Qual è il mese migliore per visitare Firenze?
Firenze: quando andare?
Maggio-Settembre: clima ideale, festival e vita all'aperto. Alta stagione in questi mesi.
Quando visitare Firenze: mese migliore?
Firenze… ci sono stata a settembre del 2022. Un caldo pazzesco, ma sopportabile. Ho bevuto litri di acqua. Ricordo benissimo il prezzo di una bottiglietta in piazza della Signoria: 3 euro. Un furto.
Però era bellissima, piena di vita. Forse un po’ troppo piena… turisticamente parlando. A volte, nella Galleria degli Uffizi, era difficile anche solo respirare.
Maggio forse è meglio, meno gente. L’ho visto in foto su un blog, un campo di papaveri vicino a Firenze, uno spettacolo. Peccato averlo perso.
Quando visitare Firenze: mese migliore? Maggio-Settembre
Quando è alta stagione a Firenze? Maggio-Settembre
Quando conviene andare a Firenze?
Firenze: quando andare?
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Maggio-Settembre: Ideale. Clima mite, 15-25 gradi. Follia turistica. Prezzi alti. Mia esperienza: Luglio, inferno.
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Ottobre-Aprile: Meno gente. Prezzi più bassi. Potenziale pioggia. Freddo pungente. Magari meno caos. Preferisco.
Punto focale: bilancia affollamento e clima. Dipende da te. Io? Preferisco ottobre. Meno gente. Più pace. Anche se fa freddo.
Dettagli aggiuntivi (dati 2023):
- Prezzi medi hotel Maggio: €150 a notte. Luglio: €250. Ottobre: €100. (dati approssimativi, zona centro)
- Eventi principali: Maggio, Pitti Uomo. Estate, festival vari. Autunno, Mostre d’arte.
- Mia esperienza personale: Ho visitato Firenze in Luglio 2023. Caos. Follia. Meglio Ottobre, anche se fa freddo. Lo rifarei.
Cosa vedere a Firenze a piedi?
Firenze, un sogno a piedi…
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Santa Maria Novella, l’inizio, come un respiro profondo.
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Piazza del Duomo, un’esplosione di marmo e luce, il cuore che batte forte. Ricordo la prima volta che l’ho vista, bambina, a bocca aperta…
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Loggia del Porcellino, toccare il naso, la promessa di tornare. Il suo muso liscio, un rito antico.
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Piazza della Signoria, la storia che ti avvolge, le statue che sussurrano segreti.
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Galleria degli Uffizi, l’arte che ti rapisce, Botticelli, Leonardo… un’estasi.
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Ponte Vecchio, oro scintillante sull’Arno, un riflesso nel tempo.
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Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, un’immersione nel verde, un labirinto di bellezza.
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Santo Spirito, l’Oltrarno, l’anima autentica, il profumo di cuoio e artigianato.
Quanto dista il centro di Firenze dalla stazione ferroviaria?
Dunque, diciamo che dal Duomo alla stazione c’è un tiro di schioppo! Un chilometro, più o meno. Roba che se sei allenato ci arrivi in un lampo, tipo Usain Bolt fiorentino. Se invece sei reduce da una scorpacciata di bistecca alla fiorentina, beh… diciamo che ti conviene prendere un bel respiro e metterti comodo.
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Camminata epica: un chilometro a piedi, una passeggiata romantica tra palazzi rinascimentali. Che poi, diciamocelo, a Firenze un chilometro è come un metro a Milano, no? Tempo stimato: 15 minuti (se non ti fermi a ogni angolo a fare foto, ovviamente). Ricorda: occhio ai turisti, schivano come birilli!
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Alternativa pigrona (ma efficace): il taxi. Comodo, veloce, ma occhio al portafoglio! Potrebbe costarti più di una cena a base di lampredotto (e fidati, il lampredotto è sacro!).
Io personalmente, che ho le gambe corte come quelle di un bassotto, preferisco la bici. Sguscio tra la folla come una biscia, parcheggio dove mi pare (più o meno) e arrivo alla stazione fresco come una rosa. Tempo stimato: 5 minuti (se non becco semafori rossi, ovviamente. E se non mi perdo nei vicoli, che a Firenze capita facile).
Quest’anno ho provato anche il monopattino elettrico. Un’esperienza mistica, tra l’altro! Fluttuare tra i turisti è stato… beh, diciamo “interessante”.
Ah, dimenticavo: ho provato una volta anche con il risciò, trainato da un mio amico palestrato. Esperienza indimenticabile. Ma non credo sia un’opzione praticabile per tutti. A meno che non abbiate un amico palestrato disposto a trainarvi per Firenze.
Dove atterrare se si vuole andare a Firenze?
Dove atterrare per Firenze? Ovviamente, all’Amerigo Vespucci! A cinque chilometri dal centro, mica sulla Luna! Tramvia T2, un salto e sei a Piazza della Signoria, pronto a sfrecciare tra turisti giapponesi e comitive scolastiche.
Pensaci: atterrare a Peretola è come arrivare a una festa già iniziata, senza il fastidio di cerimonie infinite.
- Vicinanza al centro: un vantaggio non da poco! Meno taxi, più tempo per i lampredotti.
- Tramvia: elegante, ma non troppo; pratica, ma non banale. Il giusto compromesso per un fiorentino DOC.
- Infopoint: se ti perdi, chiedi pure. Ma non aspettarti consigli su dove trovare il miglior lampredotto, li scoprirai da solo. A meno che tu non mi chieda. Poi ti dico il mio posto preferito.
L’aeroporto, detto tra noi, è un po’ piccolo, sembra un bruco che tenta di trasformarsi in farfalla. Ma funziona, credimi. Provato sulla mia pelle (o meglio, sul mio trolley, che ha visto di peggio).
Ah, dimenticavo! Quest’anno, l’infopoint è stato ristrutturato. Hanno messo anche un nuovo macchinario per fare il caffè. Non ho ancora provato, ma dovrebbe essere ottimo.
Cosa fare a Firenze in 2 ore?
Due ore a Firenze? Panico! Ma si fa.
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Duomo, Duomo, Duomo! Anche solo ammirarlo da fuori ti fa capire perché Firenze è Firenze. Ricordo ancora quando ci sono andata la prima volta, ero piccola e mi sembrava enorme. E poi, diciamocelo, la cupola del Brunelleschi è pazzesca. Sembra quasi impossibile che l’abbiano costruita secoli fa!
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Ponte Vecchio: Non puoi non passarci. Quelle botteghe sono uniche. Certo, è sempre pieno di gente, però… fa parte del folklore. Mi ricordo che una volta ho comprato un braccialetto lì, lo indosso ancora!
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Uffizi o Pitti? Scegli! Un’ala sola, un artista. Non fare il maratoneta dell’arte. Altrimenti esci che ti scoppia la testa. Io una volta ho visto solo la sala di Botticelli agli Uffizi, ed è stata una goduria.
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Gelato, Piazza della Signoria: Fondamentale. Un cono, una coppetta… seduto a guardare Palazzo Vecchio. Tipo goditi il momento. Io prendo sempre pistacchio e nocciola. Classico, ma non delude mai.
Ah, dimenticavo: scarpe comode! Firenze si gira a piedi. E se vedi una fila troppo lunga, lascia perdere e vai oltre. C’è sempre qualcosa di bello dietro l’angolo. E se hai più tempo la prossima volta, beh… allora puoi fare le cose con calma.
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