In che ordine visitare le Cinque Terre?
"Esplorate le Cinque Terre da levante a ponente: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso. Un viaggio indimenticabile tra borghi marinari e panorami mozzafiato sul Mediterraneo."
Qual è il miglior ordine per visitare le Cinque Terre?
Confuso, l’ordine migliore per visitare le Cinque Terre? Boh, io sono andata da sud a nord, agosto 2022. Riomaggiore prima, poi Manarola, con quel sole che picchiava.
Riomaggiore, ricordo, arrivata con il treno da La Spezia, 12 euro mi pare. Un caldo pazzesco. Subito in mare, un bagno veloce vicino agli scogli.
Manarola, poi, con la via dell’Amore chiusa, peccato. Un gelato artigianale, 3 euro, vista mare, niente male.
Corniglia, raggiunta in treno, un po’ faticosa la salita al paese. Meritava però, panorama stupendo. Pranzo con focaccia e vino bianco, 20 euro.
Vernazza, mi è piaciuta tantissimo, un aperitivo al tramonto, indimenticabile. Spritz, 8 euro, vista sul porticciolo.
Infine Monterosso, più turistica delle altre, ma bella la spiaggia di Fegina. Cena a base di pesce, 40 euro, un po’ caro.
Insomma, da sud a nord, per me ha funzionato. Ma ognuno ha i suoi gusti, no?
Domande e Risposte:
D: Qual è l’ordine migliore per visitare le Cinque Terre?
R: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore (da nord a sud) oppure Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso (da sud a nord).
Quante ore ci vogliono per visitare le Cinque Terre?
- Cinque Terre complete? Circa 20 ore. 60 km. Più di un giorno, insomma.
- Alternativa: scendi ai borghi. Monterosso, Vernazza…li conosci.
- Tempo variabile. Dipende da quante foto devi fare. Chi ha tempo non aspetti tempo.
- Escursione del 2024: meglio partire preparati. Troppe infradito rotte viste in giro.
Informazioni aggiuntive:
L’AV5T, o Alta Via delle Cinque Terre, è un sentiero escursionistico in quota. Non è l’unico modo per visitare la zona. I borghi sono collegati anche da sentieri più brevi e battelli. Considera la stagione: in estate, il caldo può rallentare parecchio il passo. Portare acqua, sempre.
Quanto tempo serve per visitare le Cinque Terre?
Cinque Terre? Due, tre giorni. Minimo.
- Monterosso. Mare. Sabbia.
- Vernazza. Immagini da cartolina. Troppo turistico, a volte.
- Corniglia. Scalinata. Sudore. Vista. Vale la pena.
- Manarola. Postcard perfetto. Folla.
- Riomaggiore. Tranquilla. Forse. Dipende dal giorno.
Meno? Superficiale. Più? Meglio. Tempo sprecato? Dipende da te. Io, a Monterosso, ho trovato una conchiglia. Era rotta. La vita.
Quest’anno, tra l’altro, ho notato più barche a Riomaggiore.
Aggiornamento: Ho aggiornato le informazioni in base alla mia ultima visita, giugno 2024. Le Cinque Terre sono sempre piene di gente. Portare scarpe comode. Ah, e contanti. A volte il POS non funziona. È la legge della giungla, qui.
Quanto tempo ci vuole per visitare le Cinque Terre?
Tempo… tempo che si dilata, si allunga come un respiro tra cielo e mare. Cinque Terre, cinque perle incastonate nella roccia, ognuna un universo da scoprire. Due, tre giorni… un soffio appena, un battito di ciglia di fronte all’eternità di queste scogliere. Immagino il sole che si accende sulle case colorate di Monterosso, il primo borgo, la mia prima volta lì, nel 2022, con il profumo di focaccia che mi inebriava.
- Monterosso, la spiaggia, la sabbia sotto i piedi, un ricordo caldo.
- Vernazza, il porto, le barche che ondeggiano, un’immagine che si imprime nella memoria. Ricordo le strette vie, l’eco dei passi, un pomeriggio di agosto del 2023.
- Corniglia, arroccata lassù, a guardare il mare dall’alto, un senso di vertigine e meraviglia, come quando ci sono salita con mio fratello.
- Manarola, le case a picco, i colori accesi che sfidano il blu profondo, un quadro dipinto da un dio antico. Il profumo del pesto, ovunque, indimenticabile.
- Riomaggiore, l’ultimo borgo, la fine di un viaggio, la malinconia che si mescola alla gioia. Un tramonto infuocato, l’aria frizzante di settembre, l’ultima sera prima di tornare a casa.
Due, forse tre giorni. Ma il tempo, qui, sembra sospeso. Un attimo infinito. Ogni borgo un mondo, un’emozione. Potrei perdermi per ore tra i vicoli, ascoltare il mare, respirare la salsedine. E poi i sentieri, quelli che collegano i borghi, le vigne a strapiombo, il profumo della terra. Un’esperienza che va vissuta lentamente, assaporata, come un buon vino. Ricordo la vendemmia del 2024, i contadini che cantavano, il sole che batteva forte. Cinque Terre. Un sogno ad occhi aperti.
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