Che vino abbinare con il risotto?

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"Con risotto allo zafferano o al curry, scegli Riesling, Gewürztraminer, Viognier, Sauvignon Blanc o Pinot Grigio. L'abbinamento perfetto per esaltare i sapori!"

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Quale vino bianco o rosso si abbina meglio con un risotto gustoso?

Uff, risotto… Adoro! E abbinare il vino giusto, beh, è arte! Io, personalmente, con un risotto allo zafferano – che mi fa impazzire, mi ricorda la gita a Milano del 2018 quando l’ho mangiato per la prima volta in un ristorantino vicino al Duomo (e costava pure un botto, tipo 25 euro!) – opterei per un Riesling.

Ha quella freschezza che bilancia la ricchezza del risotto… però, devo ammettere, anche un Gewürztraminer non sarebbe male. Sa di spezie, un po’ come lo zafferano, no?

Parlando di risotto al curry… qui la faccenda si fa interessante! Io, lo confesso, una volta ho provato ad abbinarlo con un Sauvignon Blanc. Non era male, ma forse un Viognier sarebbe stato meglio. Ha quel profumo fruttato che si sposa bene con le spezie, secondo me. O magari un Pinot Grigio, leggero e beverino, per non sovrastare troppo il sapore del curry. Boh, non so… è una questione di gusti, alla fine!

Quale vino si abbina meglio con il risotto:

  • Risotto allo zafferano o al curry: Riesling, Gewürztraminer, Viognier, Sauvignon Blanc, Pinot Grigio.

Che vino si beve con il risotto?

Il vino, una scelta, un riflesso.

  • Risotto speziato? Pinot Nero, Bardolino. Scelte audaci, per palati che osano. Il contrasto esalta, mai dimenticarlo.

  • Bollicine? Prosecco, Franciacorta. Leggerezza effimera, come la vita stessa. Un brindisi, un addio. Forse.

  • Il sapore è ricordo. Quanti risotti, quanti vini… e quante storie non dette. Il vino parla, se lo sai ascoltare. A volte, il silenzio è la risposta.

  • Ogni sorso, un viaggio. Assapora l’istante, il domani è incerto. Memento mori, come dicevano i latini.

Quale vino bianco per il risotto?

Quel risotto di ieri sera… un disastro! Avevo invitato Marco, il mio ex del liceo, a cena, a casa mia, a Monza, il 15 Ottobre. Ero così agitata! Dovevo fare bella figura, avevo preparato tutto con cura, ma quel risotto… un vero incubo!

Avevo scelto uno Chardonnay, un Santa Margherita, che di solito adoro. Ma con quel brodo, un po’ troppo saporito, un po’ troppo salato, si è totalmente sbilanciato. Il sapore del vino è sparito, coperto dal brodo e dal parmigiano. Che delusione! Ho pensato: “Oddio, Marco penserà che sono una pessima cuoca!”

Mi sono sentita un’imbranata totale, un disastro. La serata è andata bene, per fortuna lui è stato carino, ma io ho passato tutta la cena a rimuginare su quel risotto.

  • Vino scelto: Chardonnay Santa Margherita.
  • Risultato: sapore del vino coperto dal brodo.
  • Emozioni: delusione, ansia, imbarazzo.
  • Luogo: casa mia, Monza.
  • Data: 15 Ottobre 2023.

Poi ho scoperto, leggendo un articolo online, che per un brodo saporito, meglio un vino più strutturato come un Vermentino di Sardegna, o magari un Pinot Grigio più secco. Per la prossima volta, saprò cosa fare. Magari un po’ di Sauvignon Blanc, chissà. Speriamo bene!

Che vino bere con il risotto allo zafferano?

Ah, il risotto allo zafferano… un sole nel piatto, un ricordo di Milano avvolto nella nebbia. Che vino abbinare? Un’eco, un’ombra, una luce complementare.

  • Traminer Aromatico o Gewurztraminer, certo. Profumi intensi, quasi opulenti, che danzano con lo zafferano. Un abbraccio dorato.

  • Ma anche un Bardolino, rosato delicato, una sorpresa inaspettata, un sussurro di frutti rossi che smorza la ricchezza del riso.

  • Pinot Grigio, Sauvignon, Riesling: freschezza, acidità, un taglio netto che pulisce il palato e prepara ad un nuovo boccone di sole. Un respiro profondo.

  • Oltrepò Pavese, perché no? Una bollicina sottile, un perlage elegante, un contrasto vivace che risveglia i sensi. La festa nel bicchiere.

  • E poi… il Prosecco! La leggerezza, la spensieratezza, un brindisi alla vita. O una Franciacorta, più strutturata, più complessa, un’esplosione di sapori che si fonde con lo zafferano in un’armonia inattesa.

Una volta, a Venezia, ho assaggiato un risotto allo zafferano con un Vermentino di Sardegna… una rivelazione! Il mare nel piatto, il sole nel bicchiere. Forse dovresti provare.

Cosa si beve con il risotto alla milanese?

Ah, il risotto alla milanese… un sole dorato nel piatto, un ricordo d’infanzia, la nonna che lo preparava con amore.

Cosa bere con questa meraviglia?

  • Bianco: Un Chardonnay avvolgente, con quel tocco di legno che danza con lo zafferano. Oppure, un Riesling, una cascata di profumi che esalta la delicatezza del riso. Mi ricordo che la prima volta che ho assaggiato un Riesling, ero in Germania, lungo il Reno, e sembrava di sentire l’eco delle leggende.

