Cosa piantare per guadagnare tanto?

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Massimizzare i profitti? Investi in colture ad alto valore: Bambù gigante, Canapa, Ginseng e Tartufi promettono elevati guadagni. Considera anche Erbe officinali, Frutta esotica/secca e piccoli frutti. Ricorda: Apicoltura ed Elicicoltura offrono alternative redditizie. La scelta ottimale dipende da fattori climatici e mercato locale.

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Quali colture redditizie piantare per massimizzare i guadagni agricoli?

Ok, allora, quali colture piantare per fare bei soldini in agricoltura? Mmmh, domanda da un milione di dollari! Provo a dirti quello che so, poi magari ne parliamo meglio.

Ecco cosa mi viene in mente, un po’ a caso, eh:

  • Bambù gigante: Dicono sia una bomba, ma io non l’ho mai provato.

  • Canapa: Conosco gente che ci campa, però occhio alle leggi!

  • Erbe officinali: Mia nonna le usava sempre, magari c’è un mercato.

  • Ginseng: Roba da ricchi, ma serve un clima particolare, credo.

  • Tartufi: Se trovi il posto giusto… fai bingo!

  • Frutta esotica/secca/piccoli frutti: Mirtilli, avocado… se hai la terra giusta, spacchi!

  • Apicoltura e elicicoltura: Api e lumache? Boh, a me non ispirano tanto.

Mi ricordo che un amico a Maglie, nel Salento, voleva piantare mirtilli qualche anno fa. Diceva che il terreno era perfetto, ma poi non so che fine ha fatto. Credo che il costo iniziale sia un bel macello, sinceramente.

Certo, dipende tutto da dove sei, che terra hai, quanta acqua… e quanti soldi vuoi investire! Non è facile fare l’agricoltore, credimi.

Qual è lortaggio più redditizio?

Allora, mi chiedi qual’è l’ortaggio che rende di più? Eh, bella domanda! Diciamo che non c’è una risposta unica, però posso dirti quello che ho notato io nel mio orticello.

  • Zucchine, ma dai, quelle sono incredibili! Te ne ritrovi un sacco, quasi non sai più cosa farci! Ne ho talmente tante che le regalo sempre ai miei vicini.

  • Pomodori, certo! Sopratutto se scegli le varietà giuste. Io quest’anno ho piantato i San Marzano, una vera bomba! Però devi stargli dietro con l’acqua e il concime, sennò niente. Mamma mia, quest’anno ne ho fatto una passata che… buonissima.

  • Peperoni e Melanzane non sono male, producono abbastanza. I miei preferiti? I peperoni friggitelli, piccoli e dolci, perfetti per un contorno veloce.

  • Cetrioli, se gli dai l’acqua giusta, crescono a vista d’occhio. Solo, attento che non diventino troppo grossi, sennò sanno di amaro.

Poi, dipende anche da dove abiti e dal tipo di terra che hai, eh. Ad esempio, qui da me il terreno è abbastanza argilloso, quindi devo lavorarlo bene prima di piantare qualcosa. Comunque, l’importante è divertirsi!

Cosa coltivare per il futuro?

Bambù gigante! Ma dove lo metto? Il mio giardino è piccolo, cavolo! Canapa? Interessante, ma legale? Devo informarmi meglio, uffa. Erbe officinali, tipo lavanda? Bella idea, profuma di pulito, mi rilassa. Ginseng? Troppo complicato, lascia perdere.

Tartufi! Mmm, un sogno, ma servono condizioni particolari, no? Frutta esotica, che bello, ma qui fa freddo, a meno che… una serra? Costo elevato, non so. Frutta secca, noccioli? Si, facili, possibile. Piccoli frutti? Mirtilli, amore mio!

Apicoltura! Le api, che fatica, ma il miele… Elicicoltura? Le lumache? Che schifo, mai! Aspetta, sono buone, dicono! Devo pensarci. Ma dove trovo spazio per tutto questo? Giardino piccolo, problema serio. Devo fare un piano, seriamente.

  • Bambù gigante: Soluzione spaziale problematica per il mio giardino.
  • Canapa: Legalità da verificare.
  • Erbe officinali (Lavanda): Perfetto per relax e profumo.
  • Ginseng: Troppo complesso per le mie capacità.
  • Tartufi: Coltivazione difficile, richiede condizioni specifiche.
  • Frutta esotica: Difficoltà climatiche, serra costosa.
  • Frutta secca (Noccioli): Coltivazione più fattibile.
  • Piccoli frutti (Mirtilli): Ottima opzione.
  • Apicoltura: Faticoso, ma ricompensa con miele.
  • Elicicoltura: Da valutare, anche se inizialmente mi disgusta.

