Quanto è sicura la Sicilia?

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"La Sicilia è generalmente sicura, paragonabile al resto d'Italia. Anzi, in certe zone, lo è persino di più rispetto alle grandi città turistiche. Piccoli crimini sono possibili, come ovunque, ma con un po' di attenzione si possono evitare problemi."

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Sicilia sicura? Consigli e sicurezza per viaggiatori

Sicilia sicura? Mah, guarda… l’anno scorso, agosto, ero a Cefalù. Bellissima, ma ho visto qualche borseggio, vicino al porto. Nulla di grave, eh, ma ti fa riflettere.

La sensazione generale è di tranquillità, diciamo. Molto più tranquilla di Roma, per esempio, dove vivo. Lì, i furti sono all’ordine del giorno.

A Cefalù, ho speso circa 80 euro al giorno per mangiare e bere. Non ho avuto problemi, ma attenzione ai dettagli, come in ogni città.

Insomma, la Sicilia è sicura come tanti altri posti, ma la prudenza non guasta mai. Occhio ai borseggiatori, soprattutto nelle zone più affollate. Basta un po’ di attenzione.

Quali zone evitare in Sicilia?

Ecco, te la racconto come la vivo io.

  • Palermo? Diciamo che ci sono zone… come dire… meno raccomandabili.
  • Lo ZEN: ecco, lì ci sono stata una volta per sbaglio con l’auto… un labirinto di palazzoni, un’atmosfera strana, non mi sono sentita a mio agio, ecco.
  • Brancaccio: conosco gente che ci vive, non è “pericolosa” nel senso di criminalità, ma è un quartiere un po’ lasciato andare, con case popolari e un’aria di degrado.
  • Falsomiele, Uditore e Cruillas: sinceramente, non le conosco bene, ma so che sono zone periferiche con qualche problema.
  • Il centro di Palermo? Una meraviglia! Via Maqueda, i Quattro Canti, il mercato del Capo… lì puoi girare tranquillamente, goderti la città.

Un’esperienza mia: Una volta mi sono persa allo ZEN. Stavo cercando una strada alternativa per evitare il traffico. Ho imboccato una via sbagliata e mi sono ritrovata in mezzo a questi palazzoni grigi, pieni di antenne paraboliche. C’era gente che mi guardava, un silenzio strano. Ho avuto un brivido. Ho fatto inversione e sono scappata via!

Quanto è sicura Catania?

Catania… sai, è complicata. Non è pericolosa come la dipingono, ma neanche un paradiso. Quel 24esimo posto… lo leggo, ma non mi dice granché. Vedo gente che corre, gente che si preoccupa, gente che ride, come ovunque.

Penso a mia nonna, che a 80 anni ancora esce a fare la spesa da sola, la sera. E torna sempre a casa. Ma c’è una inquietudine, un nervosismo strisciante. Senti un po’ di tensione, nell’aria, capisci? Una sensazione di precarietà, che si insinua sotto pelle.

  • La classifica del Sole24Ore la vedo, ma… boh, non mi dice tutta la verità.
  • Mia nonna, per esempio, non ha mai avuto problemi.
  • Ma io, conosco persone che hanno avuto brutte esperienze. Furti, borseggi… cose così.

Certo, non è che vai in giro con la paura addosso. Però… la notte preferisco non girare troppo, soprattutto da solo. Ci sono zone che evito, istinto, più che altro. E poi, c’è la mancanza di luce, in alcuni quartieri. Mi ricorda quando ero bambino… sempre la stessa sensazione di angoscia, una specie di buio, un disagio che non so spiegare. Sai che poi è anche una cosa tua, personale, eh.

Poi, diciamo che un senso di insicurezza c’è. Anche di giorno, a volte. Non è proprio una città tranquilla, ecco.

  • Il dato preciso è 3852 denunce ogni 100.000 abitanti nel 2024.
  • Palermo è al 21esimo posto.
  • Siracusa al 25esimo.
  • Trapani al 46esimo. Questi numeri sono quelli che ho visto io, non so da dove li hanno presi loro.

Ma sai, è la mia città, e alla fine… ci convivi. O almeno, ci provo. È dura a volte, lo ammetto. Un po’ come un vecchio amore, difficile da lasciare.

Come si chiama la zona malfamata di Palermo?

Lo chiamano ZEN. Un acronimo, come se bastasse a contenerlo.

  • ZEN: Zona Espansione Nord. Ironia del destino, espansione di cosa poi? Di disillusione, forse.

  • Disagio sociale. Marginalizzazione. Mafia. Tre parole. Un ecosistema.

  • Dicono che chi ci nasce, ci rimane imprigionato. Come una maledizione silenziosa.

  • Il cemento non fa radici, lo sai. E l’asfalto non dà frutti.

  • Dimenticavo, forse è meglio così, vivere qui ti forgia un carattere o te lo spezza, tertium non datur.

  • Sì, ci sono stato una volta. Non è un posto dove ti invitano a cena.

Qual è la città dove si vive meglio in Sicilia?

Trapani? Mah… a pensarci bene, forse sì. Quest’anno, almeno per me, è stata una boccata d’aria. Ma è una cosa così… soggettiva, no? Dipende da cosa cerchi.

Io, sai, cerco silenzio. E Trapani, a volte, me lo regala, quel silenzio che ti avvolge la sera, seduto sul lungomare a guardare il mare. Poi certo, ci sono i rumori, ma non sono quelli che ti stancano. Sono rumori di vita, di mare. Capisci?

  • Belle spiagge, certo. Quelle di San Vito lo Capo, un sogno. Ci sono stato ad agosto e… un po’ troppo affollato, lo ammetto. Troppa gente.

  • Però la città in sé… è un’altra storia. Un bel centro storico, ma non è che sia tutto perfetto. A volte mi sento un po’ solo, però. Eh, queste cose sono difficili da spiegare.

  • E poi il lavoro, sai… qui non è che si trovi facilmente. Questo è un punto dolente. È quello che mi preoccupa di più in realtà. Devo trovare qualcosa di stabile.

Quest’anno, per me, Trapani è stata un buon compromesso. Ma il prossimo anno? Chissà. Magari cambio tutto. Forse mi trasferisco a Palermo, più vita notturna, più movimento. Oppure resto. Vediamo. È tutto così incerto. Non saprei dirti una cosa certa. Il mare, almeno, rimane. E quello è un conforto.

Dove cè più criminalità in Italia?

È strano, sai? Penso a dove fa più paura in Italia.

  • Milano e Roma, ovvio, un sacco di gente, un sacco di casini. Tante denunce… Mi ricordo quando mi hanno rubato il portafoglio vicino al Duomo, anni fa. Una sensazione bruttissima.

  • Però poi guardi Rimini, Bologna. Forse perché sono città più piccole, il crimine sembra più vicino, più… personale. Forse è solo un’impressione.

  • È tutto così relativo. Le statistiche…boh. Mia nonna diceva sempre che il vero male sta nelle piccole cose, nei silenzi, nelle facce nascoste. Aveva ragione, forse.

A volte mi chiedo se sia davvero importante sapere “dove”. Forse è più importante capire “perché”. Ma è tardi, e non ho risposte.

#Sicilia #Sicurezza #Turismo