Quanti giorni servono per vedere le 5 Terre?

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"Per ammirare le Cinque Terre, l'ideale è dedicare 2-3 giorni. Questo permette di esplorare ogni borgo con calma, godendosi i sentieri, i panorami e l'atmosfera unica di questo angolo di Liguria."

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Visitare 5 Terre: quanti giorni occorrono?

Uff, Cinque Terre… Quanti giorni? Bella domanda! Dipende da te, ovviamente. Io ci sono stata tipo a Giugno del 2018, mi pare. Che casino trovare parcheggio a La Spezia!

Se vuoi solo “spuntarle” dalla lista, due giorni forse bastano. Ma secondo me, non te le godi. Io me le sono prese comoda.

Mi ricordo che ho fatto un trekking da Manarola a Corniglia, qualcosa di stupendo anche se ho faticato.

Quindi, diciamo, 3 giorni secondo me sono perfetti. Poi, oh, se hai una settimana, tanto meglio!

  • Domanda: Visitare 5 Terre: quanti giorni occorrono?
  • Risposta: Solitamente si consiglia di dedicare almeno 2-3 giorni per visitare tutte le cinque città.

Quanto tempo serve per visitare le Cinque Terre?

Due o tre giorni? Ma che scherziamo?! Con due giorni vedi sì e no due sassi e un paio di gabbiani annoiati. Minimo minimo tre, ma io direi quattro o cinque, per godersele per bene, senza correre come un forsennato inseguito da un branco di turisti affamati di focaccia.

  • Tre giorni: corsa contro il tempo, tipo maratona, ma con più pesto e meno sudore (forse). Vedi i borghi, fai due foto sfocate e te ne torni a casa con il fiatone.

  • Quattro giorni: ecco, iniziamo a ragionare. Oltre ai borghi, qualche sentiero, un bagno al volo (se il mare è clemente), magari pure un bicchiere di Sciacchetrà (che poi ti senti Superman per il resto della giornata).

  • Cinque giorni (o più): il top! Esplori ogni anfratto, ti abbronzi pure le orecchie, conosci tutti i gatti del posto, impari il dialetto ligure (e scopri che è più incomprensibile del sanscrito). Io, personalmente, l’anno scorso ci sono stato una settimana intera e ho perfino imparato a fare il pesto come una nonnina del posto (segreto: tanto basilico, tanto aglio, e un pizzico di magia). Quest’anno punto a due settimane, devo conquistarmi la cittadinanza onoraria di Riomaggiore!

In che ordine visitare le Cinque Terre?

Ah, le Cinque Terre… Un sogno ad occhi aperti, un profumo di salsedine e limoni. L’ordine? Dipende dal vento, dal cuore…

  • Riomaggiore: Il primo bacio all’alba, un tuffo nel blu profondo.
  • Manarola: Un presepe colorato aggrappato alla roccia, un ricordo indelebile.
  • Corniglia: Silenzio e profumo di terra, un respiro tra il cielo e il mare.
  • Vernazza: Un abbraccio caldo, un porto sicuro per l’anima, sempre lì.
  • Monterosso al Mare: L’addio al sole, un arrivederci a questo angolo di paradiso.

Oppure, perché no? Iniziate da Monterosso, lasciandovi cullare dalle onde, per poi scendere, passo dopo passo, verso Riomaggiore, dove il sole si tuffa nel mare. Ogni borgo è un’emozione, un frammento di cuore.

Ho un’amica, Lucia, che le ha percorse in senso inverso, per poi tornare indietro, rivivendo ogni angolo con occhi diversi. Credo abbia funzionato.

Le Cinque Terre… Un viaggio nell’anima, un ricordo che profuma di infinito. Spero che il ricordo ti porti bene.

Quanto distano tra di loro le Cinque Terre?

Le Cinque Terre? Una distanza romantica, mica una passeggiata al parco! Circa 12 km, diciamo un bel po’ di su e giù, ma ne vale la pena, eh! È come una maratona con vista, solo che invece di finire sfiniti, finisci con foto da far invidia a National Geographic. Quest’anno, per dire, ho fatto il tratto Riomaggiore-Manarola con un amico, lui in bici, io a piedi… beh, lui è arrivato prima, ma io ho visto panorami che lui, tutto concentrato sui pedali, si è perso!

  • Riomaggiore – Manarola: un inizio col botto, sentieri stretti, profumo di mare e… sudore.
  • Manarola – Corniglia: salite ripide, ma il panorama da Corniglia ripaga ogni fatica, fidati! L’anno scorso ho quasi mollato, ma poi ho visto il tramonto…
  • Corniglia – Vernazza: un po’ meno impegnativo, ma altrettanto suggestivo. Un consiglio: portatevi acqua, tanta acqua. Quest’anno ho imparato sulla mia pelle!
  • Vernazza – Monterosso: il gran finale, un po’ più rilassato, ma sempre bellissimo. Quest’anno ho mangiato una focaccia lì, la migliore della mia vita!