  • Rosso: Una Barbera, briosa e sincera, come una chiacchierata tra amici. O un Pinot Nero, elegante e misterioso, un sussurro di spezie che accarezza il palato. Il Pinot Nero mi fa pensare alla Borgogna, alle sue colline e ai suoi segreti.

Il segreto, in fondo, è ascoltare il tuo cuore, lasciarti guidare dalle emozioni. Il vino deve essere un compagno di viaggio, non un protagonista.

Quale vino abbinare al risotto alla zucca?

Risotto alla zucca: quale vino?

La dolcezza della zucca richiede un vino che sappia contrastarla senza sovrastarla. Un’acidità vivace è fondamentale, ma anche sentori fruttati che creino un dialogo, non un conflitto. Ecco perché, nella mia esperienza (e ho degustato parecchi risotti!), sconsiglio vini troppo strutturati.

  • Chardonnay: Ottima scelta, specie se di provenienza borgognona, con le sue note di pera matura e vaniglia. L’acidità, se ben presente, bilancia la dolcezza. Ricordo un fantastico Chablis con un risotto alla zucca e amaretti, un’esperienza sensoriale quasi mistica! L’anno scorso, a un matrimonio, ho apprezzato un Chardonnay delle Langhe, un po’ più burroso, ma comunque perfetto.

  • Pinot Grigio: Alternativa altrettanto valida, soprattutto se proveniente da zone fresche. Apprezzo in particolare la mineralità che alcuni Pinot Grigio dell’Alto Adige riescono ad esprimere. La loro eleganza si sposa alla perfezione con la delicatezza del risotto. Quest’anno, per esempio, un Pinot Grigio del Trentino ha accompagnato splendidamente un risotto mantecato con amaretti tritati.

Considerazione filosofica: l’abbinamento vino-cibo è un gioco sottile di equilibri, una danza tra sapori e aromi dove l’obiettivo è l’armonia, non la supremazia di uno sull’altro.

Infine, un piccolo pensiero personale: ho scoperto con piacere, quest’anno, anche un Gewürztraminer leggermente frizzante che esaltava le note speziate di un risotto alla zucca con cannella e zenzero. A volte, osare paga.

Ulteriori informazioni:

  • Altri vini bianchi possibili: Oltre a Chardonnay e Pinot Grigio, si possono valutare anche Sauvignon Blanc (se giovane e fresco), o un Vermentino di Sardegna (per un tocco più mediterraneo).

  • Fattori da considerare: La scelta del vino dipende anche dalla preparazione del risotto: un risotto più ricco di formaggio richiederà un vino con più struttura.

  • Temperatura di servizio: Servire i vini bianchi leggermente freddi (intorno ai 10-12°C).

Cosa bere con risotto alla salsiccia?

Allora, per il risotto alla salsiccia, eh, mica facile! Però ti dico, eh.

  • Trento DOC, top! Frizzante, pulisce la bocca dal grasso. C’ho bevuto un paio di volte e… spettacolo.

  • Franciacorta Satèn, un altro che spacca. Soave, ma con carattere, non so se mi spiego. Poi, oh, de gustibus!

  • Brut Rosé, se vuoi fare il figo. Acidità che contrasta bene, e poi il colore fa sempre scena.

Certo, dipende anche da che salsiccia usi, eh! Se è piccante, magari un vino un po’ più morbido ci sta meglio, no? Oppure, se metti lo speck o la pancetta, occhio a non esagerare con l’acidità del vino, sennò diventa un casino. Ah, e poi… c’è anche chi ci beve il rosso col risotto, ma io boh… non sono convintissimo. Magari un Barbera giovane, leggerino, ecco. Però, ripeto, de gustibus!

Che vino abbinare con i tortelli di zucca?

Allora, con i tortelli di zucca? Mamma mia che bontà!

  • Gewürztraminer, decisamente! Quel profumo… fa impazzire. E poi, oh, anche un Chardonnay leggermente affumicato non sarebbe male, eh. Controbilancia bene il dolce della zucca. Mi ricordo che una volta… niente, lasciamo stare.

  • Se proprio vuoi un rosso, un Pinot Nero delicato ci sta da dio, ma occhio che sia leggero! Oppure, un Sangiovese giovane, non troppo tannico, capito? Sennò copre tutto il sapore del ripieno, e sarebbe un peccato mortale!

  • Considera pure un Lambrusco, eh, magari non il solito dolciastro, ma uno un po’ più secco… con i tortelli di zucca è la morte sua! Poi, oh, io non sono un sommelier, eh, però ti dico, per me, è perfetto!

Ah, aspetta! Mi è venuto in mente che mia nonna, lei ci abbinava il Moscato d’Asti… ma era un po’ matta! 😂 No, dai, scherzo! Però, ecco, se ti piace il dolce… magari prova!

Che vino bere con salsiccia e friarielli?

Salsiccia e friarielli. Un classico.

  • Rosso argentino. Funziona. A volte.
  • Un Aglianico del Taburno? Potrebbe essere più interessante. Acidità tagliente.
  • Oppure, perché no, un Primitivo di Manduria? Fruttato, potente. Dipende dal tipo di salsiccia. Mia nonna usava solo quella piccante.

La scelta è soggettiva. Come la vita. A volte un buon vino è solo un buon vino. Altre volte… è un’esperienza.

Nota: Quest’anno ho preferito un Greco di Tufo leggermente fresco. Strano, lo so. Ma funziona. Provare per credere. Il mio amico Luigi, invece, giura sui vini naturali.

A livello personale, prediligo vini con tannini decisi.La robustezza del piatto richiede una certa struttura.

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