Cosa fare a Pila se non si scia?

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A Pila senza sci? Opta per le ciaspole!

Percorsi suggestivi tra boschi innevati, ideali per chi ama la montagna e i panorami invernali.

Escursioni diurne o, per un'esperienza unica, ciaspolate notturne sotto le stelle.

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Cosa fare a Pila senza sciare?

A Pila, senza sci, ho scoperto un mondo magico. Ricordo una giornata di gennaio, sole splendente ma freddo pungente.

Ciaspolate tra i boschi, silenzio rotto solo dal fruscio della neve sotto i miei scarponi. Un’atmosfera da fiaba, davvero.

Avevo speso, se ricordo bene, circa 25 euro per il noleggio delle ciaspole. Un piccolo prezzo per una grande emozione.

Ciaspolare di notte? Un’idea che mi incuriosisce, devo provarla! Magari quest’inverno…

Cosa fare a Torgnon se non si scia?

Torgnon, inverno senza sci? Opzioni secche:

  • Ciaspolate: sentieri panoramici. Ho provato quello verso la Becca di Torgnon, spettacolare.
  • Relax: sole. Alta quota. Punto.

Aggiunte:

  • Passeggiate nel paese: architettura Walser, negozi artigianali. Quest’anno ho visto un nuovo laboratorio di ceramiche, davvero interessante.
  • Visita al Forte di Bard: poco distante, museo storico. Impressionante la collezione di armi.
  • Escursioni con guide alpine: percorsi più impegnativi, sicurezza garantita. Controlla la disponibilità sul sito del comune.
  • Ristorante: provare la cucina valdostana. Quest’anno ho assaggiato un ottimo piatto di polenta concia.

Cosa fare ad Andalo se non si scia?

Andalo senza sci? Panico? Macché! C’è vita anche per i negati della discesa libera, o per chi, come me, preferisce il bombardino alle piste nere.

  • Slitta trainata da cavalli: Romantico come una serenata stonata sotto la neve. Perfetto per chi vuole sentirsi un principe azzurro… o almeno un cocchiere ubriaco.

  • Winterpark: Bob e gommoni? Più che adrenalina, io ci vedo un’occasione per testare la resistenza dei propri pantaloni da neve. Un consiglio? Portate un cambio!

  • Rifugi: Raggiungibili a piedi o in cabinovia, sono l’Eldorado del godereccio. Perfetti per meditare sul senso della vita davanti a un piatto di polenta fumante, mentre gli altri si spaccano le ginocchia.

Un’idea in più? Andate a caccia di funghi… di cioccolato! Le pasticcerie di Andalo sono un attentato alla dieta, ma una gioia per l’anima. Parola di uno che ha una passione smodata per i dolci e una vaga idea di cosa sia una dieta.

Cosa fare a Pila con bambini?

Pila con i bambini… mmmh, mi pare di sì. C’era un posto, un’area attrezzata. Forse lo chiamano Fun Park Chacard, boh.

  • Fun Park Chacard: Snowtubing, ricordo dei gommoni colorati. Slittini ovunque. E i bob, certo, giù a tutta velocità.

  • Baby Ski Snowpark Academy Pila: Qualcosa per i più piccoli, tipo scuola di sci. Non so se c’è ancora, ma mi pareva di averlo visto… Forse avevano anche una pista apposta, ma non ci giurerei.

C’era un gran casino, un sacco di urla, risate. Era bello, sì, ma non so se è ancora così.

Cosa serve per andare sulla neve senza sciare?

Neve: alternative agli sci.

  • Ciaspole: silenzio, passo deciso. Senti la neve. Dolomiti? Perfetto.

  • Passeggiata lenta: ammira il tramonto. Paesaggio mozzafiato. Tempo tuo.

  • Slittino/Bob: velocità, brividi. Vento in faccia. Adrenalina pura.

