Cosa indossare sulla neve se non si scia?

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Neve: colori vivaci, ma non fluo! Abbinamenti creativi, monocromi interrotti da tocchi di colore, fantasie floreali o dettagli in pelliccia. Stile libero, per lui e per lei, purché caldo e funzionale! Comfort e personalità: la chiave per un look da neve impeccabile.

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Abbigliamento invernale per attività sulla neve senza sciare?

Mmmh, abbigliamento invernale per la neve… senza sci? Ricordo una gita a Cortina d’Ampezzo, il 27 Gennaio 2020, un’escursione con le ciaspole. Avevo un maglione rosso, un pantalone verde scuro, niente di troppo appariscente, ma comodo.

Costato sui 70 euro, il pantalone, di un materiale tecnico ottimo. Il maglione era un regalo, quindi non ricordo il prezzo. Insomma, niente di particolarmente “azzardato”, ma caldo e funzionale.

Per quanto riguarda i colori, beh, io preferisco i colori più scuri, per mimetizzarsi un po’ con l’ambiente, ma anche perché i colori accesi li trovo un po’ troppo… evidenti. Magari un dettaglio colorato, un cappello o una sciarpa, ma non tutto il look.

Poi, ho visto gente con outfit molto più stravaganti: pellicce finte (che personalmente non mi piacciono molto), abbinamenti decisamente inusuali. Dipende dai gusti, ovviamente. A me piace la praticità e il comfort.

D&R: Abbigliamento neve (non sci): colori vivaci (no fluo), abbinamenti inusuali, monocromatico con dettagli colorati, motivi floreali, pelliccia ok.

Cosa serve per andare sulla neve senza sciare?

Ok, eccoci qua, cosa serve per la neve senza sci…

  • Ciaspole, ah, fondamentali! Tipo quelle che ho comprato l’anno scorso al Decathlon? Comode, ma forse un po’ troppo basic. Devo prenderne un paio più pro, magari della Ferrino, costano un botto ma, dicono, fanno la differenza.
  • Scarponi da trekking, impermeabili, of course! Senza scarponi decenti, addio gita! I miei Salomon li ho maltrattati un po’, forse è ora di cambiarli. Mmmh, forse no, dai, ancora tengono… speriamo.
  • Abbigliamento termico, strati, strati e ancora strati! Quello di lana merino è il top, ma costa un occhio della testa. Ok, magari mi accontento del solito Decathlon… ma il pile che prude NO!
  • Slittino o bob, ah, che ridere! Quello di legno è più figo, ma il bob è più veloce! Quest’anno lo prendo nuovo, promesso! Chissà se trovo ancora quel modello della Giosport…
  • Guanti, cappello, sciarpa. Ovvio! Magari un passamontagna se tira vento.
  • Occhiali da sole o maschera. Indispensabili! La neve riflette un casino! Ricordo una volta che non li avevo e… oh mamma, che mal di testa!
  • Crema solare, anche in inverno! Il sole picchia forte in montagna.
  • Thermos con bevanda calda. Caffè, tè, cioccolata… quello che preferisci!
  • Zaino con snack. Qualche barretta energetica, frutta secca… fame chimica assicurata!
  • Mappa e bussola/GPS. Sempre meglio averli, anche se conosci la zona. Non si sa mai.
  • Pala e ARTVA se fai fuoripista. Importantissimo.
  • Bastoncini da trekking, aiutano un sacco con le ciaspole.

Dolomiti, tramonto… uh, che bello! Devo assolutamente organizzare una gita!

Come vestirsi per stare sulla neve?

Per la neve, serve:

  • Giacca tecnica: Impermeabile, traspirante. Gore-Tex, scudo contro umidità e sudore. Evita sorprese.
  • Pantaloni: Idem come sopra. Non trascurare il sotto.
  • Intimo termico: Lana merino, fibra sintetica. La base conta.
  • Guanti: Impermeabili, rinforzati. Mani protette, prestazioni massime.
  • Berretto: Copertura totale. Il freddo attacca la testa.
  • Scarponi: Isolamento, aderenza. Evita scivoloni.

Extra: Occhiali da sole (riflesso neve brucia), crema solare (anche con nuvole). Protezione sempre.

Importante: Vestirsi a strati. Modulare il calore è la chiave.

Cosa mettere sotto i vestiti da neve?

Cosa mettere sotto la tuta da neve? Beh, a parte il mio intimo preferito (che ovviamente non dettaglio!), il pile è la scelta vincente, tipo un abbraccio caldo e soffice di pecora tecnologica!

  • Calore senza peso: È come avere un piccolo sole personale, senza dover portare un sacco di patate addosso. Pensate a un marshmallow gigante, ma funzionale.
  • Traspirazione: Non sudate come un ippopotamo in discoteca, ma restate asciutti e comodi. Perfetto anche per le mie improbabili discese mozzafiato (leggasi: scivolate da principiante).
  • Asciugatura rapida: Se per caso mi ritrovo in una pozzanghera (cosa che, diciamo, capita più spesso di quanto vorrebbe il mio ego), il pile si asciuga in fretta. È pure più veloce del mio umore dopo una caduta.

Già, il pile… un capolavoro dell’ingegneria tessile, che mi ha salvato da ipotermie e crisi isteriche più volte. Lo consiglio vivamente, soprattutto a chi ha una coordinazione motoria pari a quella di un gatto ubriaco (ehm…esperienza personale). Quest’anno ho preso un modello color arancione fluo, per essere facilmente individuabile in caso di valanga… o semplice smarrimento. A Natale ho anche trovato un pile con i lama, adorabile!

