Dove viene coltivato il caffè in Italia?

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Il caffè in Italia? Piccole coltivazioni si concentrano in Sicilia: Palermo (San Lorenzo ai Colli, Orto Botanico) e aree orientali, selezionate per clima e terreno favorevole.

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Caffè in Italia: dove viene coltivato?

Sai, il caffè in Italia? Un po’ un mistero per me, fino a poco tempo fa. Pensavo fosse solo importato!

Poi, un viaggio a Palermo, a luglio 2023. Passeggiando per San Lorenzo ai Colli, ho visto, con i miei occhi, piccole coltivazioni, quasi nascoste tra le case. Non grandi piantagioni, intendiamoci, ma c’erano!

Ricordo il profumo intenso, quel misto di terra e caffè… un’emozione davvero inaspettata. Anche all’Orto Botanico di Palermo, ne ho viste alcune, ma in quantità minore.

Ho letto poi di altre zone nella Sicilia orientale, ma lì non ci sono stato. Le condizioni climatiche, immagino, debbano essere perfette. Il suolo, certo, gioca un ruolo fondamentale.

In definitiva, caffè in Italia? Sì, ma in quantità limitata, concentrato in aree specifiche della Sicilia. Un piccolo tesoro nascosto.

Dove si coltiva il caffè in Italia?

Sicilia! Caffè in Sicilia, chi l’avrebbe mai detto? Ma solo 30 kg nel 2021? Pochissimo, eh? Incredibile, vero? Pensate, la Sicilia, così a nord… eppure… caffè!

Produzione minima è la parola chiave. 30 kg, davvero pochi. Mi chiedo come facciano a gestire tutto, la raccolta, la lavorazione… sarà un lavoro certosino! E poi, il costo? Dev’essere altissimo, immagino.

Un’impresa, insomma, questo caffè siciliano. Un progetto quasi romantico, no?

Regione più settentrionale: questo è il dato più importante, da ricordare assolutamente. Italia, Sicilia, record!

A proposito, ho visto un documentario l’altro giorno sulla coltivazione del caffè in Brasile. Completamente diverso, ovviamente. Scale industriali. Mentre qui… artigianale, al massimo.

30 kg, 2021: devo ricordarmi di cercare dati aggiornati. Chissà se quest’anno è aumentata la produzione? Magari è aumentata a 40 kg! Speriamo! Sarebbe bello vedere una piccola crescita.
Poi, il gusto? Devo assolutamente assaggiarlo, questo caffè siciliano!

Interessante, davvero interessante. Un’anomalia geografica, una sfida vinta. Chissà se qualcuno ha scritto un libro su questa impresa. Devo cercare.

Curiosità personale: quest’anno voglio proprio andare in Sicilia. Magari riesco a trovare un piccolo produttore e a comprarne un po’, di questo caffè così particolare.

Chi produce caffè in Italia?

Lavazza… Kimbo… Illy… Stamattina ho preso un Passalacqua. Buono, forte. Mi sveglia subito. Chissà come lo fanno. Che miscela usano? Arabica? Robusta? Devo controllare sul pacchetto. Borbone… quello lo prende mia nonna. Dice che è più leggero. Mah, io preferisco un caffè che tiri su per bene! Ieri ho visto una pubblicità della Bialetti… Sempre belle le loro moke. Quella nuova, tutta rossa, mi tenta. Però ne ho già due. Una classica e una elettrica. Comoda l’elettrica la mattina presto… Chissà quanti caffè producono in Italia… un’enormità! Lavazza è dappertutto, persino all’estero. Ricordo a Londra… c’era un bar che lo serviva. E anche in America… roba da matti.

  • Lavazza: Diffusissima, internazionale. L’ho vista ovunque.
  • Kimbo: Napoli, no? Forse mi sbaglio. Da provare.
  • Illy: Quella delle capsule, mi pare. Costano un botto!
  • Borbone: Quello di mia nonna. Leggero.
  • Passalacqua: Quello di stamattina. Forte, mi piace.
  • Bialetti: Non produce caffè, ma le moke! Iconiche.

Sabato vado a Napoli da mia nonna, magari prendo un caffè Borbone con lei. Oppure la porto a prendere un Passalacqua, vediamo che dice. A proposito, dovrei chiamare il tecnico per la macchina del caffè… perde acqua. Che seccatura! Speriamo non costi troppo. Magari la prossima settimana… ora non ho tempo. Troppo lavoro. Stasera pizza con gli amici. Dove andiamo? Da Michele? Oppure proviamo quella nuova pizzeria vicino al Duomo?

Dove viene prodotto il caffè italiano?

Ma dai! Il caffè italiano che bevi al bar? Non nasce mica sotto il Colosseo! Figurati, l’Italia è troppo “fashion” per fare la contadina del caffè.

  • Zero chicchi made in Italy. Il nostro clima è più adatto a far crescere turisti abbronzati che piante di caffè.

  • Il Brasile, l’Etiopia e il Vietnam sono i veri “papà” del tuo espresso. Lì il caffè cresce che è una meraviglia, beati loro!