Quest’anno, a Livigno, ho preferito le ciaspole. Ghiaccio? Ramponi. Esperienza unica.
Sci? No, grazie. Troppo affollato. Preferisco la solitudine.

Punto chiave: varietà. Adatta l’esperienza al tuo stile.

Come vestirsi per stare sulla neve?

  • Giacca impermeabile, assolutamente! Ma quale? La mia North Face vecchia ce la farà? Forse meglio quella nuova, la Arc’teryx… decisamente meglio. Gore-Tex, sì, ma ce ne sono mille tipi!

  • Traspirante, ovvio, sennò sudo come un matto e poi mi congelo. Mi ricordo quella volta a Courmayeur, mamma mia che freddo! Avevo una giacca orribile.

  • Impermeabile e traspirante, tipo un guscio. Sotto cosa metto? Magari un pile leggero e poi una maglia termica. Funzionerà? Speriamo!

  • Quest’anno la neve è tanta, dicono! Chissà se riesco ad andare a sciare a Cervinia, mi piacerebbe troppo.

Cosa indossare sulla neve se non si scia?

Ah, la neve! Ricordo quando sono andata a Courmayeur l’anno scorso, non per sciare, ma solo per godermi l’atmosfera. Panico da valigia, cosa mi metto?!

  • Colori: Ho osato! Un piumino rosso fuoco, quasi un semaforo, con pantaloni da neve blu elettrico. Zero paura di sembrare un pagliaccio, anzi!
  • Abbinamenti: Maglione a collo alto color senape (adoro quel colore!) e un berretto fucsia con un pon pon gigante. Un caos cromatico che mi metteva allegria.
  • Materiali: Ho puntato su lana grossa e tessuti tecnici traspiranti. Avevo sempre paura di sudare e poi congelare!
  • Accessori: Guanti di pelle marrone con interno in pile (indispensabili!) e un paio di stivali da trekking imbottiti fino alle ginocchia. Comodità prima di tutto.

Eviterei il total black, sembra quasi un funerale sulla neve. E il fluo, beh, è vero, lasciaamolo ai professionisti sulle piste. Per il resto, via libera alla fantasia! L’importante è stare al caldo e sentirsi a proprio agio. Ah, quasi dimenticavo! Occhiali da sole polarizzati. Riflesso della neve? Accecante!

Cosa mi serve per andare sulla neve?

Ah, la neve! Preparati, che ti aspetta un ballo (a volte goffo) con la gravità! Ecco il kit di sopravvivenza per trasformarti da pinguino impacciato a stambecco (quasi) agile:

  • Sci o tavola: Ovvio, no? A meno che tu non voglia scivolare a pancia in giù, il che potrebbe essere divertente, ma poco ortodosso. Considera il noleggio se sei alle prime armi, così eviti di investire in un paio di “assi” che poi prenderanno polvere in cantina.

  • Casco: Fondamentale. Protegge la zucca, che, diciamocelo, a volte ne ha bisogno. Pensa al casco come all’airbag del tuo cranio.

  • Maschera: Non solo ti fa sembrare un pilota di caccia, ma ti salva la vista dal riverbero assassino della neve e dalle frustate del vento gelido. Scegli una lente adatta alle condizioni meteo, altrimenti vedrai meno di un talpa ubriaca.

  • Abbigliamento a strati: Come una cipolla! Intimo tecnico traspirante (per evitare di puzzare come una palestra dopo una maratona), pile o felpa isolante, e giacca e pantaloni impermeabili e antivento. Ricorda, il cotone è il nemico: si inzuppa e ti trasforma in un ghiacciolo umano.

  • Scarponi: I tuoi piedi ti ringrazieranno (o forse no, dipende da quanto li stringi). Devono essere comodi ma precisi, altrimenti la tua discesa si trasformerà in una Via Crucis.

  • Bastoncini: Utili per spingerti, mantenere l’equilibrio (si fa per dire) e minacciare i bambini che ti tagliano la strada. Scherzo, eh! (Forse…).