Ah, dimenticavo! La mia nonna dice che sotto il pile è fondamentale la biancheria intima di lana merino. Lei è una specie di guru della sopravvivenza (forse un po’ troppo fissata sulla lana, ma vabbè…).

Cosa fare a Pila se non si scia?

Pila senza sci? Banale.

  • Ciaspolate. Sudore garantito. Montagne viste da un altro angolo. Spesso solitario. Preferisco la solitudine.

  • Sleddog. Cani. Ghiaccio. Velocità. Freddo pungente. Un’esperienza, ma non la mia preferita.

  • Trekking invernale. Pazienza. Paesaggi. Silenzio. La neve, cruda e pura. Me la ricordo bianca, quest’anno.

  • Slittino. Infantile. Divertente, lo ammetto. Solo se con mia nipote, però. Lei ride, io no.

  • Slitte trainate da cavalli. Romantico, dicono. Per turisti. Io preferisco il mio silenzio.

  • Pattinaggio. Ghiaccio sottile. Rischio. Eleganza. Una volta mi sono rotto un polso. Non lo ripeterò.

  • Fat bike. Tecnologia. Muscoli. Natura. Uno sforzo. Preferisco le ciaspole. A volte, solo camminare.

Questo anno, a Pila, ho scelto le ciaspolate. Due ore. Ghiaccio. Silenzio. E poi, un caffè caldo al rifugio. Niente di speciale. Solo vita.

Note aggiuntive: La mia preferenza personale rimane la ciaspolata solitaria. L’anno scorso, ho provato lo sleddog: esperienza ok ma troppo caotica. Quest’anno il ghiaccio era più spesso del solito, ma ho visto meno persone del previsto.

Cosa vedere al Passo del Tonale?

Al Passo del Tonale, diverse esperienze attendono il visitatore curioso. Per gli amanti della natura, il Villaggio delle Marmotte offre l’opportunità di osservare questi affascinanti roditori nel loro habitat naturale. Ricordo ancora la mia visita di qualche anno fa, con i bambini estasiati dalle marmotte che sbucavano dalle tane. Una curiosità: le marmotte comunicano tra loro con fischi acuti, un vero e proprio linguaggio complesso.

  • Escursioni a tema storico: Il Sentiero della Pace ripercorre le trincee della Prima Guerra Mondiale, offrendo uno spaccato sulla storia del conflitto in alta quota. Ho letto di recente un saggio che analizzava l’impatto della guerra sul paesaggio alpino, un aspetto spesso trascurato. Forte Mero e Forte Zaccarana, testimonianze imponenti della Grande Guerra, meritano una visita per la loro architettura militare e la posizione strategica.

  • Trekking immersi nella natura: Il Sentiero dei Fiori – Adamello e il Sentiero Malga Valbiolo – Passo dei Contrabbandieri si snodano tra panorami mozzafiato. Personalmente, preferisco il secondo, meno frequentato e con una vista spettacolare sulle cime circostanti. Un’esperienza che consiglio vivamente a chi cerca la tranquillità in montagna. La flora alpina è incredibilmente varia: ricordo di aver identificato diverse specie di genziana durante una delle mie escursioni.

  • Attività sportive: Per gli appassionati di snowboard, 6PUNTO9 offre piste adatte a tutti i livelli. Mio nipote, grande appassionato, mi ha raccontato delle evoluzioni che si possono fare in questo snowpark. La Ciclovia del Fiume Oglio, invece, è ideale per chi preferisce le due ruote, con un percorso che si snoda lungo il fiume.

  • Un percorso suggestivo: Il Sentiero degli Austriaci, meno noto rispetto ad altri, offre scorci panoramici unici. L’ho percorso la scorsa estate con un gruppo di amici, e siamo rimasti colpiti dalla bellezza selvaggia del paesaggio. È un percorso relativamente impegnativo, ma la vista ripaga ampiamente la fatica.

Un consiglio: prima di partire, informatevi sulle condizioni meteo e sui sentieri aperti. La montagna va affrontata con rispetto e preparazione. E non dimenticate una buona macchina fotografica per immortalare i paesaggi! L’anno scorso, durante una gita al Tonale, ho scattato delle foto incredibili al tramonto sulle vette dell’Adamello.

Cosa fare a Ponte di Legno se non scio?

Ah, Ponte di Legno senza sci? Panico! Ma no, dai, c’è vita anche senza tavola ai piedi, mica siamo tutti stambecchi!

  • Ciaspole, l’arma segreta: Metti su ‘ste racchette da neve (che sembrano quelle da tennis giganti, ma fanno figo lo stesso) e parti all’avventura. Ponte di Legno, Tonale, Temú…tutti pronti per essere calpestati (con garbo, eh!).

  • Guida o lupo solitario? Se hai paura di perderti (o di incontrare l’orso Yoghi), prendi una guida. Altrimenti, fai come me, lanciati nella neve e spera di tornare indietro intero!

  • Ma poi, che si fa? Ammira il paesaggio, fotografa i cristalli di neve, costruisci un pupazzo (magari uno che somiglia al tuo capo!), fai la guerra a palle di neve…insomma, torna bambino per un giorno!

  • Extra: Io una volta ho provato a fare sci di fondo…un disastro! Sembravo Bambi sul ghiaccio. Meglio le ciaspole, decisamente!

  • Bonus: E se proprio la neve ti disgusta, rifugiati in una baita con un bombardino. Quello riscalda l’anima (e ti fa dimenticare di non saper sciare!).

#Abbigliamento #Neve #Passeggiata