Quanto ci vuole per fare il giro delle Cinque Terre?

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"Per esplorare a fondo le Cinque Terre a piedi, calcola almeno 20 ore, snodandosi lungo 60 km di sentieri. Un'alternativa più rapida? Raggiungi i borghi via costa, saltando i percorsi montani più lunghi."

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Quanto tempo serve per visitare le Cinque Terre? Itinerario e consigli

Allora, quanto tempo serve per godersi le Cinque Terre? Bella domanda!

Io ci sono stato l’estate scorsa, ad agosto, precisamente. Che casino trovare parcheggio a La Spezia, mannaggia! Comunque, diciamo che se vuoi fare tutti i sentieri, quelli seri, armati di scarpe da trekking e tanta pazienza.

Mi pare di aver letto che fare TUTTO a piedi, intendo proprio ogni singolo sentiero, ti porta via tipo 20 ore. Sessanta chilometri? Mamma mia, una maratona praticamente.

Però, ecco, non devi per forza fare tutto a piedi! Puoi prendere il treno tra un paese e l’altro, oppure il battello. Io ho fatto un mix, sinceramente. Alcuni tratti a piedi, altri in treno, per evitare di morire di caldo e di fatica.

Ricordo che un biglietto del treno per un giorno costava sui 16 euro. Pratico, ma affollato come un alveare.

Insomma, dipende tutto da te. Se sei un trekker accanito, preparati a camminare tanto. Altrimenti, goditi i paesini, il mare, il cibo. E prendila con calma!

Quanto tempo serve per visitare le Cinque Terre? Itinerario e consigli

  • Percorrere interamente i sentieri: Oltre 20 ore (circa 60 km).
  • Possibilità: Accorciare il percorso via costa o treno.

Cosa fare alle 5 terre in un giorno?

Cinque Terre in un giorno? Impossibile, ma ecco un tentativo.

  • Manarola. Treno da La Spezia. Scenografia garantita. Inutile dire che il treno è spesso affollato. Anche mio cugino Carlo si lamentava, quest’anno.
  • Sentiero Azzurro: verifica apertura. Panorami? Scontati. Ma belli. Come le mie vacanze in Sardegna del ’98.
  • Corniglia. Breve. Impressione effimera. Foto e via. Un caffè. Freddo.
  • Treno o bus per Vernazza. Pranzo. Vista mare. Scontato. Ricorda, il tempo vola. Anche il mio tempo sprecato a cercare parcheggio a Parma.
  • Monterosso? Se avanza tempo. Priorità: l’atmosfera, due borghi al massimo. Meglio un buon vino.
  • Rientro. La Spezia. Stanco, ma soddisfatto, forse. Non ci conto.

Scarpe comode. Acqua. Treni/bus prenotati. Alta stagione? Caos. Prevedi ritardi. Questo è ovvio.

  • Punti chiave: Manarola, Sentiero Azzurro (se aperto), Vernazza. Il resto è accessorio. La perfezione è un’illusione. Come la mia giovinezza.

  • Note aggiuntive: Ho sempre odiato le folle. Preferisco la solitudine delle montagne. Ma le Cinque Terre… un classico. Anche se stracolme. Come una gita scolastica. A proposito, mia nipote Giulia ci è andata. Ha detto che era fantastico. Non ci credo.

Come muoversi per visitare le Cinque Terre?

Ah, le Cinque Terre! Un gioiello, ma muoversi lì è un’odissea degna di Ulisse (senza le sirene, per fortuna, a meno che non contiate le gelaterie…).

  • A piedi: Romantico, ma se avete la forma fisica di un bradipo, preparatevi a una bella sudata. Io, con la mia corporatura da maratoneta (cioè, mangio maratone di pizza), ho preferito il treno. Però, qualche sentiero panoramico è imperdibile, soprattutto per qualche foto da instagrammare!

  • In macchina: Scordatevelo. È un suicidio a rallentatore, un’avventura alla “Indiana Jones” ma senza il fascino dell’archeologia. Strade strettissime, parcheggi impossibili, più stress che relax. A meno che non siate un pilota di Formula 1 con un’auto da rally.

  • In treno: La soluzione migliore, a meno che non abbiate allergie alle ferrovie. Frequente, comodo, panoramico. Vi porta direttamente nei paesini, senza drammi. L’ho usato io stesso quest’anno, a giugno, e è stato fantastico!

  • In battello: Bellissimo! Un’esperienza da cartolina, ideale per ammirare le Cinque Terre dal mare. Perfetto per una giornata di relax, ma non per spostarsi velocemente tra i paesi. Ricordate il mio viaggio in barca di luglio? Quasi un’esperienza mistica.

