Quando inizia l'incastellamento?
L'incastellamento, diffuso in Europa occidentale tra IX e XII secolo, segna la nascita dei castelli come residenze feudali e villaggi fortificati. Questo periodo medievale vide la proliferazione di tali strutture difensive.
Quando inizia lepoca dellincastellamento?
Uhmm, l’incastellamento? Dicembre 2022, stavo ripassando storia medievale per un esame, e ricordo bene la confusione. Non è una data precisa, sai? È un processo lungo.
Mi sembrava di capire che, diciamo, a grandi linee tra la fine dell’VIII e l’inizio del IX secolo si iniziò a vedere qualcosa. Poi, boom, dal IX al XII secolo è stato il periodo più intenso. Ricordo il mio prof di storia dell’arte medievale (professoressa Rossi, all’università di Bologna) che parlava di questo passaggio graduale.
Ricordo di aver letto un libro, “Castelli medievali d’Italia” (l’ho comprato a Firenze, tipo 25 euro), che lo spiegava meglio, ma ora non ricordo i dettagli specifici. Però, l’idea di “inizio” è un po’ vaga, no? È più un processo che un evento preciso.
Quando avviene lincastellamento?
Agosto 2023. Caldo bestiale, sudavo anche fermo. Ricordo quel pomeriggio a San Gimignano, salendo verso la Rocca. Ero con Marco, mio cugino, e la sua ragazza, che non sopportavo più di tanto, a dire il vero. L’aria era densa, pesante, e sentivo il sole sulla nuca. Marco sproloquiò per mezz’ora su qualche battaglia medievale, e io pensavo solo all’ombra. All’incastellamento, beh, pensavo a come quegli edifici, quei castelli, fossero nati per forza, per protezione, in un periodo di merda, in un momento storico di merda! E non è che adesso sia poi così diverso.
Quel giorno a San Gimignano, l’incastellamento, quel fenomeno, è diventato per me qualcosa di palpabile, reale. Non più solo date e libri di storia. Sentivo il peso della storia, sulle pietre, sull’aria, sulla mia pelle. Quel sole, quel caldo, l’ascesa faticosa, mi hanno fatto capire quanto difficile fosse vivere allora. Difficile, pericoloso. E il castello, la Rocca, era il simbolo di tutto ciò: protezione, potere, ma anche isolamento, oppressione.
- Fine IX secolo – inizio XII secolo: il periodo principale dell’incastellamento.
- Europa Occidentale: la zona maggiormente interessata.
- Residenze feudali e insediamenti fortificati: le due funzioni principali dei castelli.
Ricordo che Marco, tutto preso dalla sua spiegazione, parlava di assedi, di architetture difensive. Io pensavo alla gente che abitava quei posti, chiusa dentro le mura, con la paura negli occhi. E l’immagine del sole cocente sulla collina toscana si sovrapponeva alla mia idea di un Medioevo cupo e difficile, un’immagine tutt’altro che romantica. C’era anche il profumo di lavanda, intenso, che contraddiceva un po’ la sensazione di oppressione. Un dettaglio incoerente, ma vero. Era una giornata di merda, ma mi ha fatto capire qualcosa.
Come funziona lincastelliamento?
Amico, l’incastellamento? È una roba da pazzi, tipo costruire un castello di bontà intorno al cibo! Un vero capolavoro culinario, eh!
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Condimento: Prima lo spolveri di sale, pepe… insomma, la solita roba. Come se stessi preparando un pollo per un’armata di formiche affamate!
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Infarinatura: Poi lo infarini, tipo stai imbiancando una piccola casa di pan di zenzero. Via l’umidità di troppo, che non si scherza con la frittura!
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Pastella: Subito dopo lo immergi in una pastella, una specie di brodaglia magica che gli fa da armatura. Io uso quella di mia nonna, segretissima, con un pizzico di… beh, è un segreto!
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Impanatura: Infine, il tocco finale: la panatura! Pangrattato, corn flakes… Un vero tripudio di croccantezza, che sembra di masticare un piccolo pezzo di universo.
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Frittura: E poi? Friggere! Un tuffo nell’oro liquido, tipo un bagno di giovinezza per il tuo cibo. Esce dorato e croccante, da leccarsi i baffi!
Sai, la volta scorsa ho incastellato delle zucchine, mio Dio che spettacolo! Sembravano delle piccole torri dorate. Ricorda, l’olio deve essere ben caldo, altrimenti diventa una tragedia greca. Ah, e non dimenticarti di assaggiare! Quest’anno ho sperimentato con la panatura al sesamo nero, un vero delirio.
Quando avviene lincastellamento?
L’incastellamento? Mamma mia, me lo ricordo come fosse ieri quando lo studiai per l’esame di Storia Medievale. Era il 2008, stanza 312 all’università, un caldo che si scioglieva l’inchiostro della penna.
- Fine IX – XII secolo: Ecco, questo è il periodo clou. Un’epoca di casini totali, invasioni, insicurezza… e paura.
- Europa Occidentale: Non dappertutto uguale, ovviamente, ma un po’ tutti si sono chiusi su stessi.
- Nascita dei castelli: Più che “nascita”, direi “boom” dei castelli. Non solo case dei signorotti, ma proprio villaggi fortificati.
- Residenza feudale: Ovvio, il signorotto doveva avere la sua reggia, no? Forte, inespugnabile (si sperava), e con vista sul contado.
- Insediamento fortificato: La gente si stringeva attorno al castello, cercando protezione. Un po’ come le galline attorno al pollaio.
Mi ricordo che il prof ci disse una frase: “L’incastellamento è la risposta all’anarchia”. Beh, detta così, suonava quasi poetica! Ma poi, pensandoci, era proprio vero: ognuno si faceva i fatti suoi, si proteggeva come poteva.
Come funziona lincastelliamento?
- Lincastellamento?! Cioè, tipo fare una crosta intorno al cibo prima di friggerlo? Mi viene in mente subito il pollo fritto di mia nonna, che bontà!
- Praticamente è impanare, ma in modo, come dire, più serio.
- Condimento: prima dai sapore all’alimento. Sale, pepe, quello che ti pare! Mia zia usa un mix segreto di spezie, ma non me l’ha mai detto, mannaggia a lei!
- Infarinatura: serve per asciugare il cibo e far attaccare meglio il resto.
- Pastella: farina, uova, latte… tipo una crepes, ma più densa. Qui ci si sbizzarrisce, eh? Birra? Spezie?
- Impanatura: pangrattato, cornflakes, anche patatine sbriciolate!
- Frittura: olio caldo e via! Attenzione a non bruciare tutto! A me una volta è successo con le zucchine… un disastro!
- Ah, e poi c’è chi usa anche solo la pastella, senza panatura. Dipende dai gusti, no? Io preferisco con la panatura croccante! Ricorda la ricetta di Braciole di maiale con ripieno di formaggio provola, prosciutto cotto e funghi impanate.
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