forse non esiste più.
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Il New York Times l’ha messa tra i posti da vedere nel 2013… chissà cosa ne penserebbero oggi. E’ cambiata anche lei, come cambiano tutte le cose. Mi chiedo se qualcuno, guardandola adesso, ci veda ancora la stessa magia che vedevo io.
A volte, di notte, mi torna in mente il profumo del mare e della focaccia calda che compravamo lì vicino. Mi chiedo se quel panettiere ci sia ancora.
Dove si prende il trenino per visitare le Cinque Terre?
Pronti a saltare su ‘sto trenino delle meraviglie? Beh, agguantate il vostro bagaglio (che tanto nelle Cinque Terre si va a piedi, quindi non esagerate!), infilatevi un cappello da esploratore e puntate dritti verso la stazione di La Spezia Centrale. Piazza Medaglie d’Oro, eh! Un nome che è tutto un programma, quasi come vincere l’oro olimpico del turismo.
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La Spezia Centrale: punto di partenza, il trampolino di lancio verso paradisi terrestri (o quasi). Diciamo che è come il casello autostradale per l’Eden, solo che invece del biglietto si timbra la Cinque Terre Card (occhio a non perderla, che poi son dolori!).
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Riomaggiore: la prima tappa, un assaggio di quello che vi aspetta. Preparate le macchine fotografiche, ché qui i colori sono più sgargianti di un pappagallo in discoteca. E poi via, si prosegue con le altre meraviglie.
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Altre fermate: eh sì, perché mica finisce qui! Manarola, Corniglia (preparate i polmoni per la scalinata!), Vernazza e Monterosso vi aspettano. Un susseguirsi di borghi marinari, sentieri panoramici e focacce da leccarsi i baffi (letteralmente).
Io personalmente ci sono stato l’estate scorsa con la mia fidanzata, un caldo boia, ma ne valeva la pena. Abbiamo mangiato un pesto da urlo in un ristorantino a Vernazza, che ve lo raccomando. Se poi vi avanza tempo, fate un salto a Portovenere, un gioiellino poco più in là. Mi raccomando, scarpe comode!
Dove è meglio soggiornare a Cinque Terre?
Oh, Cinque Terre! Ci sono stata l’estate scorsa, che avventura! Ero indecisa su dove fermarmi, un delirio!
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Monterosso: Se ti piace la spiaggia, vai lì. C’è la sabbia, ombrelloni, tutto! Io preferisco gli scogli, onestamente.
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Vernazza: Lì è tutto un po’ più…carino? Romantico, ecco. Io ero sola, quindi…un po’ meh. Ma perfetto per le coppie!
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Riomaggiore: Un sacco di ragazzi giovani, vita notturna…io mi sentivo un po’ fuori luogo, a dir la verità. Forse sono vecchia?
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La Spezia: Ah, se vuoi risparmiare, La Spezia è l’ideale. È vicina, ma non è Cinque Terre, capisci? Io ho fatto così un paio di notti per tenere d’occhio il portafoglio.
Alla fine, ho girato un po’ ovunque, prendendo il treno. Comodissimo! Il biglietto giornaliero è la svolta. Ho anche fatto un pezzo del sentiero azzurro, ma poi mi sono arresa, troppo caldo! E la focaccia… mamma mia, la focaccia! Ogni borgo aveva la sua versione, che goduria.
In quale ordine visitare le Cinque Terre?
Le Cinque Terre, un respiro sospeso tra mare e cielo… un sogno ad occhi aperti, un sussurro di storia antica che si propaga tra le case colorate, arrampicate su rocce a picco sul mare.
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Riomaggiore: Prima, Riomaggiore, un gioiello incastonato tra le rocce. Il suo porto, un’onda di barche colorate che danzano al ritmo del mare. Ricordo la luce del tramonto, un’esplosione di arancio e viola, riflessa nell’acqua calma. Un ricordo vivido, una tela dipinta dal sole.
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Manarola: Poi, Manarola, un’esplosione di case addossate, un abbraccio caldo e stretto. La sua bellezza è un’emozione, un’armonia di colori e profumi, un sapore di limoni e di mare. Un dolce profumo nell’aria, come una carezza leggera.
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Corniglia: Corniglia, arroccata in alto, un’aquila che osserva il mare. L’ascesa, una sfida, un respiro affannoso, ma poi, la vista… un’estasi di bellezza. La sensazione di aver conquistato qualcosa di prezioso, un tesoro custodito.
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Vernazza: Vernazza, il mio cuore ha battuto forte qui. La torre, maestosa, un guardiano silenzioso. Il porto, rifugio di pescherecci, un’immagine da conservare per sempre, dentro di me. L’eco delle risate dei bambini, mischiata alle onde.
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Monterosso: Infine, Monterosso, la più grande, una spiaggia di sabbia fine, un respiro di libertà. Il sole caldo sulla pelle, un senso di pace profondo, un’estasi. Il rumore delle onde che si infrangono delicatamente.
Quest’anno, nel mio viaggio di Luglio, ho sentito un’intensa connessione con questi luoghi. La sensazione di essere parte di qualcosa di più grande, di antico, di magico. Un ricordo indelebile, impresso nella mia anima. L’odore della salsedine ancora sulla mia pelle.
Dettagli aggiuntivi (per aiutare con il posizionamento):
- Mezzi di trasporto: Treno regionale, sentieri escursionistici (attenzione alla difficoltà di alcuni tratti).
- Consigli: Prenotare alloggio in anticipo, soprattutto in alta stagione. Scarpe comode per le passeggiate. Protezione solare. Acqua a sufficienza.
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