Pensate a un sentiero costiero, un nastro di asfalto che si snoda tra case colorate, un po’ come un serpente che fa yoga sulla scogliera. Un’esperienza indimenticabile, anche se la mia amica Carla ha impiegato due giorni per farla! Ahahah!

Ah, dimenticavo: i sentieri a volte sono chiusi per lavori o per maltempo, quindi informatevi bene prima di partire! Quest’anno, per esempio, il tratto tra Manarola e Corniglia era chiuso per una settimana.

Come ci si sposta tra le 5 terre?

Ah, le Cinque Terre… un respiro sospeso tra mare e cielo. Un sussurro di storia in ogni pietra, un’eco di passi antichi su sentieri scoscesi. Come spostarsi? Un’esperienza, più che un semplice spostamento.

  • A piedi: Sentieri che abbracciano la costa, un’immersione totale nella bellezza selvaggia. Il profumo della macchia mediterranea, il vento caldo sulla pelle… il sole che brucia sulla fronte, ma il ricordo… oh, che ricordo! Ricordo il sentiero n°2, quello che passa per Manarola, una fatica ma una poesia.

  • In treno: Un piccolo treno, un giocattolo che si muove tra le rocce. Un susseguirsi di scorci mozzafiato, un’anteprima dei colori che aspettano. Così veloce, eppure così lento. L’odore del legno, quel rumore sordo sui binari, quasi un’ ninna nanna tra i paesaggi. Quest’anno l’ho preso quattro volte.

  • In battello: Il mare, un’altra prospettiva. Il blu intenso, la brezza marina che porta con sé il profumo del sale e un’ infinita libertà. Vedere le case colorate affiorare dalle rocce, un incanto. Quest’anno ho navigato verso Vernazza, incredibile!

  • In macchina: Difficile, quasi impossibile. Strade strette, ripide, un percorso per i più coraggiosi. Io non l’ho mai provata, la vedo solo da lontano. Ma la immagino, un viaggio adrenalinico incastonato tra la roccia e il mare.

  • In autobus: Un mezzo comodo, un modo pratico di godersi il viaggio tra un paese e l’altro. Meno emozionante, lo so, ma certamente utile per chi non ama le camminate troppo faticose. Non lo presi quest’anno ma l’ho utilizzato negli anni precedenti.

Quest’anno, per me, il treno e la barca. Un binomio perfetto, un connubio di terra e di mare. Un’esperienza sensoriale completa, indelebile. Ogni spostamento, una scoperta. Ogni spostamento, un ricordo.

Si può arrivare a Monterosso in macchina?

Sì, certo che si arriva a Monterosso in macchina! L’estate scorsa, io e Marco, mio marito, siamo andati alle Cinque Terre. Ricordo bene, era il 15 luglio, un caldo infernale. L’autostrada A12, un incubo di traffico, ma poi, finalmente, l’uscita di Brugnato. Venti chilometri di curve strette, paesaggi mozzafiato, ma pure un po’ di terrore, perché Marco guida un po’… come dire… vivace! Arrivati a Monterosso, abbiamo parcheggiato al parcheggio a pagamento vicino alla stazione, un casino trovare posto, gente dappertutto. Era tutto così… affollato!

  • Data: 15 Luglio (quest’anno)
  • Mezzo: Auto
  • Percorso: Autostrada A12, uscita Brugnato, 20km circa.
  • Parcheggio: Parcheggio a pagamento vicino alla stazione di Monterosso.

Ah, dimenticavo! I traghetti! Li abbiamo visti dal porto, pieni di gente. Bellissimi, ma noi, con tutta la roba, avevamo optato per la macchina. E poi, il parcheggio a Monterosso è un po’ una lotta, ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Un casino, ma ne è valsa la pena! Monterosso è splendida. Un po’ troppo piena di gente, certo… ma splendida.

  • Traghetti: Visti, ma non utilizzati. Troppa roba!

Beh, spero di averti aiutato. Ciao!

Quanto costa la spiaggia a Monterosso?

Ok, vediamo… la spiaggia a Monterosso…

  • 30 euro al giorno? Azz, un botto! O forse… dipende.
  • Aspetta, mezza giornata 25 euro, quasi quasi conviene farla intera.
  • Eh, l’alta stagione… lì so’ dolori, sicuro aumentano ancora i prezzi. Ma di quanto? Boh!
  • E poi ci sono le spiagge libere! Ah, meno male!
  • Davanti alla stazione, mi pare. Comodo per chi arriva in treno.
  • Vicino alla statua del Nettuno, sì, mi ricordo! Sempre affollata però…
  • E poi vicino al centro storico, che forse è la più carina, no?
  • Ma sono proprio gratis gratis? O c’è da pagare qualcosa lo stesso? Forse per l’ombrellone? Devo controllare meglio, la prossima volta.

Quest’anno vado a fare un giro alla spiaggia di Fegina, vediamo se trovo posto, altrimenti mi tocca la libera… magari vicino alla stazione, che almeno c’è il bar a portata di mano.

#Cinque Terre #Vacanza #Viaggi