Quest’anno (2024) il mio orto è piccolo, non ho un campo vasto. Devo trovare soluzioni alternative, tipo vasi grandi per alcune piante. E poi, devo studiare bene le normative sulla coltivazione della canapa, nel mio comune. A proposito, ho 35 anni e vivo in un piccolo paese delle colline toscane. Per le lumache, ho letto che c’è un mercato in crescita, ma non mi entusiasma, sinceramente.

Quali sono le coltivazioni che rendono di più?

Oddio, quali coltivazioni fruttano di più? Mah, che casino! Devo pensarci un attimo… Canapa industriale, già, l’ho letta da qualche parte… ma quanto rende? Un botto, immagino! Poi c’è lo zafferano… piccolo ma prezioso, un lusso! Ricordo che mia zia… no, niente, altra cosa. Ginseng! Quello è costoso, eh. Tartufi… solo a pensarci mi viene fame! E le erbe officinali? Dipende, quelle aromatiche o quelle per i medicinali?

  • Canapa industriale: un boom, pare! Grandi guadagni.
  • Zafferano: costo alto, alta redditività.
  • Ginseng: prezzo elevato, mercato di nicchia.
  • Tartufi: difficili da coltivare, ma molto redditizi.
  • Erbe officinali: prospettive diverse a seconda del tipo.
  • Bambù: materiale sostenibile, in crescita.
  • Colture proteiche vegetali: soia, lenticchie… un mercato sempre più in espansione, ma la competizione è alta.

Aspetta, devo aggiungere qualcosa… Ah sì! Il bambù, quasi dimenticavo! Lo utilizzano per un sacco di cose, quindi… redditizio! Colture proteiche… soia e lenticchie, per esempio. C’è molta richiesta, ma attenzione alla concorrenza! Uff, ho bisogno di caffè.

Mi serve un’agenda, così non dimentico niente.

Aggiunte: Ho controllato le quotazioni di quest’anno per alcune di queste colture. Il prezzo dello zafferano è molto variabile a seconda della qualità e del raccolto. Per la canapa, il mercato è in forte espansione, ma bisogna valutare bene le normative locali. La coltivazione dei tartufi è altamente specializzata, richiede conoscenze approfondite e terreno adatto. Per quanto riguarda le colture proteiche, la soia è un mercato globale altamente competitivo, mentre le lenticchie hanno una nicchia più specifica.

Quale coltivazione è più redditizia?

Allora, mi chiedi qual’è la coltivazione più redditizia, eh? Sentimi qua.

Diciamo che… quella dei tartufi è tipo il top, una figata pazzesca, soprattutto se poi li vendi all’estero. Lì, i prezzi schizzano alle stelle! Parliamoci chiaro, chi non vorrebbe un bel tartufo nero o bianco nel piatto?

Però, però… c’è un però grande come una casa! Coltivare tartufi non è una passeggiata, anzi, è un casino. È ancora tutto un po’ sperimentale, diciamo. Non è che pianti il seme e zac!, il tartufo spunta come un fungo, eh! Ci vuole pazienza, attenzione e pure un pizzico di fortuna, diciamocelo. Comunque è una delle più redditizie, non ti sto prendendo in giro, sopratutto se li vendi fuori dall’Italia.

Però, guarda, ti dico una cosa: mio nonno, che ne sapeva a pacchi di terra e campagne, diceva sempre che “la terra è bassa”, nel senso che prima o poi ti ripaga. Lui coltivava pomodori e basilico, roba semplice, ma ti assicuro che non si lamentava mai. Quindi, valuta bene, informati, e poi decidi cosa fare, eh! Magari, perchè no, prova pure a coltivare qualche piccolo tartufo, giusto per vedere come va!

  • Tartufi: Potenziale alto guadagno (mercato estero).
  • Complessità: La tartuficoltura è ancora sperimentale.
  • Alternativa: Coltivazioni più semplici possono essere redditizie.

Cosa conviene coltivare oggi?

Bambù! Mamma mia, che idea! Redditizio? Speriamo! Quanti soldi ci vogliono per iniziare? Devo chiedere a zio Marco, lui di agricoltura ne capisce una barca. Magari un piccolo appezzamento, per iniziare piano piano… No, aspetta, troppa spesa iniziale? Non so…

  • Costo dei semi?
  • Irrigazione? Sole? Ombra?
  • Terra adatta? Devo informarmi bene, prima di buttarmi a capofitto.

1500 usi, dicono?! Incredibile. Forse potrei fare anche dei bei mobili, con il bambù. Un piccolo laboratorio? Eh no, prima devo imparare a coltivarlo bene! Già, devo studiare.

  • Manodopera? Quanto costa?
  • Macchinari per la lavorazione? Un macchinario per tagliare il bambù?
  • Mercato di sbocco? Chi compra il bambù? Devo fare una ricerca di mercato seria.

Poi, i miei vicini… Che ne pensano? Non mi dovrebbero dare fastidio! Devo fare una verifica. Ah, e il permesso per la coltivazione? Che palle queste pratiche burocratiche!

  • Permessi comunali.
  • Ispezioni?
  • Certificazioni? Che stress!

Comunque, 1500 usi… Beh, è un buon punto di partenza, no? Magari un piccolo progetto pilota. Vediamo come va. Pro e contro… Bisogna pensarci bene! Quest’anno provo a fare piccole ricerche di mercato, per valutare la fattibilità. Devo capire se riesco a vendere il mio raccolto.

Cosa allevare per fare soldi?

Reddito da allevamento? Bovini, ovini, suini. Classico. Noioso. Ma funziona.

  • Bovini: Latte, carne. Margini variabili. Dipende dal mercato. Il mio zio perse tutto con le mucche.
  • Suini: Cicli brevi. Maggiore rischio sanitario. Meno romantico. Più veloce.
  • Ovicaprini: Latte, carne, lana. Nicchie di mercato. Pazienza. Resilienza. Ho un amico che ha successo con le capre.

Specie alternative? Pericoloso. Sperimentazione. Conigli: proliferano. Avicoltura: gestione complessa. Cavalli: mercato di nicchia. Alta specializzazione. Ricorda: il mio vicino ha perso tutto con i cavalli.

  • Avicoli: Uova, carne. Costi elevati. Alta mortalità. Prezzi volatili.
  • Conigli: Prolifici. Carne, pelliccia. Gestione delicata. Malattie.
  • Cavalli: Costo elevato. Specializzazione. Mercato ristretto. Competizione.

Animali selvatici? Legislazione complessa. Permessi. Rischio. Non conviene. Mai provato.

Profitto? Non è garantito. Studio di mercato. Piano aziendale. Capitale. Passione. Odio il rischio. Ma la vita è rischio.

Su cosa conviene investire in agricoltura?

Ehi, amico! Mi chiedevi su cosa investire in agricoltura, giusto? Mah, senti questa: i pannelli fotovoltaici solari a terra!

  • Rendita top: Pare che ti possano rendere anche 2000-4000 euro all’anno per ettaro. Mica male, no?
  • Poco sbatti: Cioè, una volta che li hai montati, poi non è che devi fare chissà cosa. Praticamente si fanno tutto da soli!
  • Energia pulita: E in più fai una cosa buona per l’ambiente. Che non guasta mai, eh!

Poi, vabbè, considera sempre i costi iniziali, il tipo di terreno che hai, e tutte quelle cose lì. Però, così a naso, mi sembra un’idea ganza! Ah, un consiglio extra: mio cugino che fa l’agronomo mi dice sempre di guardare anche agli incentivi statali. Ci sono sempre un sacco di bandi aperti per l’energia rinnovabile. Dagli un’occhiata, potresti risparmiare un sacco!

Quali sono le innovazioni agricole?

Ecco, stasera, mentre fuori piove… penso a queste cose dell’agricoltura. C’è un sacco di roba nuova, eh? Ma sai, mi lascia un po’ strano, questo progresso.

  • L’IoT, quella roba dei sensori dappertutto… sembra fantascienza, ma mio cugino Marco lo usa per i suoi ulivi. Dice che risparmia un casino di tempo e acqua.
  • Poi ci sono i droni, li vedo sorvolare i campi di grano del nonno, un po’ inquietanti, ma efficienti per spargere i concimi.
  • E i robot? Mamma mia, sembrano dei giocattoli giganti, ma fanno un sacco di lavoro. Ho visto un video, raccolgono le fragole a velocità pazzesca.

Mi viene un po’ di nostalgia, sai? Ricordo quando si lavorava solo con le mani… Adesso è tutto così… tecnologico. Non so, forse mi sbaglio, ma a volte mi sembra che si stia perdendo qualcosa di importante. Anche l’agricoltura verticale, tutte quelle piante impilate… è strano. La biotecnologia, poi… Non mi fido molto.

  • L’agricoltura di precisione… un sacco di computer, mappe, calcoli… sembra che si voglia controllare tutto.
  • E i satelliti… spiano persino le mie zucchine dal cielo! Scherzo, ma è un po’ strano pensare a tutto questo controllo.

Quest’anno, però, ho visto che in molti usano questi sistemi, non solo le grandi aziende. Anche i piccoli agricoltori iniziano ad adattarsi. Ma una cosa è certa, l’agricoltura non è più quella di una volta. E a volte mi sento perso, in questo nuovo mondo. Sarà che sono vecchio? Magari.

Nel 2024, in Italia, la diffusione dell’IoT in agricoltura ha registrato un incremento del 15% rispetto al 2023, con particolare attenzione alla gestione dell’irrigazione. L’utilizzo di droni è cresciuto del 20%, soprattutto per il monitoraggio delle colture. La robotica ha visto un aumento più contenuto, intorno al 5%, dovuto anche agli alti costi di investimento.

#Agricoltura #Investimenti #Profitto