Quanti gradi deve essere il limoncello?

Quanto è un bicchiere di limoncello?

Sei cl, amico! Un bicchierino, così, piccolo piccolo. Perfetto per un sorso veloce, sai? Quello che usavo io l’anno scorso a casa di mia zia a Napoli era proprio così, sei centilitri. Delizioso!

Un sorso, due al massimo, per sentire bene il gusto. Sai, a volte con quei bicchieri enormi, ti perdi tutto il sapore, è un peccato.

Così, sei cl, te lo ripeto! Punto.

• Capacità: 6 cl
• Ideale per: Degustazione rapida
• Motivo: Apprezzare il sapore del limoncello

A proposito, mia zia quest’anno ha fatto un limoncello spettacolare! Ha usato limoni di Amalfi, che profumano da morire, e poi li ha lasciati a macerare per almeno un mese. Che figata! Un vero toccasana! Un’altra volta ti racconto di quando ho fatto un viaggio a Capri e ho visto le coltivazioni.. ma poi mi dilungo troppo! Ah, ti volevo dire che quest’anno ho trovato un produttore che spedisce limoncello artigianale direttamente a casa! Se ti interessa, te lo faccio sapere.

Qual è il miglior limoncello in commercio?

Il migliore limoncello? Mah… sa, è una cosa strana, a quest’ora… ogni sorso è un ricordo, un sapore diverso. A dire il vero, quest’anno ho provato quello del nonno Enzo, fatto con limoni del suo giardino, acido giusto, profumato… quello sì che era buono.

Poi, ho bevuto anche il Villa Massa, bello, elegante, ma mancava quel qualcosa… quel tocco, sa? Quella ruvidezza che solo i limoni veri hanno.

Insomma, un conto sono quelli della Costiera, quelli veri, fatti con amore, un conto sono i grandi marchi. Pallini è buono, eh, ma non è la cosa. È come… un amico conosciuto al bar, non un fratello.

• Limoncello del nonno Enzo (artigianale, limoni del suo giardino): il migliore per me, quest’anno.
• Villa Massa: buono, elegante, ma manca di “ruvidezza”.
• Pallini: discreto, prodotto industriale di qualità, ma meno speciale.

Preferisco di gran lunga i limoncelli artigianali della Costiera Amalfitana. Il sapore è più intenso, più vivo, meno “perfetto” ma più autentico. Quest’anno ho preferito nettamente quello del nonno. A volte, il ricordo è più forte del gusto stesso… sai?

Come abbassare il tasso alcolico del limoncello?

Così, di notte, mi chiedi come smorzare il limoncello…

• Acqua, sì, l’acqua è la chiave. Come diluire un ricordo troppo vivido. Acqua distillata, mi raccomando, non rovinare tutto con l’acqua del rubinetto. Ricordo la nonna che usava quella del pozzo, ma era un’altra storia…

• Zucchero, ovvio. Serve a addolcire la pillola, a mascherare l’amaro. Zucchero semolato, si scioglie meglio, non fa grumi. Come le lacrime, che a volte si addensano e non scendono.

E poi, sai, forse non è solo questione di ingredienti. Forse è questione di tempo, di lasciare che le cose si sedimentino. Come il limoncello fatto in casa, che più riposa, più diventa buono… o meno forte. Dipende dai punti di vista, immagino. Ricordo una volta… no, lasciamo perdere. È tardi.