Chi ha il colon irritabile può bere la birra?

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Chi soffre di colon irritabile dovrebbe limitare cibi che fermentano, come latte, yogurt, legumi, carciofi, asparagi, funghi e alcuni frutti (mele, pesche, albicocche, ciliegie, anguria). Anche pistacchi e birra rientrano tra gli alimenti da consumare con cautela per minimizzare i sintomi.

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Birra e Colon Irritabile: Un Binomio da Maneggiare con Cura

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), comunemente nota come colon irritabile, è un disturbo gastrointestinale cronico che colpisce un numero significativo di persone in tutto il mondo. Chi ne soffre sperimenta una serie di sintomi, tra cui dolori addominali, gonfiore, gas, stipsi e/o diarrea, che possono impattare significativamente sulla qualità della vita. La gestione dell’IBS spesso richiede un approccio multifattoriale che include modifiche alla dieta, gestione dello stress e, in alcuni casi, terapie farmacologiche.

Una delle domande più frequenti che i pazienti con IBS pongono ai loro medici e nutrizionisti riguarda l’alimentazione: quali cibi evitare e quali consumare con moderazione? E qui entra in gioco la birra. La risposta, come spesso accade quando si parla di IBS, non è un semplice “sì” o “no”, ma piuttosto un cauto “dipende”.

Come accennato in precedenza, chi soffre di colon irritabile dovrebbe prestare particolare attenzione ai cibi che tendono a fermentare nell’intestino, producendo gas e potenzialmente esacerbando i sintomi. Questi alimenti rientrano spesso nella categoria FODMAP (Fermentable Oligo-, Di-, Mono-saccharides And Polyols), un acronimo che identifica carboidrati a catena corta scarsamente assorbiti nell’intestino tenue.

La birra, purtroppo, contiene alcuni elementi che possono rientrare in questa categoria. In particolare:

  • Glutine: Molte birre, soprattutto quelle tradizionali a base di orzo, contengono glutine. Il glutine può essere un problema per chi soffre di sensibilità al glutine non celiaca, una condizione che spesso si sovrappone all’IBS.
  • Lievito: La birra è prodotta attraverso la fermentazione del lievito. Sebbene il lievito sia essenziale per la produzione della birra, può contribuire a gonfiore e gas in alcune persone con IBS.
  • Anidride Carbonica: La frizzantezza della birra, dovuta all’anidride carbonica, può contribuire al gonfiore e al disagio addominale.

Tuttavia, è importante sottolineare che la tolleranza alla birra varia notevolmente da persona a persona affetta da IBS. Alcuni potrebbero tollerare piccole quantità senza problemi, mentre altri potrebbero sperimentare sintomi significativi anche dopo un solo sorso.

Cosa fare, quindi, se si soffre di colon irritabile e si desidera bere una birra ogni tanto?

  1. Sperimentare con cautela: Introducete gradualmente piccole quantità di birra e monitorate attentamente i vostri sintomi. Tenete un diario alimentare per tracciare le vostre reazioni.
  2. Scegliere birre a basso contenuto di FODMAP: Esistono birre senza glutine o a basso contenuto di glutine che potrebbero essere più tollerabili. Informatevi e provate diverse marche.
  3. Optare per birre leggere: Le birre leggere tendono ad avere un contenuto alcolico e calorico inferiore, il che potrebbe ridurre la probabilità di esacerbare i sintomi.
  4. Evitare le birre artigianali complesse: Le birre artigianali, spesso ricche di ingredienti aggiuntivi come frutta, spezie e miele, potrebbero contenere livelli più alti di FODMAP.
  5. Moderazione è la parola chiave: Anche se tollerate bene la birra, consumatela con moderazione. Un bicchiere è meglio di tre.
  6. Idratarsi: Bevete molta acqua per aiutare a diluire l’effetto della birra e prevenire la disidratazione, che può peggiorare i sintomi dell’IBS.

In conclusione, la birra non è necessariamente vietata a chi soffre di colon irritabile. Tuttavia, è fondamentale approcciarsi con cautela, sperimentare con attenzione e ascoltare il proprio corpo. Se la birra sembra esacerbare i vostri sintomi, è consigliabile ridurne o eliminarne completamente il consumo. Consultate sempre il vostro medico o un nutrizionista per una consulenza personalizzata sulla vostra dieta e sulla gestione dell’IBS. Ricordate che ogni individuo è diverso e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra.