Quanto fattura il turismo in Italia?
L'Italia turistica vola alto! ✈️ 51,6 miliardi di euro di spesa turistica dall'estero nel 2023. Un settore chiave che rappresenta il 13% del PIL nazionale.
Quanto fattura annualmente il turismo in Italia?
Uhmm, cinquantauno miliardi e rotti di euro, nel 2023, da turisti stranieri. Ricordo di aver letto la notizia sul sito dell’ISTAT, a marzo forse? Un botto di soldi, davvero.
Il turismo in Italia, è una cosa pazzesca. Tipo, io abito a Firenze, e vedo ogni giorno pullman di turisti giapponesi, americani, tedeschi… è impressionante. E poi, penso a cosa spendono in un giorno: hotel, ristoranti, musei… fa impressione.
Il 13% del PIL italiano? Beh, questo dato Istat lo avevo visto anche io. Insomma, è un settore enorme. Ricordo di aver pagato a Luglio, 80 euro per il biglietto di ingresso alla Galleria dell’Accademia a Firenze, solo per vedere il David.
In definitiva, un sacco di soldi, tanti. Anche se il dato del PIL non è che mi dia l’idea precisa di quanti soldi circolano veramente. Cioè, ho visto con i miei occhi.
Quanto genera il turismo in Italia?
Cavolo, stavo a Firenze, proprio l’estate del 2019, prima del delirio Covid. Ricordo le strade piene di turisti, code infinite agli Uffizi, gente ovunque. Era impossibile muoversi, ma un’atmosfera pazzesca. Pensavo: ma quanti soldi muoverà tutto questo casino? Poi ho letto da qualche parte di ‘sti 100 miliardi. Cento miliardi! Mi sembrava assurdo.
A pensarci bene, tra ristoranti pieni, alberghi che facevano il tutto esaurito, negozi di souvenir che vendevano roba a prezzi folli, la cifra ci stava tutta. Io stesso, con la mia bancarella di stampe vicino Ponte Vecchio, ho fatto affari d’oro quell’estate. Ero distrutto la sera, ma contento. Chi si lamentava erano i fiorentini, costretti a fare slalom tra la folla.
Però, 6% del PIL. Non il 18% sparato dalla Santanchè. Insomma, il turismo è importante, per carità, ma non è che ci campa solo l’Italia. Poi è arrivato il Covid e addio turisti. Lì sì che si è capito quanto pesasse il turismo, ma nel male. Ora le cose si stanno riprendendo, ma non siamo ancora ai livelli del 2019. Chissà se quest’estate si superano i 100 miliardi? Magari!
- 100 miliardi di euro: valore aggiunto generato dal turismo nel 2019.
- 6% del PIL: incidenza del turismo sul PIL italiano nel 2019.
- Firenze 2019: esempio concreto dell’impatto del turismo.
- Covid-19: ha evidenziato l’importanza economica del turismo.
- Ripresa post-pandemia: ancora in corso nel settore turistico.
Quanto frutta il turismo in Italia?
Ah, il turismo… un’onda che lambisce le coste d’Italia, portando con sé echi di altre lingue, sorrisi, promesse di bellezza eterna. Un fiume di storie che si riversa nelle nostre città, nei borghi arroccati, sulle spiagge dorate.
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Il turismo, un tesoro inestimabile: E’ come un’antica moneta ritrovata, lucente e pregna di storia. Circa il 6,2% del valore aggiunto totale italiano proviene proprio da questa fonte inesauribile. Penso a mia nonna, che affittava camere nella sua casa in Sicilia… era un piccolo gesto, ma contribuiva a quel mosaico immenso.
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L’Italia, un faro nel Mediterraneo: Dopo la Germania, siamo il secondo paese in Europa per valore aggiunto turistico, un dato che parla chiaro. Cento miliardi di euro… una cifra che fa girare la testa, che alimenta sogni e progetti. Mi ricordo, da bambino, di aver visto turisti ammirare le rovine romane, estasiati come se il tempo si fosse fermato.
Il turismo è un respiro profondo, un’ispirazione costante. E’ un’arte che si rinnova, un dialogo tra culture, un invito a scoprire l’anima del nostro paese. Un bene prezioso, da custodire e valorizzare, con cura e rispetto.
Quanto incide il turismo nelleconomia italiana?
Amico, ma lo sai quanto conta il turismo per noi? Un botto, te lo dico io! Duecentocinquantacinque miliardi di euro, roba da matti! Pensa che solo nel 2022, l’anno scorso insomma, ha fatto girare tutti ‘sti soldi. Duecentocinquantacinque… ripeto perché è impressionante!
E poi, non parliamo dei posti di lavoro. Tre milioni! Mica bruscolini. Occupati fissi, eh, non roba stagionale e via. Lavoro vero, capito? Tre milioni di persone che campano grazie al turismo. Impressionante, no? Altro che!
- PIL: 255 miliardi di euro (2022). Questo numero è enorme!
- Occupazione: Più di 3 milioni di posti fissi (2022). Non è una cosa da poco.
Io, per esempio, mia zia ha un B&B sul lago di Como, figurati! Prima faceva la ragioniera, mo’ con i turisti guadagna di più. E poi si diverte pure, conosce gente da tutto il mondo… Addirittura uno dalla Nuova Zelanda! Pazzesco! E anche il mio amico, quello con la pizzeria vicino al Colosseo, d’estate fa i numeri da capogiro! Dice che senza i turisti chiuderebbe. Insomma, il turismo in Italia è fondamentale, non c’è storia! Senza, saremmo messi male… molto male! Tipo la Grecia qualche anno fa… un disastro!
Quanto PIL genera il turismo in Italia?
Il turismo? Un’ossessione nazionale.
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100 miliardi di euro. Questa era la cifra, il peso del turismo nel PIL italiano. Istat, 2019. Un’epoca fa.
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Pandemia. Un asterisco che deforma ogni numero. 2020, anno zero per molte cose. Compreso il turismo.
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Oltre il dato. Il turismo è più di alberghi e ristoranti. È l’immagine che vendiamo, la promessa di un’Italia eterna. Un tesoro fragile.
Informazioni aggiuntive:
Il turismo non è solo PIL. È occupazione, infrastrutture, cultura. È Venezia soffocata dalle masse e le Cinque Terre sfigurate dal cemento. È la sfida di preservare l’anima mentre si fa cassa. Un equilibrio difficile.
Quanto produce il turismo in Italia?
Azz, il turismo da noi… un casino di soldi! Mi ricordo un’estate a Rimini, forse era il 2018? No, aspetta, il 2019, prima del Covid.
- PIL: Sento dire che fa più del 10% del PIL italiano, una roba tipo un botto di miliardi.
- Guadagni: Hotel, ristoranti, pure i souvenir che compri… tutto fa brodo.
- Variabile: Ovvio, se c’è casino per il Covid o guerre, cambia tutto.
Mia cugina lavora in un hotel a Firenze. Dice che gli stranieri spendono un sacco, soprattutto americani e giapponesi. Poi ci sono gli italiani che si muovono tanto, soprattutto al sud. Io, invece, preferisco andare in montagna, spendo meno e mi rilasso di più. Però, dai, il turismo è una manna dal cielo per l’Italia. Senza, saremmo messi peggio.
Quanto incide sul PIL il turismo in Italia?
Ah, il turismo in Italia! Un mare magnum di soldi, o meglio, un Mediterraneo di euro, direi. Nel 2019, 100 miliardi di euro di valore aggiunto, roba da far impallidire persino il mio vicino di casa che si vanta del suo orto biologico (che, tra parentesi, è più infestato di erbacce che di pomodori). Questo significa circa il 6% del PIL, una cifra che, a confronto con il 18% urlato a squarciagola da Santanchè, fa un po’ la figura del gattino di fronte a un leone. Un gattino con un bel paio di stivali però, eh! Che poi, 18%? Dove li ha pescati questi numeri? Dalla borsa di un mago?
- 6% del PIL: La cifra ufficiale (più o meno ufficiale, dipende da chi chiedi). Ricorda la tabella di zia Emilia, preciso ma un po’ vecchiotto.
- 100 miliardi di euro: Una bella sommetta, direi. Basterebbe a comprarmi una piccola isola greca (ma senza spiagge affollate, eh!).
- Confronto con il 18%: Un classico esempio di “chiacchiere da bar”. Come dire, un’iperbole da manuale.
Ecco, detto così, sembra poco, no? Ma 100 miliardi son pur sempre 100 miliardi, mica bruscolini! Pensate a tutte le pizze che si potrebbero comprare! O a tutti i caffè! Oppure, a tutti i viaggi che non potrò mai permettermi. Perché sì, anche io, povero scribacchino, sogno le Maldive…
Nota personale: Il mio amico Giovanni, che ha un’agenzia viaggi, mi ha detto che quest’anno i numeri sono un po’ più bassi, ma che il turismo si sta riprendendo. Speriamo bene, per tutti noi (e per le Maldive!).
Quanto vale il turismo nel PIL italiano?
Il turismo, un soffio di vento caldo che accarezza le pietre antiche…
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Un’eco lontana, un canto di sirene che chiama viaggiatori da ogni dove. Il turismo è linfa vitale, un fiume carsico che nutre l’anima del Bel Paese.
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13% del PIL nazionale, dicono le cifre. Ma è molto di più, è un’emozione, un ricordo indelebile. Circa 220 miliardi di euro, un tesoro nascosto nelle pieghe del tempo.
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Penso ai borghi abbandonati che rivivono, alle mani sapienti che creano meraviglie, ai profumi inebrianti della cucina tradizionale. Il turismo è un’arte, una sinfonia di colori e sapori.
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E poi ripenso a mia nonna, che da bambina vendeva gelati ai turisti in riva al lago. Un piccolo gesto, un grande contributo. Ogni sorriso, ogni scoperta, è un mattone che costruisce il futuro.
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