Come si leggono i gradi del termometro?

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Ah, i termometri! Ricordo da bambino che ero affascinato da quei numeri che salivano e scendevano. Celsius, giusto? Zero gradi, ghiaccio che si forma... una magia! Poi, arrivando a 100, lacqua che bolle, unaltra meraviglia. E sotto lo zero? Un mondo di freddo, di ghiaccio, quasi inquietante... Mi piace pensare a come questa semplice scala, inventata da Celsius, riesca a raccontare così tanto del mondo che ci circonda, del suo calore e del suo gelo.

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Ma sai, i termometri… mi riportano indietro nel tempo, a quando ero piccolo. Ricordo, un’immagine nitida, quasi un flash: io, con il naso praticamente attaccato al vetro del termometro da giardino di nonna Emilia, a fissare quei numeri che sembravano danzare, salire e scendere come in un balletto silenzioso. Celsius, certo, Celsius. Zero gradi… magia pura, no? Ricordo la meraviglia, il ghiaccio che si formava sul secchio d’acqua lasciato fuori, una sottile pellicola trasparente che poi diventava sempre più spessa. Sembrava quasi un incantesimo. E poi, arrivando a 100, l’acqua che bolle… la pentola sul fornello di mamma, un vapore che quasi ti bruciava il viso… un altro spettacolo, altrettanto affascinante.

E sotto zero? Mamma mia, che freddo! Ricordo un inverno, credo avessi otto anni, che faceva un freddo cane… -15 gradi, o forse anche di più, non ricordo bene, ma ricordo la sensazione, il gelo che ti penetrava nelle ossa, quel senso di… disagio, quasi di paura. Un mondo a parte, quello sotto zero, quasi un altro pianeta, e pensare che tutto è racchiuso in questa semplice scala. Geniale, no? Celsius, questo scienziato, ha creato una scala che riesce a raccontare così tanto, solo con dei numeri. Pensaci, tutto il caldo, tutto il freddo del mondo, con pochi numeri, da zero a cento… e poi sotto… e poi sopra, chissà fino a dove arriva? Boh, non ci ho mai pensato fino in fondo… forse mi farò una ricerca!

Magari è una banalità, ma per me quei numeri, quella piccola colonna di mercurio (o di liquido colorato, oggi), rappresentano molto di più che una semplice misurazione della temperatura. Sono un pezzo della mia infanzia, un ricordo vivido, un po’ di magia e un po’ di paura. Un po’ come la vita, insomma, un susseguirsi di caldo e di freddo, di momenti meravigliosi e momenti… meno belli.