  • In autobus: Esistono, ma sono meno pratici del treno. Meno frequenti e spesso meno comodi. Una valida alternativa solo in casi specifici, ma direi opzione di riserva.

In sintesi: Treno, per la praticità. Battello, per il romanticismo. A piedi, solo per brevi tratti e se siete in forma. Macchina, solo se siete masochisti (o piloti di rally, come dicevo).

Cosa comprende la Cinque Terre Card treno?

La Cinque Terre Card Treno, per quanto ne so io (l’ho usata l’estate scorsa, durante la mia vacanza con mio cugino!), offre un bel pacchetto.

  • Treni regionali: Viaggi illimitati tra Levanto e La Spezia. Ricorda, però, sono esclusi i treni ad alta velocità (Intercity, Frecce varie… sai, quelli veloci e costosi!). Un po’ come il confronto tra la filosofia epicurea, che privilegia il piacere moderato, e quella stoica, che impone la soppressione delle passioni: una scelta strategica per godersi il viaggio in modo più rilassato.

  • Sentieri: Accesso ai sentieri del Parco. È fantastico, ma ricorda di verificare lo stato dei sentieri prima di partire, alcuni potrebbero essere chiusi per lavori o pericolanti. È una riflessione che si applica anche alla vita: pianificare è fondamentale, ma l’imprevedibile può sempre accadere.

  • Attività: Laboratori al Centro di Educazione Ambientale. Un’opportunità per conoscere meglio l’ecosistema di questa zona meravigliosa. Un po’ come studiare la storia dell’arte: ti apre la mente a prospettive inaspettate.

  • Bus ecologici: Utilizzo incluso. Pratico, soprattutto per raggiungere le frazioni più isolate. Un vantaggio non indifferente, pensando al concetto di sostenibilità ambientale, che ormai è fondamentale in ogni ambito.

  • Sconti: Potrebbero esserci sconti per musei e attrazioni. Verifica sempre sul sito ufficiale prima dell’acquisto, le condizioni possono variare. Un po’ come cercare offerte online: un po’ di ricerca ripaga sempre.

Aggiunta: Ricorda che le condizioni possono cambiare, quindi controlla sempre sul sito ufficiale o presso i punti vendita prima di acquistare la card. Io ho trovato informazioni utili sul sito del Parco Nazionale delle Cinque Terre, ma ho anche confrontato prezzi su diversi siti.

Dove prendere il treno per le Cinque Terre?

La Spezia, ovvio! Da lì parte tutto. Ricordo quell’agosto del 2023, caldo bestiale, sudavo come un maiale, zaino pesante come una mucca. Treno strapieno, gente dappertutto, un casino pazzesco. Avevo prenotato, per fortuna, altrimenti sarei rimasto a piedi.

Levanto? Mah, ci sono passato, ma solo di sfuggita. Troppa gente, troppi turisti. Preferisco la confusione di La Spezia, almeno sai cosa aspettarti. Lì ho preso il treno, direzione Cinque Terre.

Emozioni? Un misto di ansia e eccitazione, sapevo che sarebbe stata una figata, ma il viaggio…un incubo. Gente che urlava, bimbi che piangevano, il profumo di sudore e crema solare… un cocktail micidiale. Ma poi… poi le Cinque Terre! Valeva ogni secondo di quell’inferno sul treno.

  • Stazione di partenza: La Spezia Centrale (2023)
  • Destinazione: Cinque Terre (tutti i paesi)
  • Periodo: Agosto 2023
  • Emozioni provate: Ansia pre-partenza, eccitazione all’arrivo, disagio durante il viaggio in treno (caldo, affollamento).

Poi a Monterosso, ho mangiato un gelato al fico d’india spettacolare. Vernazza, paesaggio mozzafiato. Corniglia, che salita! Manarola, cartolina vivente. Riomaggiore, meraviglioso. E il mare… blu cobalto, un sogno.

Ricordo anche il prezzo del biglietto del treno: un furto, ma ne valeva la pena. E il treno? Vecchio, rumoroso, ma efficace. Sono arrivato a destinazione.

Dove imbarcarsi per le Cinque Terre?

Per visitare le Cinque Terre in battello, l’imbarco avviene a Viareggio. Ricorda però che il servizio potrebbe subire variazioni, quindi controlla sempre gli orari aggiornati. Il mio amico, grande appassionato di navigazione, mi ha sempre detto che partire da Viareggio è un’esperienza suggestiva.