  • Guanti e calze: Non dimenticare le estremità! Guanti impermeabili e calze specifiche da sci, alte fino al ginocchio. Niente cotone, please!

  • Crema solare e burrocacao: Il sole in montagna picchia come un fabbro. Proteggi la pelle e le labbra, altrimenti sembrerai un’aragosta reduce da una grigliata.

  • Scaldacollo: Un accessorio versatile per proteggere collo e viso dal freddo. Puoi anche usarlo come passamontagna improvvisato se vuoi rapinare una baita (non farlo!).

  • Divertimento: L’ingrediente segreto! Ricorda, sei lì per godertela, anche se cadi ogni tre metri. Ridi delle tue disavventure e brinda con un bombardino (con moderazione, ovviamente).

E un consiglio da amico: se vedi qualcuno sciare con un solo sci e un’espressione di terrore, non ridere. Potresti essere tu la prossima volta. 😉

Come vestirsi quando si va sulla neve?

Ehm, aspetta, devo dirti come mi vesto io, non so se è il modo giusto, eh!

  • Intimo termico: Una volta, a Livigno, ho messo una maglia di cotone sotto la tuta da sci… Mamma mia, che errore! Ero zuppa e congelata! Da allora, solo roba tecnica, quelle maglie che sembrano di plastica, ma tengono caldo e ti fanno respirare la pelle. La marca non importa, basta che non sia cotone!
  • Calze: Alte fino al ginocchio, specifiche da sci. Ne ho un paio di lana merino che sono una bomba, le ho prese in un negozietto a Canazei, mi pare. Costano un botto, ma ne vale la pena.
  • Strato intermedio: Un pile leggero o un micropile. A volte, se fa molto freddo, metto anche un gilet imbottito. Dipende, insomma, da quanto la temperatura scende.
  • Giacca e pantaloni: Impermeabili e traspiranti. Io ho una giacca della Salomon che mi ha regalato mio marito qualche anno fa. Non è l’ultimo modello, ma fa il suo dovere. I pantaloni invece li ho presi in saldo al Decathlon, tanto si sporcano subito.
  • Guanti e cappello: Fondamentali! Guanti impermeabili, ovvio. Ne ho un paio di pelle che uso quando non fa troppo freddo, altrimenti passo a quelli imbottiti. Il cappello… ne ho una collezione! Di solito ne metto uno di lana che mi ha fatto mia nonna.
  • Maschera: Con lenti adatte alle condizioni meteo. Ho una maschera con lenti intercambiabili, così sono a posto con il sole e con la nebbia. L’ho comprata online, su un sito di attrezzatura da sci.

Ah, dimenticavo! La crema solare! Anche se c’è il sole, è importante proteggere la pelle. Io uso una protezione 50. E poi, un burrocacao per le labbra.

  • Extra: Se so che starò fuori tutto il giorno, mi porto anche una borraccia termica con del tè caldo e qualche snack, tipo barrette energetiche o frutta secca.

Cosa mettere sotto i vestiti da neve?

Ah, prepararsi per la neve, un rito quasi mistico! Dunque, cosa infilare sotto quell’armatura da orso polare? Ecco la ricetta, condita con un pizzico del mio vissuto (e qualche caduta rovinosa sulle piste):

  • Pile: Il pile, quel soffice abbraccio che ti fa sentire un orsetto coccolone… finché non provi a infilare la giacca. Ma scherzi a parte, è un ottimo isolante. Traspirante, dicevano? Beh, dipende da quanto ti agiti per evitare quella discesa a “uovo” che sembra un toboga infernale. Asciugatura rapida? Vero, a meno che tu non decida di assaggiare la neve a piena velocità!

Aggiungo: mia nonna diceva sempre che sotto la lana, l’unica cosa che scalda è la legna che brucia nel camino. Forse aveva ragione, ma il pile è decisamente più comodo per affrontare le code agli impianti di risalita.

#Escursioni Pila #Pila Inverno