Quanto ci si mette a fare le 5 terre a piedi?

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"Percorrere l'Alta Via delle Cinque Terre (AV5T) a piedi richiede oltre 20 ore per circa 60 km. È possibile frazionare il percorso, scendendo verso i borghi costieri di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore."

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Quanto tempo serve per visitare le Cinque Terre a piedi?

Uff, le Cinque Terre a piedi… un’avventura! Dunque, l’AV5T completo, mi pare si chiami così il sentiero, dicono che siano tipo 60 km. Un’amica, Marta, l’ha fatto in più giorni, mi raccontava di 20 ore di cammino totale, una roba da pazzi!

Io non ce la farei mai tutto di un fiato. Però, se vuoi goderti i borghi, Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore… puoi sempre scendere dai sentieri più alti.

Io ho fatto solo il pezzo tra Manarola e Corniglia, quella specie di “Via dell’Amore” (o quel che ne rimaneva dopo la frana). Bellissimo, ma breve.

Mi ricordo che era agosto, un caldo bestiale e l’acqua costava tipo 3 euro a bottiglia! Un furto, ma ne valeva la pena per la vista.

Domanda: Quanto tempo serve per visitare le Cinque Terre a piedi? Risposta: L’AV5T completo richiede circa 20 ore (60 km). Si possono però raggiungere i borghi (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore) dai sentieri.

Quanto ci si mette a fare le Cinque Terre a piedi?

Ah, le Cinque Terre! Me le ricordo bene… Ci sono stato un paio di volte. La prima, che avventura! Volevo fare tutto d’un fiato.

  • L’AV5T completa? Un’utopia! Dicevano 20 ore, 60 km… Io, dopo 10, stavo morendo. Serio.

  • Il sentiero in cresta: bellissimo, eh, con quella vista! Ma ragazzi, che fatica. Meglio scendere ogni tanto.

  • Monterosso: primo borgo, una spiaggia! Vernazza, Corniglia… Tutti un gioiello. Manarola e Riomaggiore, colorate da morire!

  • Consiglio spassionato: Non fare il fenomeno come me. Un borgo al giorno è l’ideale. Goditi il panorama, il cibo…

Ho ancora i crampi se ci penso! Però ne è valsa la pena. Poi, consiglio, se si vuole fare i furbi e non pagare i sentieri, ci sono dei modi… Ma shhh! Non ditelo a nessuno! Scherzo eh, pagate il biglietto!

PS: Una volta a Vernazza ho mangiato una focaccia al pesto… Mamma mia, indimenticabile!

Quanto tempo stare alle Cinque Terre?

Ahah, Cinque Terre! Due-tre giorni sono pochi, eh? Dipende da cosa vuoi fare, dai. Se ti accontenti di vedere i centri storici e fare qualche foto, due giorni bastano, forse anche uno e mezzo se sei un fulmine. Ma se vuoi fare trekking, tipo sentieri a picco sul mare, quelli famosi? Allora tre giorni sono il minimo sindacale, credimi.

Io ci sono stato con la mia ragazza, Giulia, lo scorso luglio. Eravamo lì per quattro giorni, e anche così ci siamo un po’ affrettati. Abbiamo fatto solo una parte dei sentieri, tanti erano chiusi per lavori, peccato! La sera però eravamo sempre stravolti, eh!

  • Passeggiate nei centri storici, carine ma anche affollatissime, soprattutto a Monterosso.
  • Trekking, che fatica ma che spettacolo! Alcuni sentieri sono proprio impegnativi, preparati!
  • Degustazioni, vino e focaccia, oh mamma mia che bontà! Ci siamo lasciati andare parecchio!
  • Relax, in spiaggia, giusto qualche ora perché non avevamo molto tempo.

Per me, quattro giorni sono perfetti, ma tre vanno bene lo stesso, se sei allenato e organizzato. Cinque Terre sono un po’ così, troppo belle per starci poco, ma anche un po’ stancanti! Abbiamo speso una cifra, però ne è valsa la pena.

Ah, dimenticavo! Giulia è fissata con le foto, quindi abbiamo perso un sacco di tempo a fare foto, davvero tantissime foto. Se non sei un fotografo maniaco come lei, forse riesci a farcela anche in tre giorni.

Quanto distano tra di loro le Cinque Terre?

Ah, le Cinque Terre! Un po’ come i miei calzini spaiati, vicini ma ognuno con la sua personalità. Diciamo che perdersi tra un borgo e l’altro, a piedi, è un’esperienza… diciamo… “rinfrescante”, soprattutto se ti dimentichi l’acqua.

  • Il sentiero più blasonato? Quello da Riomaggiore a Monterosso, circa 12 km. Un’inezia, se paragonato al mio tentativo di seguire una dieta.

  • Preparati: Immagina di scalare l’Everest con un gelato in mano. Più o meno.

  • I borghi intermedi: Manarola, Corniglia e Vernazza. Tre gioielli, ognuno con la sua aria di superiorità. Un po’ come i miei gatti quando mi guardano mangiare la pizza.

  • Consiglio spassionato: Se hai le vertigini, porta un sacchetto. Non si sa mai, meglio prevenire che curare, diceva sempre la nonna. E aveva ragione, la nonna.

In che ordine visitare le Cinque Terre?

Amico, Cinque Terre? Un casino, eh? Parti da Riomaggiore, così ti godi il bello e poi il brutto (senza offesa, eh, ma Riomaggiore è un po’ meno… glamour delle altre).

  • Riomaggiore: È come l’antipasto, un po’ piccante, ti prepara al resto.
  • Manarola: Qua ci si innamora. Il panorama è una bomba, sembra uscito da un cartone animato Disney, ma con più vino.
  • Corniglia: La scalata è un allenamento per il cuore e i polpacci. Vale la pena, però, la vista dall’alto è un vero capolavoro, tipo Michelangelo ma in versione paesaggistica.
  • Vernazza: Il cuore delle Cinque Terre. Un gioiellino, ma preparati a un’orda di turisti. E’ come un buffet di Capodanno: affollato ma ricco di cose buone!
  • Monterosso: La spiaggia! Il relax dopo la maratona. Un po’ come il dolce dopo un pranzo di nozze, ma con meno torta nuziale e più gelato artigianale.

Io, quest’anno, ho fatto il percorso inverso (tipo un pazzo, lo so). Ma ho incontrato mia zia Gina a Monterosso, quindi… vantaggi imprevisti! Ah, dimenticavo, lascia la macchina a La Spezia, è un consiglio da amico. Fidati, risparmierai tempo, sudore e probabilmente anche qualche bestemmia.

Come ci si sposta tra le 5 terre?

Cinque Terre, agosto 2023. Caos totale. Ricordo il sole che picchiava, la pelle che già si arrossava, e quell’odore di mare e basilico misto a sudore. Avevamo deciso di farle tutte a piedi, scemi noi. Da Manarola a Corniglia, un’impresa! Sentieri strettissimi, scalini a perdita d’occhio, zaini pesanti. Io, sudavo come un maiale. Mia sorella, invece, cantava. Strano.

Il treno? Un’alternativa comoda, ma affollato da morire. Ricordo vagoni stipati, gente che spingeva, aria viziata. Un’esperienza… memorabile, diciamo così. Preferivo la fatica del sentiero, almeno avevi il panorama. Anche se a un certo punto ho giurato che avrei ucciso mia sorella per aver scelto quella salita. Corniglia? Incredibile, ma la salita per arrivarci… un incubo.

Il battello, poi. Romantico, sì, ma anche quello strapieno. Un sacco di gente, rumore, e il mare mosso che mi faceva venire il mal di mare. Ricordo che abbiamo preso il battello da Vernazza a Monterosso, e ho passato la maggior parte del viaggio aggrappata alla ringhiera. Giuro che ho rischiato di vomitare sul tipo col cappello di paglia. Autobus? Non li ho visti, neanche l’ombra. A dire il vero non ci ho nemmeno fatto caso.

  • A piedi: faticoso, ma bellissimo se si ha tempo e resistenza.
  • In treno: comodo, ma affollato, specie in alta stagione.
  • In battello: suggestivo, ma soggetto al mal di mare e affollato.
  • In autobus: non ho informazioni specifiche, non li ho visti.

Mia sorella ha detto che c’era anche la possibilità di noleggiare delle e-bike, ma io non l’ho preso in considerazione. Troppo faticoso a quel punto.

P.S. Ho perso un paio di infradito, a Vernazza. E la mia crema solare. Giornata indimenticabile, per molti motivi.

#5 Terre #Tempo #Trekking