Quali sono i salumi più sani?

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Ah, i salumi... un argomento spinoso! Se proprio devo scegliere i più sani, direi bresaola, senza dubbio. È magra, saporita, ti dà quella soddisfazione senza il senso di colpa. Prosciutto cotto e crudo, in piccole quantità, possono andar bene, ma occhio ai condimenti! Mortadella e capocollo? Solo raramente, per un piccolo sfizio. Fesa di pollo o tacchino? Sinceramente, non li considero veri salumi, ma sono ottime alternative più leggere. In definitiva, moderazione è la parola chiave!

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Salumi: amici o nemici della nostra salute? Facciamo chiarezza (e qualche peccato di gola!)

Ah, i salumi! Chi di noi non ha ceduto almeno una volta al richiamo di un tagliere invitante, traboccante di prelibatezze affettate? Io per prima! Ma, diciamocelo, la questione della loro salubrità è un tema che spesso mi tormenta. Come fare a godersi un buon panino senza sentirsi in colpa? Ho scavato un po’, ho chiesto pareri a esperti e, soprattutto, ho ascoltato il mio corpo. Ecco cosa ho scoperto, con un pizzico della mia personale esperienza.

Bresaola: la regina della leggerezza (e del mio cuore)

Partiamo subito col botto: la bresaola. Ammettiamolo, è un po’ la “brava ragazza” del banco salumi. È magra, ricca di proteine e povera di grassi saturi. La sua produzione, che prevede la salagione e l’asciugatura della carne di manzo, le conferisce un sapore intenso e gradevole. Personalmente, la trovo perfetta per un pranzo veloce con un filo d’olio extra vergine d’oliva e una spruzzata di limone.

Prosciutto cotto e crudo: un compromesso gustoso (ma con attenzione!)

Il prosciutto, sia cotto che crudo, occupa un posto speciale nel cuore degli italiani. E, diciamocelo, anche nel mio! Però, qui la faccenda si complica un po’. La chiave, secondo me, è la qualità e la quantità.

  • Prosciutto cotto: Scegliamo quello di alta qualità, senza polifosfati aggiunti (leggete bene l’etichetta!). Un buon prosciutto cotto, magro e affettato finemente, può essere un’ottima fonte di proteine. Io lo adoro nel toast della colazione o per farcire una piadina integrale.
  • Prosciutto crudo: Qui la questione si fa più seria. Il prosciutto crudo è più ricco di sale e grassi rispetto al cotto. Ma, ammettiamolo, il suo sapore è impareggiabile! Un’alternativa, secondo me, è il prosciutto San Daniele DOP, che ha un contenuto di sale leggermente inferiore rispetto ad altri prosciutti crudi. Un paio di fette, di tanto in tanto, possono far felice il palato senza compromettere la salute.

Mortadella e capocollo: peccati di gola rari e consapevoli

Passiamo ai peccati di gola. Mortadella e capocollo sono, diciamocelo, i campioni del gusto, ma anche dell’apporto calorico e di grassi saturi. Non rinnego il loro fascino, anzi! Ma li relegò a occasioni speciali. Un paio di fettine di mortadella nel panino della domenica? Assolutamente sì! Ma consapevole del fatto che, in quel momento, sto concedendo al mio palato una coccola che va goduta senza rimpianti, ma anche senza esagerare. Ricordate che l’eccessivo consumo di grassi saturi è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari (dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).

Fesa di pollo o tacchino: alternative leggere, ma… sono davvero salumi?

La fesa di pollo o tacchino affettata è spesso presentata come un’alternativa leggera ai salumi tradizionali. E, in effetti, lo è! Sono più magre e meno ricche di grassi. Però, sinceramente, non le considero veri e propri salumi. Le vedo più come una valida fonte di proteine da inserire in un’insalata o in un panino leggero. Il mio consiglio è di scegliere prodotti senza nitriti e nitrati aggiunti, e di consumarli freschi per evitare che si secchino e perdano sapore.

La parola chiave: moderazione (e consapevolezza!)

In definitiva, non esistono salumi “assolutamente sani” e altri “assolutamente dannosi”. La chiave, come in ogni aspetto della nostra alimentazione, è la moderazione e la consapevolezza. Impariamo a leggere le etichette, scegliamo prodotti di qualità, variamo la nostra dieta e, soprattutto, ascoltiamo il nostro corpo.

E, se proprio non riusciamo a resistere al richiamo di un tagliere misto, concediamoci un piccolo peccato di gola, godendoci ogni singolo boccone, senza sensi di colpa! Perché, diciamocelo, la vita è troppo breve per rinunciare ai piccoli piaceri. E, con un pizzico di saggezza, possiamo goderceli senza compromettere la nostra salute.

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