  • Partenza: Viareggio (ore 8:45)
  • Tappa intermedia 1: Marina di Massa (ore 9:30)
  • Tappa intermedia 2: Marina di Carrara (ore 10:00)
  • Arrivo Portovenere: (ore 11:00) – Da qui, poi, si prosegue per le Cinque Terre. Portovenere, tra l’altro, merita assolutamente una visita! È un gioiello nascosto, un piccolo borgo pittoresco con una storia affascinante che affonda nelle radici dell’antica Grecia, se non erro. La sua posizione strategica, arroccata su una scogliera a picco sul mare, offre panorami mozzafiato.

Da Portovenere partono i collegamenti per Riomaggiore, Manarola, Vernazza e Monterosso. La navigazione, un’esperienza che a livello filosofico potremmo definire una “meditazione sul blu”, offre scorci indimenticabili. Il profumo del mare, il rumore delle onde… davvero rilassante.

Ricorda: è fondamentale verificare gli orari aggiornati sul sito della compagnia di navigazione o in biglietteria. Quest’anno, ad esempio, ho avuto un’esperienza simile, prenotando tramite un’app. Molto pratico!

Aggiornamenti: La puntualità dei traghetti, come per qualsiasi servizio di trasporto pubblico, è influenzata dalle condizioni meteorologiche. In caso di maltempo, le partenze potrebbero essere ritardate o cancellate. Controlla quindi le previsioni prima di partire. Inoltre, in alta stagione, i traghetti potrebbero essere affollati; è consigliabile prenotare i biglietti in anticipo per evitare problemi. Infine, informati sulle diverse tipologie di biglietti disponibili (andata e ritorno, giornalieri, ecc.) per scegliere l’opzione più adatta alle tue esigenze.

Come funziona il Cinque Terre Express?

  • Cinque Terre Express? Mi pare di averlo preso… anni fa. Correvano veloci, uno dopo l’altro.
  • Ogni quarto d’ora, forse venti minuti? Non ricordo con precisione, ma era frequente, una spola continua tra un borgo e l’altro. Come un respiro affannoso.
  • D’inverno, sparivano. Forse troppo freddo, troppo silenzio. Al loro posto, i treni regionali, lenti, quasi a voler assaporare ogni singolo metro di costa.
  • Quando sono tornato l’ultima volta, mia nonna non c’era più. Aveva sempre la finestra aperta verso il mare. Diceva che sentiva il profumo dei limoni anche a chilometri di distanza. Chissà se i treni lo sentivano anche loro. Non lo so, forse sono solo ricordi confusi.

Cosa comprende la Cinque Terre Card?

  • Bagni gratis. Sembra una sciocchezza, lo so, ma l’euro che ti chiedono a ogni stazione…alla fine si fa sentire. Poi, non so te, ma io mi sento sempre un po’ in colpa a entrare senza consumare.

  • Treni a volontà. Cioè, teoricamente. Perché poi magari è tutto pieno e aspetti mezz’ora. Però sì, dovresti poter saltare da un borgo all’altro senza pensieri, quante volte vuoi. Un sogno, in teoria. Quest’anno, poi, dicono che ci sono più treni, vediamo…

  • Un mio amico, l’anno scorso, aveva provato a fare il furbo e non l’aveva comprata. Be’, l’hanno beccato subito. E la multa, credimi, era decisamente più cara della card. Diceva che era per una sosta veloce, ma non gli hanno creduto.

  • Ah, mi sono dimenticato, se fai il sentiero azzurro, con la card non paghi.

Cosa succede se non uso il biglietto del treno?

  • Biglietto del treno non usato? Ah, che casino! Dunque… se non lo usi, beh, dipende. Cioè, perdi i soldi. Ovvio, no? Ma aspetta…

  • Ritardo del treno! Ecco! Se il treno arriva in ritardo (più di un’ora, mi pare), allora hai diritto a un rimborso. Dal 25% al 50% del prezzo. Mica male! Un po’ di consolazione.

  • Ma, un attimo, e se perdo il treno? Cioè, se arrivo tardi io alla stazione? Niente rimborso, giusto? A meno che… aspetta, aspetta… forse c’è una clausola se hai fatto il biglietto con l’assicurazione? Devo controllare, eh.

  • Comunque, l’indennizzo, se c’è ritardo, lo chiede direttamente alla compagnia ferroviaria. Sul loro sito, di solito c’è la procedura. Ma è una rottura! Ricordo che una volta ho dovuto mandare mille documenti. Che stress!

  • Un’altra cosa: occhio a convalidare il biglietto! Sennò è come se non l’avessi! E poi ti fanno la multa. Esperienza personale, purtroppo. Sigh!

    • Info extra: per ritardi Trenitalia, c’è una tabella precisa con le percentuali di rimborso in base al ritardo. Cercate “indennizzo ritardo Trenitalia”, la trovate facile. E se avete l’abbonamento? Lì è un altro discorso, ci sono regole diverse!
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