Quando inizia a fare freddo a Firenze?
Firenze: l'autunno inoltrato porta il fresco. Ottobre segna l'inizio del calo termico, con minime sotto i 10°C. Novembre e dicembre, veri mesi invernali, con gelate frequenti e massime intorno ai 12°C. Neve rara in città, ma possibile sulle colline. Il vento e l'umidità accentuano la sensazione di freddo.
Quando inizia linverno a Firenze?
Uff, l’inverno a Firenze… diciamo che sento proprio il cambio di stagione da ottobre. La mattina, quando vado a prendere il caffè da Ditta Artigianale in via de Neri, mi serve già la sciarpa, non scherzo.
Poi, novembre e dicembre, brrr! Mi ricordo un Natale di qualche anno fa, forse 2018, che c’era un’aria tagliente, di quelle che ti entra nelle ossa. La mia amica Giulia si era presa un’influenza tremenda.
Neve a Firenze? Mah, capita raramente in centro. Però, se fai un giro a Fiesole o sulle colline intorno, magari una spruzzata la trovi. Credo costi intorno 1.50€ un caffé da Ditta Artigianale.
Comunque, il freddo fiorentino è strano, dipende tanto dall’umidità. A volte ti sembra di morire, anche se ci sono “solo” 8 gradi.
Domanda: Quando inizia l’inverno a Firenze?
Risposta: Le temperature diminuiscono da ottobre. Freddo e gelate tra novembre e dicembre. Neve rara in città, più frequente in collina.
Comè linverno a Firenze?
Quest’inverno a Firenze? Un disastro! Pioggia, pioggia, pioggia! A dirotto, da novembre a marzo, sembrava non finisse mai. Ricordo quel 24 dicembre, ero a casa dei miei, Oltrarno, e la pioggia batteva contro i vetri come se volesse sfondarli. Un freddo cane, nonostante il camino acceso a palla.
Avevo le dita congelate mentre cercavo di accendere le lucine sull’albero. Mamma brontolava perché la torta non lievitava bene, colpa dell’umidità, diceva. Papà, invece, se ne stava rannicchiato sul divano, con il suo maglione di lana a collo alto, bevendo un vin brulé che sapeva più di cannella che di vino.
Poi, un paio di settimane dopo, ricordo una mattina che mi sono svegliata e ho trovato il giardino ghiacciato. Un velo di brina su tutto, anche sulle foglie di alloro del vaso sul balcone. Un’immagine quasi irreale, perché a Firenze non si vede spesso neve, figuriamoci ghiaccio!
- Piogge torrenziali, soprattutto da Novembre a Marzo.
- Temperature sotto zero, soprattutto nelle zone fuori città.
- Gelo frequente, anche se non tutti gli inverni.
- Umidità elevata che influisce sulla vita quotidiana.
- Esperienza personale del Natale 2023, caratterizzato da pioggia e freddo intenso.
Quest’anno, diciamo che l’inverno fiorentino è stato parecchio rigido! Anche se non è nevicato praticamente mai, il freddo umido si è fatto sentire parecchio, un freddo che ti entra nelle ossa. Non so come sarà quest’anno, però….
Come vestirsi a ottobre a Firenze?
Ottobre a Firenze. Strati. Punto.
- Maglietta. Cotone. Preferibilmente nera. Una mia fissazione.
- Trench. Beige. Classico, no? Odi gli eccessi.
- Maglione. Lana. Grigio scuro. Deprimente, ma caldo. A volte la tristezza è comoda.
A Firenze, l’eleganza è una gabbia dorata. Vestirsi a strati è una strategia di sopravvivenza. Non un’arte.
La mia giacca di pelle? Lasciala a casa. Troppo. Anche questo è un consiglio, mica una confidenza.
- Sciarpa. Se tira vento. Preferisco il silenzio del collo nudo, ma a volte il vento è una bestia.
Calze di lana. Scarpe comode. Priorità. L’estetica è secondaria. Anche la vita lo è, in fondo.
Preferisco il nero. Sembra una questione di principio. Ma è solo un colore. Come la vita, del resto.
Aggiornamento 2023: Le temperature autunnali a Firenze sono state inusualmente miti. Ma la regola degli strati rimane. Immutabile. Come la morte.
Qual è il miglior periodo per andare a Firenze?
Firenze… il periodo migliore… forse è quando il sole scalda di più. Maggio, giugno, luglio… settembre pure. Ricordo le serate, i tavolini fuori, un bicchiere di vino. Sembra tutto più leggero, anche se… anche se poi torna l’inverno, no?
- Maggio-settembre: clima mite, festival, vita all’aperto.
- Alta stagione: da metà maggio a luglio, poi settembre. Più gente, certo, ma più vita. Boh.
Poi penso… forse non c’è un “migliore”. Dipende cosa cerchi. Io una volta ci sono stato a novembre, pioveva sempre. Però il silenzio… la città quasi solo per me. Sembrava un dipinto sbiadito.
Cosa mettere in valigia di inverno?
Amico, preparati a sembrare l’omino Michelin, ma caldo come un forno a legna! Ecco cosa ti serve per sopravvivere all’inverno siberiano (o quasi):
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Intimo termico: Tipo seconda pelle, ma senza superpoteri. Fondamentale per non trasformarti in un ghiacciolo ambulante. Io personalmente preferisco quelli in lana merino, mi sento un po’ pecora, ma felice.
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Pile a volontà: Pantaloni e maglioni di pile, possibilmente in colori improbabili. Più pile indossi, più sembri un tenero orsacchiotto. E poi, sono morbidissimi! L’anno scorso ne ho trovato uno viola shocking, un amore a prima vista.
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Pantaloni da neve: Impermeabili e tecnici, perfetti per rotolarsi nella neve fresca (o per cadere sul ghiaccio, dipende dalle tue capacità). Io li uso anche per andare a fare la spesa, mi sento un esploratore artico.
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Giacca a prova di bufera: Calda, impermeabile, con cappuccio. Se ha anche il pelo finto intorno al cappuccio, ancora meglio. Sembrerai uno yeti, ma almeno starai al caldo. Quest’anno ne ho presa una arancione fluo, per non perdermi nelle bufere di neve.
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Calzini supercaldi: Lana o cashmere, possibilmente con renne o fiocchi di neve disegnati sopra. Ricorda, piedi caldi, cuore contento. Io ne metto sempre due paia, non si sa mai.
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Guanti anti-gelo: Impermeabili e caldi, possibilmente con touchscreen per usare il telefono senza congelarti le dita. Una volta ho perso un guanto e ho passato una settimana con una mano a forma di artiglio. Trauma.
Ah, quasi dimenticavo! Oltre a questo, ricordati: berretto di lana (possibilmente con pon pon), sciarpa infinita (per fare tre giri intorno al collo), crema idratante (perché il freddo secca la pelle), balsamo labbra (altrimenti si spaccano), occhiali da sole (la neve riflette la luce e acceca), e una buona dose di pazienza (perché l’inverno è lungo). E una fiaschetta di grappa, per le emergenze. Io la porto sempre con me, non si sa mai.
Cosa vedere a Firenze a novembre?
Novembre a Firenze… aria frizzante, il profumo delle caldarroste che si mescola a quello delle foglie bagnate. Un velo di nebbia leggera che avvolge i palazzi, rendendoli ancora più misteriosi. Il tempo rallenta, si dilata, come in un sogno.
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Note al Museo: Musica che risuona negli antichi palazzi, vibrazioni che attraversano i secoli. Un dialogo tra passato e presente, un’eco che si perde nelle sale affrescate. Ricordo un concerto di pianoforte a Palazzo Pitti, anni fa, l’emozione era palpabile, la musica sembrava sospesa nell’aria.
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Fiera del Tartufo di San Miniato: Il profumo intenso del tartufo, terra e mistero. Un’esperienza sensoriale, un viaggio nel gusto. Da bambina andavo con mio nonno, ricordo ancora l’odore pungente che impregnava le strade.
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Passeggiare lungo l’Arno: Il fiume che scorre lento, riflettendo le luci della città. I ponti antichi, silenziosi testimoni del tempo. Un pomeriggio di novembre, seduta sulle sponde, guardavo le foglie portate via dalla corrente. Un senso di pace, di malinconica bellezza.
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Visitare i musei: Uffizi, Accademia, Palazzo Pitti… capolavori che prendono vita nella luce soffusa di novembre. La folla diminuisce, si può assaporare l’arte con più calma, perdendosi nei dettagli.
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Cioccolata calda in Piazza della Signoria: Il calore della cioccolata che scalda le mani, lo sguardo che si perde nella maestosità della piazza. Un momento di dolcezza, un rifugio dal freddo.
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Esplorare le chiese: Santa Maria Novella, Santa Croce, il Duomo… l’architettura gotica che si staglia contro il cielo grigio. Il silenzio delle navate, interrotto solo dal fruscio delle preghiere.
Altri spunti per vivere Firenze a novembre:
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Corsi di cucina: Imparare l’arte culinaria toscana, i segreti delle ricette tradizionali.
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Shopping nelle botteghe artigiane: Scoprendo i tesori nascosti dell’Oltrarno, tra ceramiche, pellami e gioielli.
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Degustazioni di vino: Assaporando i migliori vini toscani, in un’enoteca o in una cantina storica.
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Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: Assistere a un’opera o a un concerto, immergendosi nella magia della musica.
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Escursioni nelle colline fiorentine: Alla scoperta di paesaggi mozzafiato, tra vigneti e oliveti. Ricordo un tramonto autunnale, i colori caldi che si riflettevano sulle colline. Un’immagine che porto ancora nel cuore.
Quali sono le feste in Toscana?
Calcio Storico… Giugno… Firenze. A me piace più la Giostra del Saracino, ad Arezzo. Giugno e settembre, due occasioni! Ci sono stata l’anno scorso a settembre, con mia zia Emilia, quella fissata con i cavalli. Quest’anno magari a giugno. Chissà se trovo qualcuno che mi ci porta.
Palio di Siena… luglio e agosto. Troppa gente. Però i cavalli son belli. Ricordo una volta, da piccola, che mio padre mi ci portò. Ero tutta eccitata! Persino la nonna voleva venire, ma poi ha avuto l’influenza, poverina. Quest’anno vado con Sara, abbiamo già prenotato l’albergo vicino a Piazza del Campo. Che bello!
Prato… la Cintola della Vergine a settembre. Mai stata. Forse interessante. Mmm. Boh, non mi ispira tanto. Meglio il mare. Viareggio a febbraio, per il Carnevale. Ci andavo sempre con i miei quando ero piccola. I carri sono enormi! Che bei ricordi… anche se a volte faceva freddissimo. Ricordo un anno in particolare, il 2018 mi pare, che pioveva a dirotto e avevamo dimenticato gli ombrelli. Mamma mia che disastro!
Scoppio del Carro. Pasqua. Firenze. Quest’anno niente, ho già un impegno con i miei cugini a Pisa. Andiamo a fare un pic nic sulle mura. Speriamo faccia bel tempo!
- Calcio Storico Fiorentino (Firenze): Giugno.
- Giostra del Saracino (Arezzo): Giugno e Settembre.
- Palio di Siena (Siena): Luglio e Agosto.
- Esposizione della Cintola della Vergine (Prato): Settembre.
- Carnevale di Viareggio (Viareggio): Febbraio.
- Scoppio del Carro (Firenze): Pasqua (Marzo/Aprile).
Ho dimenticato qualcosa? Ah sì, la Luminara di San Ranieri a Pisa. Bellissima, tutta la città illuminata. È il 16 Giugno. Devo assolutamente ricordarmelo. Magari ci vado dopo il pic nic di Pasqua, tanto sono già lì vicino. Sì, ottima idea!
Come sono gli inverni a Firenze?
Sai, Firenze d’inverno… è un po’ un mistero. Piove tanto, a volte a dirotto, una pioggia fine che ti entra nelle ossa. Ricordo un inverno, quello del 2023, passato quasi tutto così, sotto un cielo grigio e pesante. Quasi mi sembrava di soffocare.
In città, il freddo non è micidiale, diciamo tollerabile. Ma appena esci, verso Fiesole per esempio, è un’altra storia. Già a San Miniato al Monte, quest’anno, ho trovato il ghiaccio sulla macchina. Non è un gelo costante, eh, ma quei 35 giorni di gelo, si sentono tutti. Un vero pugno nello stomaco.
Quest’anno, poi, mi pare che la cosa più fastidiosa sia stata l’umidità. Un freddo umido, che ti penetra fino alle ossa. Non è solo il freddo, capisci? È quella sensazione di pesantezza, di stanchezza che ti lascia addosso. E poi il vento, un vento che ti taglia la faccia.
- Piogge frequenti.
- Temperature sotto zero fuori città.
- Gelo per circa 35 giorni (dati 2023).
- Umidità elevata.
- Vento tagliente.
Quest’inverno, poi, ho passato molto tempo a casa mia a ridosso del fiume Arno, e l’umidità era veramente insopportabile. Quasi sentivo la casa respirare l’umidità del fiume. Ricordi quelle giornate grigie, uggiose, senza un raggio di sole? Un’atmosfera quasi surreale. Insomma, un inverno mite, sì, ma anche imprevedibile e a tratti davvero pesante. Come una coperta troppo pesante di notte, non ti lascia respirare.
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