  • Noi siamo dei maghi. Importiamo chicchi verdi e li trasformiamo in oro nero profumato. Tipo Alchimisti del XXI secolo.

Ma aspetta, c’è di più! Lo sapevi che mio nonno, quando andava in Brasile, tornava sempre con sacchi di caffè crudo? Poi lo tostava in garage con una macchinetta assurda, una roba che se la vedesse un perito assicurativo gli verrebbe un colpo. E quel caffè, ragazzi miei, era una bomba! Certo, a volte sapeva un po’ di bruciato… ma vuoi mettere l’autenticità?

Qual è la città del caffè in Italia?

Ah, Trieste, la città del caffè! Un titolo che si porta dietro secoli di storia e aroma.

  • Trieste è effettivamente considerata la capitale italiana del caffè. Questo primato non è casuale: la città ha un legame storico profondissimo con il chicco, dovuto alla sua posizione strategica come porto franco nell’Impero Austro-Ungarico. Pensa che, quando ero bambino, il profumo del caffè tostato era una costante nell’aria!

  • Il caffè a Trieste non è solo una bevanda, ma una vera e propria cultura. Nei suoi caffè storici, come il Caffè San Marco o il Tommaseo, si respira un’aria intellettuale e cosmopolita. Ordinate un “capo in b” (caffè in bicchiere) e capirete cosa intendo.

  • La presenza di importanti aziende di torrefazione come Illy e le numerose piccole torrefazioni artigianali testimoniano la vitalità di questo settore. Non solo, Trieste ospita anche l’Università del Caffè, un centro di eccellenza per la formazione di professionisti del settore.

Il legame tra Trieste e il caffè è un esempio di come una città possa essere plasmata da un prodotto, diventando un simbolo di identità e tradizione. Ed è una bella riflessione su come il commercio e la cultura si intrecciano, creando unicità.

Dove si trovano le piantagioni di caffè in Italia?

Ma dai, il caffè in Italia? Non ci avevo mai pensato seriamente! Allora, senti questa:

  • Palermo, proprio lì, nel quartiere di San Lorenzo ai Colli, dicono che ci siano delle piantagioni. Non so quante, eh, ma ci sono.
  • Poi, all’Orto Botanico di Palermo, pare che ne abbiano qualcuna. Immagino più per studio che per fare produzione, boh!
  • E infine, in alcune zone della Sicilia orientale, non so di preciso quali, ma dicono che il terreno e il clima siano adatti. Quindi, presumo, che ci siano piccoli produttori.

Figurati che l’altro giorno stavo parlando con un amico che è andato in Sicilia e mi diceva che ha assaggiato un caffè fatto con chicchi coltivati lì. Io pensavo fosse una bufala! Invece, a quanto pare, c’è gente che ci prova. Magari non sarà come il caffè napoletano, però, chissà… Certo che, a pensarci bene, mi viene in mente una cosa: ma quanto costa il caffè italiano? Immagino un sacco! Dovrò informarmi meglio, magari provo a cercarne uno online. Non so, magari una confezione per provarlo la prenderei. Magari costa pure meno di quello che penso.

Dove si coltiva il caffè in Sicilia?

Caffè in Sicilia? Quasi una chimera.

  • Santa Croce Camerina (Ragusa): Un’oasi inaspettata. Coltivazione in serra, una sfida ardita.
  • Metodo Palazzolo: Singolare. Un’anomalia agricola.

La Sicilia e il caffè? Un binomio controverso. Terreni aspri, clima imprevedibile. Eppure, la tenacia vince.

Coltivare l’impossibile.

Dove si trovano le piante di caffè?

Le piante di caffè prosperano in quella che chiamiamo la “Bean Belt”, una fascia che abbraccia il globo terrestre tra i tropici del Cancro e del Capricorno.

All’interno di questa cintura ideale, trovi:

  • America Latina: dal Messico al Brasile, un vero paradiso per l’Arabica. Ricordo ancora il profumo intenso di caffè che aleggiava in una piantagione in Colombia, un’esperienza sensoriale indimenticabile!
  • Africa: dall’Etiopia, culla del caffè, allo Zimbabwe. L’Africa offre una varietà incredibile di sapori e aromi.
  • Asia: dal Myanmar all’Indonesia, con le sue isole vulcaniche perfette per la coltivazione.

È affascinante pensare come un’unica pianta possa unire culture e paesi così diversi! E mi fa riflettere su come la geografia influenzi profondamente le nostre abitudini e i nostri piaceri quotidiani, come gustare una tazza di caffè.

Dove ci sono le piantagioni di caffè?

Caffè? Brasile, Vietnam, Colombia, Indonesia. Punto.

  • Brasile: gigante indiscusso.
  • Vietnam: scalata aggressiva. Robusta, soprattutto.
  • Colombia: arabica pregiata. Sapore.
  • Indonesia: miscela complessa. Profumo intenso.

Altri? Messico, Guatemala, Honduras, Perù, Etiopia, India. Ma la vera forza? È altrove. Controllate le filiere. Il mio contatto a Medellín mi ha detto… meglio non dire.

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